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Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro. Una strage che l'Inail vede poco
Post n°4915 pubblicato il 06 Luglio 2011 da cile54
Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 4 luglio
Dall’inizio dell’anno ci sono stati 320 morti per infortuni sui luoghi di lavoro, ma si arriva a contarne oltre 600 se si aggiungono i lavoratori deceduti sulle strade e in itinere. Erano 262 sui luoghi di lavoro il 4 luglio del 2010, l’aumento è del 17,75 %.
L’agricoltura ha già avuto 92 morti e registra il 29,2 % di tutti i decessi sui luoghi di lavoro. Gli agricoltori, come tutti gli anni, muoiono per la maggioranza in tarda età, schiacciati da trattori killer senza protezione che si ribaltano. Sono già 54 dall’inizio dell’anno le vittime di questa autentica bara in movimento. I morti causati dal trattore sono il 16,3 % sul totale di tutte le vittime sui luoghi di lavoro e di queste vittime il 50% ha più di 70 anni. A morire nell’indifferenza generale sono i nostri padri e i nostri nonni.
L’edilizia ha già avuto dall’inizio dell’anno 91 vittime sui luoghi di lavoro e rappresentano il 28,8 % sul totale, le morti in edilizia sono dovute soprattutto a cadute dall’alto. Le vittime sono per la maggior parte giovani edili meridionali e stranieri anche nei cantieri del nord
Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro in questi primi sei mesi sono 39 con il 12,6% sul totale. I romeni sono un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro tra gli stranieri
L’industria ha già avuto 31 morti con il 10,2%.
L’autotrasporto 28 con il 9,% .
Le regioni in testa a questa triste classifica sono la Lombardia con 39 vittime sui luoghi di lavoro (provincia di Milano e Brescia 10 vittime). La provincia di Brescia è stata l’anno scorso con 21 morti la prima in Italia in assieme a quella di Bolzano. La Sicilia 25 morti (provincia di Catania, Messina e Ragusa 5). L’Emilia Romagna 24 (Provincia di Bologna 7). Nonostante la terribile tragedia della Thyssen e dopo un calo costante delle vittime che si registrava da quel tragico evento, anche la provincia di Torino ha già 8 morti e il Piemonte 22: a solo metà anno il Piemonte ha quasi raggiunto il numero di vittime dell’intero 2010 (28 morti). Anche la Toscana, una delle regioni che ha avuto negli ultimi anni un andamento molto positivo rispetto alle altre, sta avendo quest’anno un numero consistente di vittime, già 21 contro le 29 dell’intero 2010. Molto positivo nel corso di questi primi sei mesi la situazione nella Regione Lazio che ha “solo” 17 vittime. E’ soprattutto la Provincia di Roma che ha un fortissimo calo, 6 morti contro i 22 dell’intero 2010 . Le provincia di Chieti e di Bolzano hanno già 7 morti. Savona e Napoli 6, L’Aquila e Lecce 5. Ci sono state a giugno 57 vittime sui luoghi di lavoro, a maggio 51 e ad aprile 45. Moltissimi morti sono dovuti alle condizioni climatiche, soprattutto per le categorie che svolgono i lavori all’aperto quali l’edilizia, l’agricoltura, la manutenzione stradale, l’autotrasporto ecc... Per queste categorie con un po’ di buona volontà da parte di tutti è possibile riuscire ad incidere sul fenomeno aumentando la prevenzione ed allarmando le categorie quando ci sono maggiori rischi legate alle condizioni del tempo in determinate provincie del paese. E’ già possibile sapere con alcuni giorni d’anticipo quando potrebbe esserci un aumento delle vittime per questi lavoratori, ed è per questo che siamo a segnalarvi un blog di Meteoreologia http://www.prevenzionemeteo.blogspot.com/che, con la nostra collaborazione, fa previsioni del tempo mirate alla prevenzione dei gravi infortuni sul lavoro dei lavoratori che operano all’aperto, e anche per i lavoratori in itinere che spesso rischiano la vita quando vanno o tornano dal lavoro: a causa di turni pesanti in orari dove si dovrebbe dormire. In questi casi le condizioni del tempo sono determinanti. I grafici elaborati col materiale raccolto nel corso di questi 4 anni e le condizioni metereologiche danno una situazione abbastanza chiara e attendibile sui rischi che si corrono. Oltre le previsioni del tempo, sempre utile per tutti i lavoratori, il blog segnala quali sono le province più a rischio, situazione che si verifica in particolari condizioni. Nei mesi estivi tutto il Paese ha un rischio abbastanza elevato, ma alcune zone presentano rischi maggiori. I lavoratori che operano all’aperto, o che sono sulle strade in quelle province evidenziate nelle giornate ad ALTO RISCHIO, debbono prestare la massima attenzione nei giorni segnalati.
Carlo Soricelli http://cadutisullavoro.blogspot.com |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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