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RISPONDI A ROSSOGERANIO

l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia

 

 

« tempi moderniInsalata »

Giorno della Memoria (dedicato a Greta)

Greta grazie della dedica che immediatamente contraccambio
parto dal tuo "belle e terribili"... ci sono miriadi di storie che si nascondono sotto il cielo notturno o dietro gli occhi chiusi.

alle volte basta fermarsi per scoprire che esistono
che il senso di fastidio provato forte... è figlio di quella antica tentazione stupida ma sempre in voga... "pensa a te stesso!...
che ti suggerisce di mollare tutto e andare... di abbandonare la sofferenza... di scendere dal piedistallo dove sei inchiodato e andare oltre.

E il brutto è che a nostra volta lo insegnamo e ci perdiamo nella ricerca di una gioia che abbiamo dinanzi.

Perdiamo la nostra umanità senza neppure coscienza accada.

Greta dice bene... mi suggerivano di non farmi coinvolgere o non ne sarei uscita viva.
close your eyes an' relax canta la maddalena nel film JCSuperstar.
perfino in un film non convenzionale (e di certo non di parte) si coglie questo aspetto.

così "la follia di seguire la disperazione rende disperati" secondo i canoni del modo "civile" che ci viene suggerito... neppure inculcato a forza (il che manifesterebbe il suo orrore).

un sorriso beffardo che nasconde l'acido che versa nel nostro animo.
La storia di uomini e donne che riescono a cambiare vite o almeno a rendere più attenti cuori duri come il mio o come il tuo.

Parlo come Greta di una storia... di un uomo che aveva un nome familiare eppure nessun legame noto.

Un uomo che viveva la sua arte in quattro mura come un carcerato vicino ad un carcere vero di una città distratta.
un uomo che conosceva tanto bene il dolore da dipingerlo su un volto di un Cristo che non aveva nulla di maledicente ma che si capiva soffrisse... come un " poverocristo" appunto.

Lui non viveva dentro quelle mura spoglie se non fosse per una brandina sfasciata e logora e un armadio vuoto.
forse solo la tavolozza e dei supporti per dipingere oltre ad un mare di quadri stupendi facevano di quell'uomo un folle per i canoni di questo mondo.
un uomo di certo consapevole del dolore.
che forse aveva subito tanto dato che nascondeva la sua esistenza praticamente nella strada dove facilmente si cela il passato.
Per mangiare si sedeva (spesso solo) su un tavolo e di rado conversava del suo personale.
mai portando persone nella sua piccola tana buia e priva di tutto dove si rifugiava solo per mettere colori che riusciva a racimolare in quelle tele rimediate.

Fino ad un giorno nel quale ad un ragazzo venne chiesto di servire al suo tavolo.

Quel ragazzo (non ancora uomo eppure già adulto di età) aveva un tratto comune con quell'artista... non solo il nome familiare ma anche la passione per la pittura non come critica d'arte ma come creazione.

i due si scoprirono a parlarsi... al ragazzo non importava un emerito che l'uomo fosse omosessuale o che avesse dei familiari da qualche parte.
Erano un mondo che non aveva più senso e che significava solo dolore e prigione.
Il ragazzo notava solo lo sguardo acceso di chi sa parlare con la pittura ma non aveva mai visto i suoi capolavori.

dopo solo una settimana il ragazzo era tanto in confidenza con quella strana vita... che capiva solo in parte ma che avevano intuito quelli che da anni si confrontavano con tali realtà fosse giunta al termine... da avere senza averle chieste mai una copia delle sue chiavi.
Erano anni che si sedeva e mangiava ma mai aveva avvicinato alcuno alla sua tana (sebbene si conoscesse la sua esistenza).

Sovente (e ringrazio Greta per avere usato questo sinonimo tanto mio) le vite si intrecciano in modi strani... quel ragazzo non ancora uomo si avvicinava alle persone cosidette difficili come si fa con i gatti... aspettando fossero loro a dire avvicinati.

