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Il testo della lettera inviata da Berlusconi alla UE, una violenza istituzionale declinabile solo come delinquenza politica
Post n°5427 pubblicato il 27 Ottobre 2011 da cile54
LA LETTERA E' INVIATA IN EUROPA, MA DICHIARA GUERRA AL POPOLO ITALIANO Dopo la lettera di Mario Draghi al Governo italiano, il Governo italiano scrive una lettera agli euro-padroni. Oramai la democrazia dei Paesi passa per lettere e letterine riservate, un po’ come fanno gli adolescenti innamorati, solo che invece di baci e carezze, i gangster che governano l’Europa si scambiano idee per il massacro sociale dei soliti noti . Il risultato della giornata è che Berlusconi passa anche questa prova e spiazza l'opposizione parlamentare che per tutta la settimana ha invocato il senso di responsabilità. Di fatto il Governo si è mostrato capace di rassicurare i mercati, come chiedeva l'opposizione, Giorgio Napolitano, la BCE, il FMI, la Commissione Europea, l'ABi e Confindustria. Lo fa chiaramente sulla pelle dei lavoratori,ma di questo non importa quasi a nessuno. Le prime anticipazioni della lettera firmata da Berlusconi ricevono infatti l'approvazione della Commissione europea che la giudica soddisfacente e riceve anche gli applausi dei leader europei. Libertà di licenziare, innalzamento della pensione a 67 anni a partire dal 2026, liberalizzazioni, privatizzazioni, modifica della Costituzione. Ci sono tempi e date, e non è vero come dicono le "sole" dell'opposizione che questo è un cerotto per salvare un governo che contiete cose vecchie, questo è un massacro sociale calendarizzato. Questa lettera è sale sulle ferite dei lavoratori che la crisi non l'hanno prodotta ma la pagano tutta ed ha ragione da vendere Massimo Rossi quando lo scrive nella sua bacheca. Enrico Letta o Matteo Renzi che per tutta la settimana hanno proposto di mandare in pensione la gente a 67 anni attaccando da destra il governo saranno ora finalmente contenti, il loro obbiettivo è raggiunto. Secondo me, loro come Berlusconi devono andare a casa e restarci perché sono parte del problema e della crisi che viviamo. In questo momento non so cosa stia balenando in testa alla Camusso, non so ancora se di fronte a questo attacco abbia ancora in testa di ritardare uno sciopero generale che doveva già essere convocato preventivamente. Decida pure di attendere Bonanni ed Angeletti ed i loro comodi, per quanto ci riguarda la responsabilità è finità, è ora di andare in piazza e di restarci fino alla cacciata del Governo delle banche, ci hanno dichiarato guerra ed occorre agire di conseguenza. Questa volta potete fare tutti i caroselli che volete, dalle piazze non ci caccerà più nessuno. Francesco Piobbichi 26/10/2011 Il testo della lettera inviata da Berlusconi all'Unione Europea |
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Roma, 12 maggio 1977
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