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DI FRONTE AL MENEFREGHISMO DELL'OCCIDENTE 

Post n°1205 pubblicato il 30 Aprile 2008 da cile54

Malaria: più di 1 milione

di morti l’anno

In un anno Medici Senza Frontiere ha curato 1.873.000 persone affette da malaria

Ogni anno, più di un milione di persone, l’80% delle quali vive nell’Africa sub-sahariana, muore per la malaria. Una malattia curabile che in Mali è la principale causa di morte tra i bambini al di sotto dei 5 anni d’età.

Il sud del Mali, una regione paludosa attraversata da est a ovest dal fiume Niger, è un terreno particolarmente fertile per le zanzare che trasmettono la malaria, una malattia endemica che colpisce prevalentemente i bambini, più vulnerabili al parassita. Tutti i bambini al di sotto dei 5 anni presentano febbri malariche almeno una volta all’anno, febbri che in alcuni di loro si ripresentano anche due o tre volte nel corso dell’anno. E il sistema sanitario non risponde adeguatamente a questi enormi bisogni.

“Durante la stagione delle piogge, i bambini del mio villaggio cadevano come mosche sotto i colpi della malaria” spiega l’Imam di Kalakoro, un villaggio del distretto di Kangaba. “Ho dovuto seppellirne due alla volta, per quanti erano i morti”.

È stato qui nel Kangaba che MSF ha lanciato un progetto per la lotta alla malaria nel 2005. In una regione dove la maggior parte della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno, è difficile per i malati accedere a un sistema sanitario che prevede il pagamento delle cure. Nella maggior parte dei casi, quindi, le piante medicinali e le misture sono l’unico modo in cui viene curata la malattia. Durante la stagione delle piogge, che corrisponde al periodo più alto di diffusione della malaria, molti villaggi rimangono isolati dall’acqua stagnante impedendo alle persone di raggiungere i centri sanitari.

Per rispondere a questa drammatica situazione, MSF dà supporto a sette centri sanitari nel distretto di Kangaba fornendo cure di qualità sostenibili sia dal punto di vista economico che geografico. Dopo aver individuato gli impedimenti per l’accesso alle cure sanitarie e aver implementato nuove misure, MSF ha quadruplicato il numero delle visite. Ovviamente, la riuscita di tali misure è dipesa principalmente da una politica contenuta dei costi.

Attualmente, sono gratuite tutte le cure per la popolazione più vulnerabile: i bambini al di sotto dei 5 anni d’età e le madri incinte. I pazienti al di sopra dei 5 anni di età pagano soltanto un ticket di 200 franchi (circa 30 centesimi) contro i 2.000 o 6.000 richiesti per completare il trattamento delle malattie febbrili, che costituiscono la maggior parte delle patologie di questa regione. La perdita di entrate per i centri sanitari è coperta interamente da MSF in modo da far rientrare tali agevolazioni nel sistema sanitario. La maggior parte dei casi di malaria può essere affrontata ora a uno stadio iniziale prevenendo così le forme più gravi che spesso portano alla morte.

“Nel periodo critico della trasmissione della malattia avevamo 4 pazienti al giorno nel centro sanitario – spiega il responsabile di uno dei centri supervisionati da MSF. “Attualmente, il team effettua 20/30 visite al giorno. Finalmente, abbiamo la soddisfazione morale di venire incontro ai bisogni della gente”.

Inoltre, MSF ha istituito un sistema di cliniche mobili per i pazienti molto distanti dai centri sanitari. Durante i 6 mesi della stagione delle piogge, gli “agenti della malaria” si dirigono verso i villaggi isolati. A questo riguardo, gli agricoltori e i capifamiglia vengono istruiti ed equipaggiati da MSF per effettuare uno screening rapido e fornire il trattamento per una forma leggera di malaria ai bambini al di sotto dei 10 anni di età.

Attualmente, la popolazione di Kangaba ha accesso a cure di qualità. Le persone possono vedere un dottore senza il rischio di diventare ancora più poveri di quello che sono. Possono ricevere trattamenti efficaci e, nel caso in cui rimangano isolati durante la stagione delle piogge, cure gratuite a casa.

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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