Con pazienza ma senza indietreggiare... con testardaggine ma senza imporsi... come gli aveva insegnata tanta esperienza di altri.

Anche con le chiavi non osò farne uso fino a che l'uomo strano decise di diventare di nuovo un uomo che si fida.
una mano a sistemare la sua vita era stato il foro che brecciava un muro di anni.
ma come ogni storia che si rispetti un drastico peggioramento di salute divenne il motivo di tanto ardire.
purtroppo da quel letto di ospedale l'uomo del Cristo non ebbe più la forza di tornare.
al ragazzo restava solo una visita di un paio di ore in un mondo fatato eppure rabbuiato.

inutile dire che quelle figure che alle volte impropriamente chiamano famiglia (ma che sovente dimenticano di esserlo) improvvisamente riapparvero come avvoltoi intorno al cadavere ma non importava.

Ancora oggi negli occhi e nel cuore del ragazzo resta una storia e un volto dolente che rivive in quelle strade.

Il volto della memoria di un Dio che accoglie perché sa!

prendete questo come una storia un racconto o una favola... il ragazzo sa che è vera!
Mi piacerebbe fosse un giorno di memorie nei nostri blogs... memorie "belle e terribili"

memoria di ieri e di oggi

Commenti al Post:
to_revive
to_revive il 27/01/16 alle 17:26 via WEB
Sono commossa. Penso alla pace eterna di quell'uomo e penso ancor di più a quanto egli abbia insegnato a quel ragazzo che oggi è un uomo caritatevole e giusto (pur con le pecche di ogni essere umano). Credo che quel mazzo di chiavi sia, ancor oggi, il più bel regalo che abbia mai ricevuto; chiavi che gli hanno aperto le porte del cuore. Grazie Max, teniamo vivo il concetto del "dare noi stessi e non una moneta" .
 
 
isry
isry il 27/01/16 alle 19:57 via WEB
dare e prendere... perché esperienze com la tua tstimoniano quanto promesso... riceverete mille volte quanto gratuiaptamente dato. ^___^.
il ragazzo faticò ancora a diventare uomo e mi sa che deve ancora magna' pagnotte per mooooolto tempo
 
arw3n63
arw3n63 il 27/01/16 alle 17:28 via WEB
C'è un sacco di gente che soffre o ha sofferto per l'indifferenza o la crudeltà umana, ieri oggi e accadrà anche domani purtroppo però ci sono anche tanti esempi di solidarietà. Pensavo dal titolo il post fosse dedicato alla shoah a quel giorno della memoria, anche se sappiamo bene che ogni giorno in tutto il mondo avvengono crudeltà, violenze,stragi sevizie, stupri che portano all'annullamento della persona e ogni diritto umano, magari non in scala così grande com'è stato per gli ebrei.
 
 
isry
isry il 27/01/16 alle 20:16 via WEB
la memoria parte da quel I CARE di milaniana memoria.
parte da quella missione dietro il primo angolo di Pippo Buono
la memoria non può... di più non deve essere selettiva o si finisce per alimentare solo rancori.
memoria degli armeni... dei pazzi e dei nomadi in quelli stessi campi come stelle di un cielo ancora diverso per gli stessi ebri paradossalmente... genocidio di intere popolazioni di americani della costa est... i Catari... i Valdesi... financo quanto accaduto in ruanda e congo o nei campi libanesi o in siria oggi... senza scordare quanto avvenuto in nepal o in cambogia.
e ne sto scordando un monte.
non meno veri perché avvenuti in tempi lontani
se della memoria deve essere memoria sia... già in tanti parlano e forse solo come una moda dato che leggo in molti siti le medesime cose come se ripetute acquisissero forza ma in realtà nascondendo un protagonismo che stona con la memoria.
se guardi questo blog nel passato ho sempre realizzato post sulla meoria di altri.
ad ottobre si rammenta con forza la deportazione come cosa vicina e tremenda ma non la sola.
sarebbe come dare ragione ad hitler o a stalin... scomparsa la memoria non resterà neppure il ricordo
e avevano ragione loro pur se questo è tremendo
ricordo e memoria sono cose differenti
aver perso l'ultimo soldato italiano della prima guerra mondiale pochi anni fa ci ha privati del ricordo... sta a noi non perdere la memoria!
ecco il senso del giorno della memoria di tutti gli olocausti a partire da quello che viviamo oggi
altrimenti saremmo ipocriti che mentre schiacciano un cartone lercio ne innalzano uno lindo e pulito dove sia scritto non calpestate le siuole ^___^
spero di avere spiegato bene Lo'
 
   
arw3n63
arw3n63 il 27/01/16 alle 22:37 via WEB
Sì sì ti sei spiegato però oggi è la giornata dedicata alla memoria dell'olocausto, chiaro che non è l'unico sterminio di massa,ce ne sono altri da non dimenticare, allora o dedichiamo una giornata a tutti gli olocausti e tragedie simili oppure accettiamo che oggi si commemora questo perchè rappresenta l'orrore che si sono trovati davanti le truppe russe quando hanno messo piede per la prima volta all'interno dei campi di sterminio, realtà che fino a quel momento non avevano una reale idea i paesi alleati.
 
     
isry
isry il 27/01/16 alle 23:00 via WEB
esattamente Lory... nei campi ci stavano anche nomadi... pazzi... e una marea di poveri.
se poi pensiamo alle dimensioni dell'olocausto o alla sua afroce precisione come dimenticare la lunga marcia? o dobbiamo scordare che teodoro fu per molti aspetti accostato a zio adolfo? E come possiamo lasciare senza una memoria gli armeni solo per non distrurbare gli ottomani? un poco come avviene per le foibe la cui memoria diturba e tanto altre comunità.
non esiste memoria selettiva Lory o rischiamo di alimentare solo l'odio.
nessuno ricorda i morti delle strade di ogni paese e questo genocidio continua anche oggi nel silenzio.
la memoria può ricordarci che i ghetti non li inventa hitler e i russi tacitarono i gulag quanto gli americani i quartieri ghetto
dove si vieve e si muore per uno sguardo sbagliato e dove ci sono kapò tali e quali quelli dei campi nazisti e comunisti.
memoria è ricordare chi ha fatto come quell'uomo che aiuta Paul... sono quelli i nomi che dimentichiamo troppo facilmente eche invece dovrebbero essere nei libri di storia al posto di napoleone
 
     
arw3n63
arw3n63 il 28/01/16 alle 16:13 via WEB
Anche i nostri ragazzi e soldati italiani che dopo l'8 settembre del 1943 sono stati deportati in Germania nei cosiddetti campi di lavoro di fatto non molto diversi dai lager dove tantissimi soldati a volte appena diciannovenni di leva come il fratello di mio padre hanno perso la vita abbandonati, considerati IMI, internati militari,non prigionieri militari, ignorati dalla convenzione di Ginevra sui prigionieri,sfruttati come schiavi quindi hanno trovato in tanti la morte di stenti e malattie. E poi le categorie che hai citato tu. Però il 27 rappresenta il giorno della memoria in particolare perchè rievoca il giorno in cui le armate russe liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Quindi è un simbolo dell'orrore e la barbarie perpetrata verso ebrei per la maggior parte e altre categorie di esseri umani ed etnie durante la seconda guerra mondiale, non puoi cancellarla o sminuirla è il simbolo di quello che è accaduto in quel periodo nero a livello mondiale o per lo meno ha coinvolto direttamente le popolazioni europee cosiddette civili, poi se vogliamo possiamo cambiare e nominare un giorno che comprenda tutte le stragi compiute e gli orrori di tutte le guerre, compreso le ragazze yazide che sono le più recenti ma non cancellare questo ricordo.
 
     
isry
isry il 28/01/16 alle 17:53 via WEB
e chi lo cancella Lory... fossi matto...dovrei dimenticare come dice Greta un familiare che era deportato durante la guerra?
ma in quei campi erano zingari... pazzi... poveri... omosessuali...e i campi di sterminio russi?
se diciamo che ricordiamo la shoah ebraica e basta commettiamo una orribile dimenticanza.
la stessa che permise la strage dei campi libanesi... la stessa che permise i campi cambogiani... la stessa che vediamo in costa d'avorio provocata dal governo francese non dimentichiamolo il solo alleato dei nazisti sebbene per metà territorio.
le donne e gli uomini yazidi combattono ma ci si dimentica degli altri curdi gasati e ti assicuro che negli occhi dei bambini scappati si leggeva lo stesso terrore che oggi trovi in quelli siriani e non a caso... lo stesso probabilmente dei nativi costretti alla grande marcia scortati da soldati e milizie statunitensi.
vedi... per risponderti Lory dovrei parlare del ghetto e di quello a cui erano costretti dalla aristocrazia cardinalizia e papale solo a Roma per non citare quanto accadeva fuori del controllo papale con le angherie coperte come sant'uffizio.
parlare di come gli ebrei non potevano stare fuori dal ghetto dopo una certa ora o quanto fossero angheriati dal popolino incitato di volta in volta da chi non si faceva problemi a farne carne da macello.
ma preferisco parlare di Angelo che non permise ai nazisti di prelevarli in turchia dove era solo un sopportato delegato del vaticano.
non permise senza alcun arma se non quella della parola della amicizia e della sua fede incrollabile.
le date della memoria cancellano i ricordi... il ricordo dell'odore acre che inorridì un texano come Patton abituato agli orrori... il ricordo del fumo che si disperdeva nelle campagne dove cittadini sospettavano o intuivano prima ancora di voler sapere.
tale era l'orrore!
lo descrive bene Primo Levi nella tregua... i ricordi e la memoria sono a braccetto ma la seconda non può esulare dalla prima o si rischia di farla diventare opinione.
il rischio che si corre è questo... si interponga una storia a quei ricordi.
non credere sia tanto fuori dai canoni... esistono già foto ritoccate... dubbi... incertezze!
per questo è importante ricordare prima che avere un giorno della memoria
a poco a poco la memoria distrugge il ricordo e diventa solo una pagina scritta.
non possiamo permettere accada.
finiremo per fare come i russi che non davano agli alleati anglofoni i dati sui bambini deportati impedendo di fatto la ricongiunzione familiare avvenuta per tante famiglie.
rischieremo di ripetere quanto fecero i sovietici chiudendo un orrore per aprirne uno peggiore!
questo occorre ricordare... invece dei gulag ancora oggi si tace colpevolmente per biechi motivi politici.
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 27/01/16 alle 20:45 via WEB
Non mi ricordo quand'è, il giorno della memoria.
 
 
isry
isry il 27/01/16 alle 21:36 via WEB
come quand'é... quand'é cosa?
 
   
semprepazza
semprepazza il 29/01/16 alle 22:05 via WEB
Abbi pazienza... Alfredo ha l'Alzheimer, evidentemente...
 
     
isry
isry il 30/01/16 alle 06:56 via WEB
Alfredo ha l'alzabandiera? beato lui... a me manca anche la gallina... no... non ho uova signora... le vendono a can giorgio al velabro... ^____^
 
IrrequietaD
IrrequietaD il 27/01/16 alle 22:03 via WEB
Entro in punta di piedi. ........ perché la sensibilità non è abituata a fare rumore, ne ad alzare la voce. ID
 
 
isry
isry il 28/01/16 alle 15:17 via WEB
allora non preoccuparti che qui se sente comunque lo sciacquio de la palude ^____^
 
to_revive
to_revive il 28/01/16 alle 02:12 via WEB
La memoria dovrebbe essere celebrata ogni giorno e per ogni persona che è stata od è oppressa. Mio Padre, che un numero sul braccio lo aveva, non ha mai celebrato il giorno della memoria. Ci diceva che a farlo erano molti di quelli che quando venivano deportati giravano la faccia per non guardare. Un poco come si fa per scavalcare un barbone.
 
