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La redazione di Lavoro e Salute invita a firmare questa petizione contro l'omofobia e la transfobia. Questione di civiltà!

Post n°8765 pubblicato il 07 Aprile 2014 da cile54

video

Omofobia/ “Spegniamo l’odio!”, la campagna di Arcigay finanziata dal Consiglio d’Europa. Appello ai senatori per l’estensione piena della legge Mancino

Alle Senatrici e ai Senatori della Commissione Giustizia

Approvate un testo di legge che contrasti REALMENTE l’omofobia e la transfobia, senza se e senza ma.

Lanciata da ARCIGAY - Associazione LGBT Italiana

Alcuni ritengono che non vi sia una emergenza omofobia in Italia, nonostante l'Italia sia superata persino da Albania, Lituania e Polonia nella classifica del riconoscimento dei diritti civili lgbt in Europa, nonostante la European Union Agency for Fundamental Rights (FRA) individui nell'Italia uno dei paesi a più alto rischio omofobo, nonostante il Parlamento europeo e la CEDU abbiano più e più volte richiamato l'Italia. Non bastano i richiami e non bastano i morti (si ricordi che l'Italia è il secondo stato in europa per omicidi di persone transessuali). Non bastano i pestaggi delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT). Non bastano le parole d’odio puntualmente vomitate anche sui mass media, oltre che nella quotidianità della vita sociale, come se fosse cosa normale. Non bastano i gesti estremi di chi non ce la fa a rispondere all’odio con l’autoaccettazione e l’autoaffermazione di sé (almeno il doppio delle probabilità di aver pensato al suicidio, rispetto alle persone eterosessuali, secondo gli studi).

Mentre l'Europa da diversi anni ha adottato politiche ben precise e determinate per tutelare i cittadini LGBT con reali misure di inclusione sociale (pensiamo solamente ai Paesi Bassi che hanno predisposto un piano triennale con ben quaranta progetti in materia LGBT ed hanno una percentuale imbarazzante di accoglimento sociale... ben l'87% delle persone si sono dette favorevoli a una assoluta equiparazione tra persone eterosessuali e omosessuali sul piano normativo) l'Italia è riuscita a far sistematicamente naufragare tutti i progetti di legge, ad oggi anche il testo sull’omo-transfobia.

Quel che è peggio, proprio sull’estensione della Legge Reale-Mancino oggi assistiamo ad un offensivo e imbarazzante balletto attorno ad una non meglio identificata libertà di opinione, con emendamenti e subemendamenti decisamente peggiorativi. La legge Reale-Mancino c’è dal ‘75, è stata modificata e ampliata nel tempo, fino ad includere i fenomeni di intolleranza e di violenza nei confronti degli appartenenti alle minoranze linguistiche. Nessuno che sia mai stato messo in carcere per la semplice espressione di opinioni, perché il sistema giuridico ha i suoi anticorpi per contemperare i diritti, quello ad esprimere opinioni e quello a non essere oggetto di violenza motivata da odio. E infatti nessuno che abbia mai posto la questione della libertà di opinione. Perché proprio oggi?

Semplice: perché si parla di persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. E perché omofobia e transfobia, nella loro violenza pratica o verbale, difendono un’idea di società che ritiene le persone LGBT fondamentalmente inferiori. Un’idea di società che è dura a morire.

Noi non ci arrendiamo all’odio e diciamo no a questa idea di società. Vogliamo una legge che senza se e senza ma, senza salvacondotti e annacquamenti, stabilisca anche per i crimini d’odio omofobico e transfobico quello che stabilisce da decenni anche per diverse altre fattispecie.

Possiamo farcela. Firma e condividi anche tu questa petizione indirizzata ai senatori della Commissione Giustizia del Senato.

[La produzione del video è stata finanziata dal Progetto LGBT del Consiglio d’Europa nell’ambito delle attività previste dalla Raccomandazione CM/Rec(2010)5 agli Stati membri sulle misure volte a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. I contenuti della petizione sono invece di sola responsabilità di ARCIGAY.]

A:

Alle Senatrici e ai Senatori della Commissione Giustizia

È ora in corso in Commissione Giustizia al Senato la discussione del testo che riguarda la modifica della legge RealeMancino.

Come sicuramente saprà, siamo molto critici rispetto al testo licenziato alla Camera lo scorso 19 settembre, per una ragione molto precisa: l’intero focus della discussione si è spostato sulla presunta restrizione della libertà di opinione contenuta nella legge.

La...

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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