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Claudia Zanella, attrice di cinema e teatro, a sostegno del quotidiano Liberazione
Post n°3850 pubblicato il 28 Settembre 2010 da cile54
« Non dovete chiudere. Siete un urlo fuori dal coro! »
E' uno di quei volti, eleganti e unici, che non dimentichi. Quando prima Rubini e poi Salvatores, ne L'amore ritorna e Quo vadis baby la portarono sul grande schermo, era impossibile non rimanere folgorati da quei lineamenti come dal suo talento. Gentile e determinato, come lei. Nessuna concessione al successo facile, ma un percorso rigoroso, tra cinema (nel curriculum anche Bellocchio, Veronesi e Costantini) e tv (Crimini e, ancor prima, Briciole, sull'anoressia, fu uno dei rari esempi di tv civile di qualità e una prova anche fisica, straordinaria) e teatro. Questa è Claudia Zanella, tra l'altro anche ottima pittrice, e per sostenere Liberazione ruba un po' di tempo al sonno, nonostante le riprese notturne di questi giorni. Nei prossimi mesi usciranno Tutti al mare di Matteo Cerami e l'opera prima di Francesco Maria Dominedò, 5. Lei, come al solito, non ha ruoli banali. Semplicemente, crede in quello che fa. E viceversa.
"Liberazione" rischia di chiudere. In un panorama nazionale conformista, soffrono le voci diverse. Che ne pensi? Spero che "Liberazione" non chiuda, perchè è un urlo fuori dal coro. Viviamo in una società e in un momento storico doloroso, dove vogliono ammutolire le voci più acute, quelle che possono arrivare alla gente. Perchè un pubblico informato fa paura, ha sempre fatto paura. Adesso più che mai. E cercano di far tacere noi artisti, attori, registi, scrittori, giornalisti perchè sanno che al cuore della gente noi ci possiamo arrivare. E così tagliano i fondi alla cultura. Dicendo che ci sono cose più importanti su cui investire, dicendo che servono soldi per "il pane". Ma abbiamo bisogno anche delle rose, abbiamo bisogno di sentire l'odore intenso dei fiori appena sbocciati. E la letteratura, il cinema, il teatro, la musica, la buona informazione quest'odore penetrante riescono a farcelo percepire.
Sembra esserci una crociata contro il pensiero critico. Ci sono molte analogie tra i tagli ai finanziamenti alla stampa e quelli al cinema. Sono convinta che siano figli, tutti, di una strategia ben precisa. Che va molto oltre: ho cari amici registi che a fatica riescono a fare il "loro" film, il film in cui credono. Ormai in Italia ti chiedono di girare solo, o quasi, commedie frivole, non solo perchè fanno incassare di più, ma anche perchè divertono lo spettatore e lo distraggono dai tanti problemi di questa Italia caotica e ciarlatana. Con questo non condanno la commedia: è un genere che amo, e per questo la vorrei diversa, non solo divertente ma anche catalizzatrice di riflessioni.
E' un fatto di scelte. Molti giornali e giornalisti si vendono...per vendere. E anche qui potremmo trovare molte similitudini. Nel mio lavoro ho cercato di fare scelte particolari, diverse. Molte magari sbagliate, ma con coraggio e schiena dritta. E' difficile aspettare progetti interessanti quando hai un mutuo da pagare, ma l'ho fatto, lo faccio e lo rifarò. Cerco di aderire a progetti che mi entusiasmano e che possono essere un mezzo per comunicare, educare, arrivare ai cuori.
Parlavi di un'Italia ciarlatana. Il potere affama l'arte come l'informazione, dopo aver cercato di corromperle. Ci sta riuscendo? Non lo so, ma so che soffro profondamente nel vedere come in Italia l'attore sia considerato un mestiere che possono improvvisare tutti. Protagonisti di demenziali e vergognosi programmi televisivi spesso diventano attori. Così, velocemente e facilmente. Come se una fugace notorietà facesse entrare di diritto in questa arte, che ahimè ancora considero sacra. E un pensiero va a tutti i miei compagni disoccupati usciti da importanti Accademie di Cinema e Teatro, e ai nostri anni sudati di studi infiniti per ottenere faticosi risultati nel canto, nella scherma, nell'acrobatica, nell'educazione alla voce. Noi si combatte o si galleggia: dipende dai giorni, dagli stati d'animo, dalla delusione, mentre le belle amanti di politici e imprenditori si alzano dal talamo sudato e sbadigliando chiedono un posto in tv, non di diventare architetto o avvocato ...e chi lo sa fare? Per quei mestieri bisogna studiare! Invece per fare l'attrice basta essere mediamente carine. Così credono. Così fanno.
Un modo come un altro per annientare il mondo della cultura, naturale opposizione all'arroganza del potere. Certo, si svilisce un ruolo fondamentale, come ora sta avvenendo anche con l'informazione. Se chiude Liberazione, è anche perchè alcuni tuoi colleghi ed editori hanno "venduto" il loro mestiere, hanno scelto il potere. Ma ogni tanto la soddisfazione arriva. Quando capisci che il tuo lavoro, il tuo impegno, è arrivato al pubblico. Dopo la messa in onda di Briciole, un film sui disturbi alimentari, sono stata contattata da tante e tanti anoressici. Sentirsi dire che vedendo il film avevano capito di non essere soli e che volevano iniziare ad affrontare la malattia è stato per me una gioia immensa.
Sei una lottatrice. Appassionata e determinata: nel recitare, così come nel difendere i diritti dei più deboli. Per questo sei una paladina degli animali? Mi definisci paladina degli animali? Mi fa sorridere e mi fa molto piacere. Certo che lo sono, e te lo dico fiera e tronfia (sorride, ndr), amo gli animali come nient'altro al mondo, ho un rapporto speciale, di vera simbiosi, con i cani. Provo ad esprimere con voce umana quello che loro mi comunicano, per questo lotto contro le atrocità indescrivibili della vivisezione - parliamo di esperimenti dolorosissimi per le case farmaceutiche e cosmetiche fatti senza anestesia- per questo, con fatica, ho scelto di diventare vegetariana. E vorrei un giorno che ai nostri figli, nelle scuole, insegnassero l'educazione al rapporto con gli animali, il regalo più bello che ci ha donato la natura. E invece se ne parla pochissimo. E tra i tanti meriti che ha il vostro giornale c'è che su questi argomenti non tacete, anzi, dedicate loro pagine intere. Ieri ho postato sul mio profilo facebook un video sulla direttiva UE antivivisezione dal vostro sito, proprio il giorno prima del corteo romano contro questa pratica barbara. Ecco perchè del vostro impegno vi ringrazia anche Lana, che è qui con me e puzza di cane felice. Anche lei sostiene "Liberazione".
Boris Sollazzo 26/09/2010 leggi www.liberazione.it |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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