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Affettuoso e commosso addio all'inventore della Medicina del Lavoro

Post n°5396 pubblicato il 22 Ottobre 2011 da cile54

È morto Ivar Oddone

Dopo una lunga malattia è morto a Torino, a 88 anni, Ivar Oddone. Nato ad Oneglia, rivestì il ruolo di commissario politico all'interno delle brigate Garibaldi, combattendo a fianco di Italo Calvino. Un'amicizia nata durante la Guerra di Liberazione che lo scrittore non dimenticò, al punto di dedicare ad Ivar Oddone il suo primo romanzo "Il sentiero dei nidi di ragno", ambientato in Liguria negli anni della Resistenza.

Militante del partito comunista italiano, Oddone, per il suo lavoro da medico, viene indagato da molti come l'inventore della Medicina del Lavoro.

Lavorò per anni presso l'azienda elettrica municipale di Torino e fu il "braccio sanitario" del sindacalista Emilio Pugno.

Lasciò la professione di medico per diventare professore ordinario della facoltà di Psicologia del Lavoro, sempre nel capoluogo piemontese.

Alle ore 11 di lunedi 24 si svolgerà la veglia funebre, alla Camera del Lavoro, in via Pedrotti e alle 12.30 si partirà per il cimitero.

A.D. 21 ottobre 2011

www.NuovaSocieta.it

Lavoro e Salute ricorda il compagno Ivar con questo pensiero trasmesso da una sua allieva alla moglie Sandra.

Cara Sandra,

la vicinanza a te e Anna è grande, ed è grande il dolore per un lutto non inatteso in questi ultimi giorni, per la mancanza di una persona che non incontravo da un po' tempo e di cui tuttavia il ricordo è vivissimo.

Lo è certamente per ragioni personali, Ivar è per me uno dei "padri", il primo psicologo del lavoro con cui ho lavorato, ma lo è per ciò che Ivar ha rappresentato dentro e fuori dall'università, per ciò che ha lasciato anche con grande discrezione e understatement, tanto che molti ignorano quanto abbia contribuito allo sviluppo dell''Ordine degli Psicologi, del Dipartimento prima e della Facoltà poi,  e della nostra disciplina. Allo sviluppo della psicologia in stretta relazione con il mondo "delle persone concrete", alla necessità di quelle persone di lavorare in ambienti salubri, di vedere riconosciute le proprie competenze, il valore della loro esperienza.

Il mondo del lavoro, del sindacato, riconosce ancora oggi l'importanza della ricerca e dell'intervento sul campo a cui negli anni '70 anche tu e Gianni avete partecipato, ricerca che ha anticipato - con poco riconoscimento successivo - quanto dieci anni dopo in Giappone si è affermato con l'etichetta (più glamour e meno riconoscente verso i lavoratori) di total quality management. Ricerca innovativa anche per metodi e strumenti: l'intervista al sosia che Ivar ha ideato è citata nelle pubblicazioni più recenti come strumento rilevante nell'ambito della ricerca partecipata, peccato che la si riconduca a volte al ricercatore francese che l'ha mutuata dal gruppo torinese...

Ho scoperto qualche tempo dopo averlo conosciuto (anche su questo si musurava la discrezione e la grandezza di Ivar) di averlo in realtà già incontrato nella lettura di un libro per me bellissimo, il sentiero dei nidi di ragno: è lui Kim, il giovane studente di medicina e partigiano a cui Calvino dedica in qualche modo il racconto.

Una grande persona, Sandra, difficile dimenticarlo.

Un grande abbraccio

Daniela

 
 
 
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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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