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I grossi e grassi giornali domani saranno pieni, come al solito, con le scorregge di Monti, Berlusconi, Bersani e soci

Post n°7325 pubblicato il 27 Gennaio 2013 da cile54

Muore a 9 anni. La colpa? Essere povero

Sconvolgente retroscena dietro la tragedia di Livorno, dove una casa è andata a fuoco, uccidendo un bambino: la famiglia non poteva pagare luce e gas.

La cronaca e le prime testimonianze dicono di "una famiglia disagiata". La famiglia è quella di Angelo, 9 anni, morto questa mattina, all'alba, a Livorno, per un incendio provocato da una delle candele rimaste accese a casa. Fatale, a quanto pare, proprio la candela che era nella cameretta di Angelo. Una"famiglia disagiata", dunque.

La palazzina di una casa popolare, quartiere Salviano, al numero 13 di via Piccioni. E'stato accertato che la casa di Angelo non aveva l'allaccio al gas. Nell'appartamento c'erano delle bombole di gas, che non sono scoppiate, forse, chissà, perché vuote.

Le testimonianze dicono anche di una famiglia che viveva senza l'allaccio all'energia elettrica, dicono per morosità. Ecco, allora, il perché di quelle candele, in una casa "disagiata", fredda e buia. Angelo D'Alessandro è morto, la sua famiglia gravemente intossicata dal fumo.

Il corpo del piccolo, completamente ustionato, è stato scoperto dai vigili del fuoco tra le macerie del soffitto dell'appartamento, crollato per l'alta temperatura dell'incendio.

Roberto, il papà di Angelo, e la moglie Simona, quando si sono accorti delle fiamme hanno messo in salvo la figlia più piccola di 3 anni e il figlio dodicenne. Poi, il fuoco, impietoso, si è impossessato della casa, la stanza dove era Angelo è andata completamente distrutta. E' stato impossibile, per i genitori, raggiungere il letto di Angelo.

I vigili lo hanno trovato senza vita nel suo lettino. La famiglia del piccolo era seguita dai servizi sociali. Piccola, tragica cronaca che non "aprirà" i giornali di domani; che non "aprirà" tg e gr di oggi. Piccola cronaca di disagio, messa in pagina più in là: l'apertura è per lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena, anche se, probabilmente, c'è qualcosa che lega fortemente certa finanza disinvolta e il destino tragico di povere storie di gente povera e impoverita ancor di più dalle distorsioni del nostro tempo.

Onofrio Dispenza

26/172013 www.globalist.iT

 
 
 
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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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