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Fiscal compact: questa la bozza che illustra i punti sui quali stanno discutendo a "nostra insaputa".

Post n°5882 pubblicato il 24 Gennaio 2012 da cile54

CHIEDETE AGLI "STRUZZI" DEL CENTRO SINISTRA CHE NE PENSANO

 

I negoziati sul patto di bilancio (fiscal compact) dovrebbero essere completati entro questo mese. Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, durante la conferenza stampa a Parigi col suo omologo francese Francois Baroin, secondo quanto scrive Bloomberg. Sulla Grecia, Schaeuble si è detto fiducioso ma ha sottolineato che Atene deve mettere in pratica le riforme.

Monti il 30 gennaio andra a Bruxelles per aderire a questo nuovo abominio imposto dalla finanza globale ai popoli. Fino ad ora, la discussione su questa nuova revisione del patto di stabilità è a pannaggio dei governi e delle tecnocrazie europee senza che nessuno ne sappia nulla. Di certo sappiamo che il criterio base è quello del rientro forzato del nostro debito pubblico. Per l'Italia ci troviamo di fronte ad una sorta di manovra di rientro da 800 miliardi in venti anni. Una lucida follia che mette al centro i criteri monetaristi e limita pesantemente la nostra sovranità.

Questa discussione è di fatto messa sotto naftalina dal centro sinistra italiano che evita in tutte le sue articolazioni di pronunciare una sillaba sull'argomento dando così il via libera a Monti di trattare a mani libere la nostra condanna. Inqualificabile, dal nostro punto di vista, il voto del PD e dell'IDV in parlamento sull'inserimento del vincolo di pareggio di bilancio in Costituzione che è uno degli obbiettivi di questo nuovo patto. Non è un caso che sia il ministro delle finanze tedesche a dare i tempi della discussione. La Germania infatti ha fino ad ora detto e fatto quello che aveva in mente senza cedere di un mentro sul ruolo della BCE e sui criteri di rientro che prevedono le sanzioni automatiche. Se incontrate gli "struzzi" del centro sinistra che ora sono con la testa sotto la sabbia sperando che il Governo Monti passi alla svelta ricordategli che questi impegni saranno vincolanti anche in futuro e che la responsabilità di quello che viene deciso oggi sarà anche loro.

 

Questa la bozza che illustra i punti sui quali stanno discutendo a "nostra insaputa". Tra parentesi i nostri commenti.

 

L’obiettivo del Fiscal Compact, che di fatto riaggiorna il Six Pack già votato,  è che il bilancio delle amministrazioni pubbliche debba essere (o pervenire dopo un “percorso di avvicinamento”) in pareggio o in avanzo. In pratica quello su cui Monti sta lavorando con le sue finanziarie.

 

•Durante la fase di convergenza a medio termine, il deficit strutturale annuo non può essere superiore a 0,5% del prodotto interno lordo ai prezzi di mercato. Le parti contraenti garantiscono un rapido rientro. Nel testo è scritto che le parti contraenti possono temporaneamente deviare dal loro obiettivo a medio termine solo in circostanze eccezionali, per “circostanze eccezionali” si intende un periodo di grave recessione economica od un evento inconsueto non soggetto al controllo delle Parti contraenti. (In pratica anche con una recessione in atto il piano non verrà sospeso ma deviato, magari limando di qualche miliardo finanziarie comunque insostenibili.)

•In caso di significativi scostamenti dall’obiettivo a medio termine, un “meccanismo di correzione” deve attivarsi automaticamente e le parti contraenti hanno l’obbligo di predeterminarlo. Se metti caso un governo non riesce nei obbiettivi dati parte insomma una sorta di procedura di commissariamento.

•Le parti contraenti devono introdurre adeguate norme nel diritto nazionale entro un anno dall’entrata in vigore del presente trattato mediante disposizioni vincolanti e con carattere permanente, preferibilmente costituzionale. (il vincolo di bilancio in costituzione ad esempio)

•le parti contraenti garantiscono l’indipendenza degli enti responsabili a livello nazionale del monitoraggio il rispetto delle regole

•viene istituito un “Report Annuale del saldo strutturale delle amministrazioni pubbliche” al netto di misure una tantum e temporanee. (in pratica i governi devono riconoscere il ruolo dei commissari della Commissione europea)

•Quando il rapporto tra il debito delle amministrazioni pubbliche e prodotto interno lordo supera il 60% del valore di riferimento le parti contraenti devono attuare la procedura per i disavanzi eccessivi, come da regolamento UE. (Per l'Italia che ha un debito pubblico del 120% il risultato è di circa 40 miliardi l'anno)

•l’Unione europea deve mettere in atto un programma di partenariato economico e di bilancio coordinato (contenente una descrizione dettagliata delle riforme strutturali) per le le parti contraenti che sono oggetto di una procedura per i disavanzi eccessivi. (IN POCHE PAROLE OLTRE AL VINCOLO SUL BILANCIO, ANCHE LE MANOVRE SU LAVORO E PRIVATIZZAZIONI SARANNO DETTATE DALL'EUROPA)

•l’attuazione del programmaed i piani annuali di bilancio saranno monitorati dalla Commissione e dal Consiglio d’Europa

•le parti contraenti riferiscono ex-ante sui loro piani di emissione di debito pubblico

•le parti contraenti la cui moneta è l’euro si impegnano a sostenere le proposte o raccomandazioni presentate dalla Commissione europea riguardo uno Stato membro che violi il criterio del disavanzo eccessivo.

•se una Parte contraente ritenga, indipendentemente dalla Relazione della Commissione, che un’altra parte contraente non ha rispettato i termini dell’accordo, può portare la questione alla Corte di giustizia, con sentenza vincolante (In poche parole la Merkel potrà portare l'Italia davanti ai giudici se non rispetta il programma!).

•Le parti contraenti garantiscono che tutte le riforme di politica economica che intendono intraprendere saranno discusse ex-ante ed, eventualmente, coordinate tra di loro. (prima di fare una finanziaria dobbiamo sottoporla in Europa)

•i capi di Stato o di governo delle parti contraenti la cui moneta è l’euro si riuniscono a titolo informale nelle riunioni del “Vertice Euro”, al quale possone essere invitati il Presidente del Parlamento europeo e il Governatore della banca Centrale Europea. ( La BCE entra nel ruolo di indirizzo politico economico a pieno titolo, eviteranno così le letterine)

•il Presidente del “Vertice Euro” è nominato dai capi di Stato o di Governo delle parti contraenti la cui moneta è l’euro a maggioranza semplice

•le Parti contraenti definiscono l’organizzazione e la promozione di una conferenza dei presidenti delle commissioni bilancio dei parlamenti nazionali

•il trattato sarà ratificato dalle parti contraenti conformemente alle loro rispettive norme costituzionali ed entra in vigore il 1° gennaio 2013 ( forse 2014) a condizione che vi siano almeno dodici contraenti.Di cosa discuteranno, a partire, dal 2013, i parlamentari dei tanti stati e staterelli europei è difficile capirlo, visto che la spesa sarà definita altrove ed “ex ante”.

 

A noi tutto questo preoccupa e non poco. A voi?

23/01/2012

 
 
 
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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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