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Per ricordare Giorgiana Masi. Il 12 maggio 1977 eravamo in strada sfidando, anche quella volta, il divieto di manifestare
Post n°7753 pubblicato il 12 Maggio 2013 da cile54
12 maggio, in piazza a Roma nonostante i divieti clerico-fascisti di Alemanno Il 12 maggio Roma ricorda Giorgiana Masi, assassinata nel 1977 a 19 anni, dalle squadre speciali dell’allora ministro dell’Interno Francesco (K)Cossiga durante il corteo che, sfidando il divieto a manifestare, celebrava il terzo anno dalla vittoria referendaria sul divorzio . Dopo giorni di trattativa con la Questura di Roma, ai gruppi e le associazioni di donne, i collettivi autorganizzati, promotori della giornata del 12 maggio in ricordo di Giorgiana, contro il femminicidio e in contestazione alla "Marcia per la vita" convocata dall'oltranzismo cattolico (a cui parteciperà in chiave elettorale Gianni Alemanno), è stato imposto iil divieto di svolgere iniziative in qualsiasi luogo adiacente al percorso della marcia. Giorgiana Masi come centinaia di persone il 12 maggio del 1977 erano in strada sfidando, anche quella volta, il divieto di manifestare. Oggi come ieri saremo nelle strade del centro di Roma, partendo da Piazza Campo de Fiori fino ad arrivare a Ponte Garibaldi. I promotori dell’iniziativa hanno confermato l’appuntamento alle ore 9 a piazza Campo de’ Fiori. “E' un chiaro segnale politico rispetto al quale non possiamo retrocedere: i diritti conquistati dalle donne anche con dure battaglie non devono essere messi in discussione. La storia stessa di Giorgiana riguarda tutt* noi”, scrive Valentina Greco, responsabile Cultura, diritti civili e conoscenza del Prc di Roma. Secondo il segretario del Prc Paolo Ferrero, che è intervenuto sulla vicenda appoggiando la decisione di essere in piazza domenica mattina, ''Alemanno, per compiacere il Vaticano in campagna elettorale, ha scelto di autorizzare quella manifestazione mentre ai movimenti delle donne che volevano fare un sit-in a Campo dei Fiori e' stato negato il permesso: e' semplicemente vergognoso''. ''Alemanno dovrebbe rispettare la laicita' dello Stato e il diritto delle donne a protestare contro manifestazioni anacronistiche - aggiunge - Mentre chiudono servizi sociali, gli asili nido vengono privatizzati, i consultori privati di fondi, le donne licenziate prima degli uomini, si continua a fare campagna elettorale sulla pelle delle donne. Fabio Sebastiani 11/05/2013 www.controlacrisi.org |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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