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Post n°7625 pubblicato il 12 Aprile 2013 da cile54
Italiani sempre più vittime del gioco d'azzardo Gli italiani spendono sempre di più per il gioco d'azzardo, che non si traduce in maggiori entrate fiscali. E quindi l’idea è quella di dare impulso al gioco on line, inventando addirittura le partite virtuali. Intanto, per non impressionare troppo l’opinione pubblica con il numero sempre crescente di persone che cercano nelle “puntate” la soluzione ai problemi derivanti dalla crisi economica, i Monopoli cambiano il criterio per “pesare” le cifre. Non verrà più pubblicizzato l’ammontare delle risorse immesse dai giocatori ma il netto, ovvero quanto le società che gestiscono il sistema incassano senza considerare le vincite. Il settore del gioco d’azzardo continua a macinare record: se nel 2011 sfiorava gli 80 miliardi di euro, le stime dei Monopoli per i primi dieci mesi del 2012 parlano gia' di 87 miliardi. Ma a fronte di questo aumento, e anche della crescita delle vincite dei giocatori, lo Stato ha ridotto il suo "guadagno": se nel 2011 le entrate fiscali del gioco ammontavano a 8,8 miliardi di euro, le stime per il 2012 si riducono a 7,9 miliardi. In pratica dal 2004, quando le entrate erariali del gioco erano il 21% del fatturato, si e' passati all'11% del 2011 e al 9% stimato per il 2012. La causa, secondo alcuni esperti, risiede nel fatto che i nuovi giochi hanno una tassazione ridotta rispetto a quelli vecchi: le videolottery, ad esempio, sono tassate al 3% mentre il Superenalotto cedeva al fisco il 44,7% e il Gratta e vinci il 16,5%. Nonostante siano 2,8 milioni gli italiani che almeno una volta hanno giocato soldi su internet, il gioco on line cresce poco: l'anno scorso la spesa dei giocatori e' salita del 2% a 750 milioni, con la spinta data dalla nascita dei casino' via web (da 49 a 147 milioni) mentre scendono poker (-7%) e scommesse sportive (-20%). Per rivitalizzare il comparto sta arrivando la 'scommessa virtuale': per ora partite di calcio e corse ippiche create al computer sulla base di un'estrazione di numeri gestita centralmente da Sogei e Aams, i riferimenti pubblici del settore. Fabrizio Salvatori 11/4/2013 www.controlacrisi.org |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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