RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« Illegittima è una legg... | I Giochi in Russia? Il c... » |
Post n°8576 pubblicato il 11 Febbraio 2014 da cile54
La Gazzetta Ufficiale: la pillola del giorno dopo non è un abortivo ma un contraccettivo! L’AIFA ha revisionato e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale la scheda tecnica del contraccettivo d’emergenza a base di Levonorgestrel: la pillola del giorno dopo. L’aggiornamento, che risale al 4 febbraio, del “bugiardino” cancella la vecchia dicitura «il farmaco potrebbe anche impedire l’impianto», sostituendola con «inibisce o ritarda l’ovulazione», così come riconosciuto, già dal 2011, anche per l’Ulipristal acetato, pillola dei cinque giorni dopo. Questo potrebbe impedire ai medici obiettori di negare il farmaco alle donne nascondendosi dietro la sua presunta abortività. Malgrado, la chiesa cattolica recentemente abbia manifestato qualche apertura in proposito, resta contraria all’utilizzo della pillola del giorno dopo e incita i medici e i farmacisti a praticare l’obiezione di coscienza. La chiesa cattolica è contraria anche all’uso della pillola anticoncezionale. L’anno scorso però la chiesa cattolica tedesca aveva aperto una riflessione affinché queste posizioni venissero riviste- dopo che una minorenne stuprata si era vista rifiutare il farmaco da obiettori di coscienza cattolici-ma limitandola solo ai casi di stupro. Secondo la Società Medica Italiana per la Contraccezione (Smic) ora l’obiezione di coscienza non sarà più consentita. «Si colma così un gap noto da anni a tutta la comunità scientifica e si corregge una vecchia scheda tecnica che risale al 2000», sostiene il presidente Emilio Arisi. «Finalmente in quella che potremmo chiamare la “carta d’identità” del farmaco è stato corretto il suo “stato civile”: è un contraccettivo e non un abortivo». Questo fermerà i medici obiettori? Ricordatevi che se non vi prescrivono (o vendono) i contraccettivi di emergenza denunciateli per omissione di cura compilando questi moduli: 10/2/2014 http://centonovantaquattro.wordpress.com |
https://blog.libero.it/lavoroesalute/trackback.php?msg=12646788
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE