Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cardiavincenzocassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Sanità di classe. La gov...Ideologia dominante: Ber... »

Sono stanca di subire e sono anche stanca di guardare questo immobilismo che troppo spesso sfocia nel nulla di fatto

Post n°6853 pubblicato il 27 Agosto 2012 da cile54

La rabbia e la dignità dei disoccupati italiani

Ci sono 131 vertenze di lavoro che giacciono sui tavoli ministeriali. E nessuna di queste rischia di risolversi positivamente.  Ma se la poca voglia di ridare occupazione alla gente onesta, fosse una scelta ben precisa  per mettere in ginocchio il Paese?

Mi piacerebbe sapere quando questa mattanza avrà fine e quando si decideranno a farlo riprendere questo Paese piuttosto che continuare a maltrattarlo!

 Si aggiungono alla lista delle famiglie sul lastrico le famiglie dell’Alcoa, abbiamo visto e stiamo assistendo alla distruzione di aziende ma oltre che di queste delle vite di una lista di persone che diventa giorno dopo giorno interminabile.

 Stanno distruggendo tutto dalla cultura, allo spettacolo, dalla tecnologia alla ricerca, dalle scuole agli arredi,tutto continua senza sosta perché ormai è un vortice impazzito che spazza senza fermarsi un solo momento .

 Mi piacerebbe sapere cosa devono fare le persone che sono abituate a vivere del loro onesto lavoro quando non avranno di che sopravvivere,quando non sapranno come arrivare a fine mese, quando si vedranno le porte sbattute in faccia perché di lavoro cari voi non ve né è più.

 Cosa devono fare queste persone delle loro competenze e delle loro stesse vite? Quali e quanti sacrifici hanno affrontato recandosi ogni giorno a lavoro,magari in un ambiente insano ,magari in un luogo dove vi sono pochi diritti e molti doveri,magari recandosi in un luogo dove le donne hanno dovuto combattere il doppio per dimostrare di avere anche un cervello raziocinante oltre all’avvenenza,magari prestando la loro opera dove vai bene solo se sei filo aziendale e abbassi la testa e taci piuttosto che essere schierato dalla parte opposta e dimostrare che anche pensandola diversamente riesci ad essere produttivo e valido ugualmente.

 Come mai ci si indigna tanto perché fa molto caldo e non sentiamo il caldo che questa ingiustizia sta provocando a tutti i disoccupati che si ritrovano ad esserlo non per loro volere?

 Come mai si è sempre qui ad attendere l’inizio del campionato di calcio per dimostrare di essere veri uomini e non si ha la stessa determinazione nell’unire ai cori degli operai la voce sentita di una protesta sentita?

 Come mai nessuno trova mai un pomeriggio da dedicare anche solo per portare una parola di conforto e solidarietà a tutti quei lavoratori che presidiano o occupano le loro aziende e non si vogliono dare per vinte?

 Perché tutti si risentono e poi stanno a guardare come le mamme coraggio della Jabil si vedono costrette ad occupare il Comune per avere ascolto e considerazione e per dimostrare che esistono e che quando ci si prende degli impegni gli stessi vanno rispettati, come mai gli operai della Iribus devono organizzare blitz per essere presi in considerazione?

Perché le maestranze di Cinecittà devono sfilare nudi per far capire che ci sono e che stanno lottando per avere attenzione? Per quanto ancora dovremmo lottare con la regola del profitto che ti avvelena come L’Ilva ma non ti tutela quando non cè più nulla da spremere? Come mai gli sguardi che guardano ma non vedono non si sollevano in una visione sola che poi dovrebbe essere la sola visione con cui bisognerebbe guardare a queste ingiustizie giustificate?

 Ogni volta che si parla di rabbia degli operai mi sento davvero seccata perché gli operai non sono cani rabbiosi anche se spesso vengono trattati come loro,vengono sbattuti in strada costretti ad arrangirasi per procurarsi il cibo,quelli più deboli soccombono vittime di incidenti provocati dalla superficialità di chi fa loro del male sapendo benissimo di arrecare danno e disperazione.

