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INFERMIERI IN RIVOLTA A TORINO
Post n°183 pubblicato il 25 Marzo 2007 da cile54
SALIZZONI HA FATTO CENTRO. E' BRAVO ANCHE CON LE PAROLE Mi riferisco all’intervista rilasciata dal Prof. Salizzoni a La Stampa di sabato 24 marzo 2007. Il quadro che descrive è preoccupante, è una denuncia forte e piena di contenuti. E’ vero che gli infermieri, alcuni infermieri, sono sottoposti a turni massacranti, ma è altrettanto vero che ce ne sono anche molti non a contatto con i malati. Il sindacato è complice al 100% di questa situazione, colpevole una mutata situazione giuridica. Una volta c’erano i corsi per infermiere, poi l’infermiere che lo voleva faceva un corso da Capo sala ed aspettava che uscisse il concorso pubblico. Oggi non è più così; le aziende decidono il supposto fabbisogno di coordinatori e qui complici fino in fondo Direttori sanitari, Primari e sindacati si apre il vergognoso mercato delle vacche. I criteri per diventare coordinatore sono empirici se non a volte vergognosi; si va dalla simpatia, alla carineria, all’appartenenza politica ed in alcuni casi all’incapacità che diventa un vero e proprio requisito. Nell’azienda dove lavoro io in passato si fece prima una selezione interna, per Coordinatori di dipartimento, questo per dare una certa qual parvenza di legalità. I partecipanti erano Capo sala con il titolo, passata la selezione questi capo dipartimento, diventarono per motivi di gratitudine, complici della rete primarial-sindacale e spuntarono come funghi coordinatori di reparto persino in camera mortuaria, che io definivo “nominati con la spada”. Dopo qualche tempo sindacati e Primari iniziano a premere per regolarizzare la posizione di questi poveri sfruttati. Parte la selezione “per amici” a prova di fesso. Purtroppo non tutti superarono la difficilissima prova (……. mi parli della cartella infermieristica………….) e venne organizzata in fretta e furia la selezione a prova d’idiota (…………….come sta?) che…………alcuni riuscirono a non superare ancora! Bene oggi alcuni di costoro sono Capo dipartimento. Passarono un paio d’anni e via ad un’altra selezione perché nel mentre erano aumentati i coordinatori. Questa situazione grottesca però torna a bomba sulla denuncia di Salizzoni, infatti questa manovra degna di un SATRAPO di provincia ha sottratto un CENTINAIO di persone dai turni di reparto e questo solo nella mia azienda, moltiplicate per il Piemonte e vedete voi qual è il risultato. Il sindacato in tutta questa vicenda non è esente da colpe, anzi ha tenuto un atteggiamento ambiguo e pregno di un complice silenzio, addirittura nel penultimo contratto ha introdotto una norma che sanava la posizione dei capo sala finti con un colpo di spugna, modello sanatoria, vanto del nostro Bel Paese. Nel mezzo s’innestano forti contraddizioni da parte della categoria infermieristica. Sono fermamente convinto che le recenti denunce sui turni massacranti sono vere, ma questo per un addetto ai lavori, stride con le lotte alle quali s’assiste per fare i turni pagati extra sulle ambulanze del 118. Questo fa a botte con la logica ed è insultante nei confronti di coloro i quali lavorano nelle condizioni descritte dagli infermieri del centro trapianti. Insomma c’è una forte necessità di chiarezza, di dare risposte concrete a questi infermieri, ma c’è anche l’esigenza di capire chi bara, sia esso imboscato in ufficio o a fare il turno supplementare (8 ore di turno in pronto soccorso più 8 ore in ambulanza), magari in spregio delle normative regionali. Ora m’immagino le prese di distanza da Salizzoni su questo argomento, prese di distanza indignate ed amareggiate. Bene sappiate che Salizzoni, come sempre è colpevole d’avere detto la sacrosanta verità, quella che manda fuori di testa “i poteri forti”, i cacciatori di tessere e di voti, storia vissuta un ex-sindacalista racconta………… Arnaldo Sanità www.etag.it/sico/salizzoni.php
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Roma, 12 maggio 1977
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