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Gli immigrati se ne vanno dall'Italia? La tendenza sembra avviata e come potrebbe essere altrimenti con tanta inaccoglienza!
Post n°8268 pubblicato il 12 Novembre 2013 da cile54
Come sarebbe l’Italia senza immigrati?
Viaggio all’interno del libro del sociologo Luigi Manconi – L’immigrazione come fenomeno complesso e sociale, soggetto a mutamenti di varia sorta e per questo motivo influenzato da dinamiche che in quanto tali possono mutare al mutare delle condizioni economiche. Il processo di accoglienza è il modo più corretto per interpretare un fenomeno quello della immigrazione che per molti versi ha risvolti di vario genere? Il libro “Accogliamoli tutti” del sociologo Luigi Manconi dà una chiave di interpretazione precisa. Nel libro viene analizzato il contesto italiano da un punto di vista economico e sociale e si evidenzia come sarebbe l’Italia senza immigrati, un paese impoverito di risorse intellettuali e fisiche, per questo motivo l’unica strada individuata è quella della accoglienza.
Tuttavia al contrario di quello che si potrebbe pensare, vedendo le continue immagini sugli sbarchi che avvengono sulle coste di Lampedusa, bisogna dire che il fenomeno dell’immigrazione sta avendo anche dei risvolti imprevisti. Gli immigrati se ne vanno invece dal nostro paese, un dato che emerge da una serie di statistiche che mettono a confronto la situazione del 2011 con quella del 2001, il calo risulta progressivo ma va ovviamente analizzato.
In termini di immigrazione, rispetto al 2011 si registra un incremento della popolazione di immigrati, tuttavia il dato va analizzato e interpretato nella giusta prospettiva, pensando al fatto che l’incremento della popolazione è molto più modesto. In modo particolare dobbiamo mettere in evidenza come siano letteralmente spariti circa 800.000 immigrati nel corso del tempo, uno scarto messo evidenza confrontando la popolazione che risiede e quella del censimento del 2011. Dovendo invece fare una analisi di questa popolazione di circa 800.000 unità che sembra essersi letteralmente dissolta nel vuoto, probabilmente dobbiamo parlare di una divisione in due segmenti principali: da una parte quelli che sono rientrati in patria, dall’altra quelli che invece hanno deciso di recarsi verso altri paesi.
L’Italia, complica la crisi economica che attraversa il paese e il quadro attuale non certamente prospero, paga lo scotto, non è più un paese ambito in termini di immigrazione, molte volte è semplicemente la sponda per recarsi verso altri luoghi. 10/11/2013 |
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Roma, 12 maggio 1977
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