 Personalmente sono stanca di subire e sono anche stanca di guardare questo immobilismo che troppo spesso sfocia nel nulla di fatto.

 Sono stanca di stare a sentire discorsi dove tutti paiono essere preoccupati per tutti ma dove davvero molto pochi si prendono a cuore queste situazioni cercando di risolverle o di dare supporto e aiuto.

 Sono stanca di vedere la lista delle tasse e degli aumenti vari crescere,stanca di guardare coloro che dovrebbero portarci rispetto andare al mare e concedersi riposo quando noi è da anni che siamo in strada cercando di farci ascoltare .

 Sono stanca di essere strumentalizzata, di essere un’onda da cavalcare per avere visibilità da parte di chi affianca il suo nome alle nostre lotte per poche ore e poi si dimentica anche di averci incontrati.

 Sono stanca di non avere la giusta considerazione e di essere trasparente quando qui solo il male fatto passa inosservato ,quando si alza la testa e si inizia a narrare i fatti si diventa scomodi,poco disponibili e anche un po’ esauriti per qualcuno ma noi siamo qui stabilmente stabili sia mentalmente che fisicamente.

 Siamo noi quelli che non arretrano nemmeno di un centimetro dalle nostre posizioni e se chi di dovere facesse altrettanto prendendo esempio dal basso di cosa voglia dire davvero assumersi responsabilità e prendersi impegno forse qualcosa cambierebbe e sono certa che cambierebbe per il meglio.

 Mi domando che cosa abbiano fatto di male le persone che vengono private della loro stabilità, mi domando perché si faccia di tutto per impoverire questo Paese piuttosto che tenerlo vivo e attivo.

 Mi domando come mai le persone siano così distratte nessuno di noi ha meritato ciò che gli stanno facendo vivere e provare.

 Ciò che chiamate erroneamente rabbia correggetelo con la parola DIGNITA’, perché non siamo bestie ma esseri umani, perché non stiamo violando nessuna legge cosa che invece chi ci tratta così fa dimenticandosi che questa è una Repubblica fondata sul lavoro e che è grazie al nostro operato che siamo diventati ciò che siamo.

 La nostra creatività, il nostro avere ancora da dare,la nostra voglia di reagire e di superare realmente questo momento la vedete proprio da ciò che siamo capaci di inventare per far arrivare la nostra voce e le nostre testimonianze fra la gente.

 Ci sono 131 vertenze che giacciono sui tavoli ministeriali e dietro a tutte queste centinaia di vite,di persone, di passati, di valori, di emozioni, che qualcuno forse dimentica e troppo facilmente e ignora volutamente per sentirsi meno in colpa.

 Ci dovrete chiedere scusa un giorno,ci dovrete chiedere scusa per ciò che ci avete fatto per la serenità di cui ci avete privati, ci dovrete chiedere scusa per averci ingannati, ci dovrete chiedere scusa perché mai una sola volta avete messo in conto che al nostro posto potreste finirci voi se noi tutti smettessimo di parlare ed iniziassimo ad agire realmente.

 Non perderemo mai la voglia e l’entusiasmo dell’essere vivi e non daremo mai la soddisfazione di essere un problema in meno per alleggerire le altrui coscienze.

 L’invito per chi legge ma non si ferma solo a leggere è quello di non abbandonare per strada chi è sempre stato onesto con lo Stato ma piuttosto di sostenere come potete le vite che hanno bisogno ed hanno il diritto di essere vissute .

 La nostra rabbia è la dignità dell’essere vivi, non dimenticate chi lottando preserva anche voi ed i vostri figli altrimenti diventerete complici di un agire sbagliato.

Anna Lisa Minutillo

26 agosto 2012.

http://luciogiordano.wordpress.com/

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963