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Post n°4719 pubblicato il 21 Maggio 2011 da cile54
La Fiat fa male ai lavoratori
Fiat sotto la lente di ingrandimento degli operatori della prevenzione. E il giudizio è piuttosto severo: gli accordi di Pomigliano e Mirafiori aprono scenari inquietanti sotto il profilo della salute e della sicurezza sul lavoro. Il convegno che si è tenuto questa mattina a Pisa a cura della “Snop” ha messo in evidenza tutte le trappole e i ”non detti” del miracolistico “Ergo-Uas”, il nuovo sistema di valutazione della prestazione lavorativa che, secondo Sergio Marchionne, ha il potere di rendere il lavoro un “gioco”. Metafore a parte, la Fiat sostiene che il criterio ergonomico inserito nella nuova metrica che accompagnerà gli accordi di Fabbrica Italia allevi la fatica. I medici e gli ispettori del lavoro non sono per niente d’accordo e con grafici e tabelle hanno dimostrato che la fatica aumenta e che il taglio delle pause fa salire il rischio di incidenti sul lavoro. E torna il vizietto antico, e in Fiat mai sopito, della monetizzazione del rischio. Anche se formalmente in Fabbrica Italia non c’è un passaggio in tal senso, la Snop ha scoperto che l’istituto è ricomparso sotto mentite spoglie. E questo per il combianto disposto della diminuzione del tempo di pausa, monetizzato, e dell'incidenza che la fruizione del minor riposo ha sulla percentuale di incidenti sul lavoro. La pericolosità di Ergo-Uas viene fuori innanzitutto, dicono i medici e gli ispettori, se la si confronta con il sistema precedente, denominato Ocra. «Nel complesso, dalle prime verifiche in corso d’opera di vari studiosi specialisti in materia - scrivono i tecnici - sembrerebbe che questa metodica sottostimi il rischio fino al 40-50% del rischio rale (Ocra/Niosh). Si prevede di passare ad una valutazione di II livello con Ocra per le situazioni che risultano a rischio..., ma partendo da una sottostim iniziale sarà ben raro che questa condizioni si verifichi». Al di là dei tecnicismi, è chiaro che la Fiat ha implementato un sistema “autoprodotto” e non validato da nessuna prova scientifica. E con questo pretende di mandare avanti Fabbrica Italia. Un progetto, quindi, che non prevede la partecipazione dei lavoratori, né come “prestatori di lavoro” né, meno che mai, come persone in grado di pensare. E di pensare la propria incolumità. La Snop prevede un incremento del rischoi di infortuni sul lavoro proprio a causa dell’aumento, mascherato, dei ritmi, della lunghezza dei turni, e dello straordinario, dell’aumento della fatica. «E’ preoccupante - scrivono i medici - il silenzio degli studiosi, accademici e non, sulle novità contenute nell’accordo, così come è preoccupante il vulnus che viene a crearsi nel istema di rappresentanza dei lavoratori e dei Rls».
Fabio Sebastiani 20-05-2011 |
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