RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« Una truffa questo organi... | A Montecitorio manganell... » |
Interviene addirittura per bloccare il dibattito nel paese e in parlamento, bisogna davvero dirgli che sbaglia
Post n°4861 pubblicato il 22 Giugno 2011 da cile54
Rispettare la Costituzione (e vale anche per Napolitano)
Non posso più tacere: la questione libica deve poter essere discussa senza che il Presidente della Repubblica tenti di imporre una sua interpretazione. Credo non gli competa. A me il suo appoggio esplicito e ripetuto alla guerra Nato in Libia spiacque subito e lo dissi quando presi la parola a Torino durante il 15° congresso nazionale Anpi. Argomentavo: il presidente sa che da noi non può che ricevere parole disinteressate e affettuose, anche quando dovessimo esprimergli qualche critica: ebbene diciamogli che non gli compete prendere posizione su questioni di politica estera prima del parlamento e che -se anche la sua posizione fosse giusta- (come nel caso non mi pareva), sarebbe comunque molto pericoloso offrire precedenti a qualche futuro presidente interventista e presidenzialista: bisogna attenersi rigorosissimamente ai confini delle attribuzioni presidenziali. Poichè non si è voluto trovare modo di sottrarsi alla guerra (violando perciò la Costituzione ed esponendo il territorio nazionale a possibili ritorsioni libiche e comunque a inquinamento da uranio contenuto nelle testate dei missili Nato che quando esplodono buttano fuori l'uranio ridotto a polveri sottili pericolose da respirare e che essendo leggerissime vengono portate dal vento fino a Roma e anche fino a Ferrara) bisogna elaborare una risposta parlamentare solenne e impegnativa: si può partire appunto ricordando che l'Italia è stata autrice di una avventura coloniale a danno della Libia tra le più vergognose della nostra storia e che proprio per questo non intende far parte di un attacco armato verso quel territorio Giusto centanni fa, nel 1911 dichiarammo guerra alla Libia già con boria nazionalrazziale e "romana", mix culturale prefascista non da poco. Nemmeno l'Italia repubblicana ha fatto ammenda di ciò, llmitandosi ad apporre la censura al film "Il Leone del deserto" sulla resistenza libica. Ma ora che Napolitano interviene addirittura per bloccare il dibattito nel paese e in parlamento, bisogna davvero dirgli che sbaglia. Noi dobbiamo al più presto rientrare nella legaità costituzionale e riprendere contatti col popolo libico offrendo territorio, ascolto, forme e procedure per uscire con mezzi non bellici dalla crisi. Non ci sono solo le ignobili "ragioni" della Lega, ce ne sono anche di nobili. Lidia Menapace 21/6/2011 |
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE