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Le sceneggiate tragicomiche di Berlusconi. I Fratelli Marx e i Monty Pyton non sarebbero stati capaci di creare tanto

Post n°4335 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da cile54

'Buona visione a tutti!'

 

“Ho avuto dalla vita ciò che volevo, ora potrei andare in giro per il mondo a costruire ospedali per bambini”. Il prossimo grande benefattore dell’umanità sceglie di non rimanere in incognito e senza modestia rivela i suoi propositi nell’ennesima conferenza stampa, il suo nome è Silvio Berlusconi. La giornata politica di oggi è stata un susseguirsi esilarante e grottesco di annunci e smentite, una clownerie totale di quelle che fanno rimpiangere il vaudeville di una volta. I Fratelli Marx e i Monty Pyton non sarebbero stati capaci di creare tanto. Silvio Primo, scatenato dopo aver appreso della scelta operata dalla procura di Milano di procedere con rito abbreviato – neanche per direttissima come è accaduto ai ragazzi che sabato lo hanno contestato- da una parte immagina un futuro da filantropo globale e contemporaneamente annuncia di voler far causa allo Stato per il discredito che i pm gli avrebbero gettato addosso. Problema serio di identità se è vero che in tempi brevi ci si aspetta di vederlo in giro con un enorme parrucca settecentesca ad affermare “L’état cest moi” (lo stato sono io), quale sarà la soluzione? Si pagherà i danni da solo? Farà una partita di giro come è solito fare per gli spot pubblicitari? Ghedini o il ragionier Spinelli risolveranno forse l’annoso problema, magari con una nuova imposta, l’IrdaS (Imposta risarcimento danni arrecati a Silvio) e meno male che Silvio c’è. Poi una capriola et voilà. Breve riunione dell’obbediente Consiglio dei Ministri e parte una bazzecola come direbbe il grande Totò (per restare in tema) un disegno di legge costituzionale recante modifiche agli articoli 41, 97 e 118, comma quarto, della Carta sulla libertà di impresa, la pubblica amministrazione e gli enti locali. Altro giro e altra giostra e si approva il decreto legislativo sugli incentivi. Solo avviato invece l'esame dell'annunciato disegno di legge sulla concorrenza. Altro fuoco artificiale e con l’amato e temuto Tremonti il cavaliere offre ennesima dimostrazione di iperattivismo, tanto da scucire alla Lega Nord l’ennesimo patetico penultimatum: “Il federalismo sarà approvato, con voto di fiducia alla Camera” entro Marzo. Chiaro. Uno che intende costruire ospedali non può più continuare a comperare gli Scilipoti di turno. Bossi ringrazia e vede finalmente il Capo dello Stato, ufficialmente per protestare contro il vergognoso abuso di potere dei Pm, in realtà forse per sincerarsi di poter portare a casa qualche regalino per una base padana che, nella sua rozzezza, rumoreggia. Tanto rumoreggiare scontenta industriali e sindacati – Bonanni a parte – che vedono tanto fumo e poco arrosto. Altri fuochi: 100 milioni per la banda larga, piano casa, piano per il mezzogiorno, piani dappertutto, addirittura un piano per affrontare il conflitto di interessi. Tanti piani da realizzare un grattacielo, o forse una immensa torre di Babele, in cui al posto degli infiniti linguaggi c’è l’assenza totale di risorse. E si ha il coraggio, la spudoratezza di parlare di economia solida e in crescita, non vale, in questa maniera anche il povero Cetto Laqualunque sarà costretto al suicidio. Per fortuna che si va esprimendo una forte opposizione parlamentare e una campagna di informazione delle grandi testate che parla di crisi e di lavoro che non c’è, di ambiente violato e di sperequazione inaccettabile. No, scusate, questo è un altro film.

Stefano Galieni

09/02/2011

 

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G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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