 
isry
isry il 28/01/16 alle 15:25 via WEB
come qualcuno sta scrivendo mi spaventa chi sperona barconi ghettizza i nomadi rinchiude i pazzi ricerca un uomo solo per avere un giocattolo e una faccia sbagliata... e si arriverà al linciaggio. e poi candidamente posta sulla shoah.
Concordo con la saggezza del babbo e la tua... è come scavalcare un uomo mezzo morto per via ^____^
 
   
to_revive
to_revive il 29/01/16 alle 01:23 via WEB
Proprio così Max per questo non dobbiamo abbassare la guardia ma parlarne sempre.
 
     
isry
isry il 29/01/16 alle 15:25 via WEB
siamo pecore in mezzo a lupi... se ci addormentiamo o abbassiamo la guardia è finita ^___*
 
Katartica_3000
Katartica_3000 il 29/01/16 alle 12:42 via WEB
Parlarne sempre e comunque: di un sacrificio umano troppo grande e troppo doloroso perché si possa far finta di nulla...E pure ricordare che in ogni sacrificio, anche quello di ciascuno di noi nelle nostre vite misere, una Ragione ultima deve pur esistere...Un abbraccio, Max:-)
 
 
isry
isry il 29/01/16 alle 15:32 via WEB
non parlerei di sacrificio quanto di carenza di compassione streghetta.
pensa quanti eccidi sarebbero fermati con un po'di compassione e misericordia?
pensa a quante storture sarebbero raddrizzate con una maggiore carità compassionevole?
quante liti risolte da una compassione umana?
 
   
to_revive
to_revive il 30/01/16 alle 20:44 via WEB
compassione? Guardiamoci in giro Max, anche solo qui dentro; gente che brucerebbe i rom, che sbuffa se un parente è malato e non può uscire, gente che dice che hanno fine a terminare nei campi, che forerebbe i gommoni al largo. La compassione è morta coi nostri vecchi che loro, sì che di valori ne avevano ancora. Lo sai che mio figlio da quando da anni va in Africa ad operare pro bono e che quando cerca infermieri o infermieri che vogliano andre giù con lui fatica come una bestia a trovarne? eppure di disoccupati ce ne sono...
 
     
isry
isry il 30/01/16 alle 22:46 via WEB
infatti dico essere necessaria in maggiore quantità. il fatto che non ce ne sia abbastanza deve responsabilizzarci non farci demordere per trovarla e utilizzarla visto che è una fonte di energia inesauribile
 
semprepazza
semprepazza il 29/01/16 alle 22:08 via WEB
Se l'uomo fosse, per natura, "compassionevole" non ci sarebbero giorni della Memoria da celebreare, a volte con una notevole dose di ipocrisia. L'uomo è un animale prevaricatore e crudele, oppure una pecora. Le vie di mezzo sono il frutto di un imprinting sociale, non di natura.
 
 
isry
isry il 29/01/16 alle 23:06 via WEB
concordo pienamente.. non ciò che entra ma ciò che esce dal cuore rende l'uomo impuro... dal cuore nascono odi guerre e violenze... occorre una disciplina... una educazione civica... quello che chiami imprinting sociale.
l'ipocrisia è insita nella memoria priva di ricordo... posso ricordare i colori ora che sono cieco e associare gli odori e le sensazioni ma non sarà lo stesso leggendo una memoria.
 
   
to_revive
to_revive il 30/01/16 alle 20:45 via WEB
giustissimo Diana. O si è avuta una famiglia che ha insegnato ad essere caritatevoli o non lo si impara.
 
     
isry
isry il 30/01/16 alle 22:45 via WEB
non necessariamente... a me la famiglia ha insegnato ben poco... il più l'ho appreso da un'altro ti di familiarità. ^___^
 
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Un blog di: isry
Data di creazione: 25/04/2008
 
 

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