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Alla mobilitazione si č unita l’adesione alla giornata contro l’austerity lanciata dagli indignados spagnoli
Post n°4854 pubblicato il 21 Giugno 2011 da cile54
19 giugno, giorno dell'indignazione precaria
Milano, ore 18.00, Piazza Mercanti centinaia i precari e le precarie che hanno attraversato Piazza Mercanti ritrovandosi intorno al gonfalone di San Precario hanno preso il microfono e hanno fatto sentire la loro voce non raccontando la “sfiga precaria”, bensì ponendo sul piatto proposte, idee, entusiasmi, rabbie. Oggi si è assistito a un microfono aperto in piazza sulla precarietà e sul come ‘domarla’, dove non hanno parlato i soliti devoti del santo, i soliti politici, i soliti sindacalisti, ma finalmente tanta gente comune, tante facce nuove: le tante che compongono la ‘parte peggiore d’Italia’.
Reddito – di cittadinanza, di continuità, garantito, metropolitano, … - è la parola che è risuonata più volte dalle casse insieme alla necessità di un nuovo welfare che garantisca diritti nuovi e vecchi ai quali i precari non hanno accesso. La testimonianza dei Precari over 40 testimonia che si deve uscire dallo stereotipo della precarietà come ‘problema giovanile’. Non sono mancati i richiami allo sciopero precario, uno sciopero nella precarietà che faccia male: se ci fermiamo noi si ferma tutto, questa la nuova consapevolezza. Subito dopo Lisa precaria dello spettacolo invita a spegnere la TV e ad accendere la rete per aprire confronti, organizzarsi, informarsi.
Oggi si è unita l’adesione alla giornata contro l’austerity lanciata dagli indignados spagnoli - ripresa in Italia da Italian Revolution - e la voglia di rispondere al Ministro Brunetta, ma il grande assente è stato invece proprio lui: il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta. Mai nominato, mai umiliato, mai insultato. San Precario è oltre. Anzi a pensarci bene uscite di tale portata palesano la ‘serietà’ e la ‘competenza’ con la quale alti esponenti del governo guardano ad uno dei temi centrali per la vita di milioni di persone.
Roma, ore 18.00, Piazza Montecitorio inevitabilmente una piazza più ‘politica’. Le presenza sono molteplici e l’elenco è lungo. Ci sono le precarie e i precari degli asilo nido, della scuola, della pubblica amministrazione, delle municipalizzate. I parastatali delle s.p.a. Italia Lavoro e Formez, insieme a quelli di Sviluppo Lazio. Presenti anche i lavoratori dello spettacolo, i cassaintegrati di Alitalia. Comitato 9 Aprile, Rete Viola, studenti medi e universitari. Le sigle del sindacalismo di base CUB, USB, USI e COBAS. Politici variegati. Il movimento romano e chiaramente il Punto San Precario Roma e Italian Revolution. L’assemblea si è aperta con le parole di Maurizia la faccia più nota del ‘peggio dell’Italia’. L’assemblea continua in questo momento, ma a Roma l’appuntamento non finisce qui: il presidio è permanente fino al 22 giornata conclusiva del dibattito parlamentare sul Decreto Sviluppo. Molti gli artisti che hanno dato la loro disponibilità per assediare con ironia e risate Palazzo Montecitorio tra gli altri Andrea Rivera e Ulderico Pesce. Digos permettendo: è dell’ultimo minuto la notizia della richiesta di lasciare la piazza.
Ma l’appuntamento per le giornate del 21 e del 22 rimane.
www.sciperoprecario.org – www.indipendenti.eu – www.precaria.org
20/06/2011 |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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