homo sumlogos tao aum dharma amor |
NO OBLIO
SUN È SOLE
La vita che nasce non ha MAI titoli di proprietà ma solo richieste di affetto!
Nessuno può impedirla! La sua Vita è un diritto il nostro dovere difenderla!
GRAZIE DELLA IDEA ROSPO BRIANZOLO
a Roma e in altre città esiste un modo per aiutare chi vive in strada attraverso un gesto di Sapienza.
Possiamo essere parte del problema o della soluzione .
Possiamodistogliere lo sguardo pensando cosa posso farci o almeno saper "dove" mettere le mani...
AVVISO AI NAVIGANTI
homo sum: humani nihil a me alienum puto
Sentiti a casa, ovattato, te che entri, sappi che sarai trattato come l'ospite.
Non così per i/le supponenti. in me avrete l'ostacolo insormontabile.
Vivendo nel confronto puoi creare la tua fortuna,
confrontando la vita puoi vedere la tua fortuna,
ma tieni sempre forte il tuo filo di Arianna nel labirinto degli incontri.
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Nickname: isry
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l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia
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Post n°506 pubblicato il 02 Marzo 2016 da isry
Leggo nei vari blogs una affannosa ricerca di gestire come normalità una differenza che salterebbe agli occhi di qualsiasi alieno sbarcasse sulla terra. Avrei potuto parlare della geocentricità dell'Ego dinanzi alla eliocentricità della parvenza di famiglia rispetto al moto inossidabile della dimensione universale ma non lo faccio e lascio solo un piccolo quesito! Cosa vedi? |
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il mio sogno
il mio desiderio
la mia vita
Ego Ego Ego elevato alla terza potenza tanto da necessitare di uno psicologo e da dire che le coppie (solo etero nella casistica psichiatrica) abbisognino di un professionista che li introduca (altri anni persi) per avere lo stesso trattamento ragionevole che viene concesso a quelle omofile.
Hai colto bene Giorgio...
il peso dei voti che ne seguono fanno spostare l'ago della bilancia dal lato che più si compatta... e lo dimostra la assoluta differenza di giudizio che esiste fra le manifestazioni di piazza (tipiche dei regimi) e la scelta del web assai differente sulle SCA...
che poi si tratta di non cadere nell'inganno di un finto rapporto teso a formare un nucleo diverso dall'originario ma veramente anelato!
Qui non si tratta sul giusto e sbagliato (sarebbe da idioti porsi il problema in tali termini) ma in cosa sia più umano per chi subisce le altrui scelte!
e chi subisce potrebbe subire due se non tre volte.
quanto al discorso su orfanotrofi et simili ricordo solo che esistono anche le case famiglia se non le esperienze di affido temporaneo che solitamente reggono alla prova del tempo più di quelle familiari e crescono alunni spartani forse ma almeno non confusi nelle figure genitoriali perché tu da grande ti chiederai come molti altri chi era il mio papà o chi la mia mamma e vorrai sapere i motivi di quello che è un abbandono tra-vestito.
è come nel disegno o come nella foto di italiano con le sei dita che Giorgio comosce bene...
ci sta qualcosa che capisci non è in tono col resto ma non riesci ad individuarlo
intanto ti ringrazio per avere scritto questa frase perché volontariamente o meno mi offri un punto di chiarezza del problema e poi perché si chiarisce anche cosa non mi tornasse.
" nessuno ha mai chiesto ad un bambino se vuole nascere e quali genitori avere"
corretto eppure leggendola ho trovato cosa in questa frase diamo per scontato e invece non lo è. Diamo per scontato che tutti i bambini desiderino genitori giusti e buoni per loro ma spesso il concetto è diverso. i bambini desiderano i genitori salvo poi scegliere quale dei due preferire... e di solito la scelta è di genere quando essa sia all'interno del nucleo... tanto che si racconta di una presunta preferenza dei maschietti per la mamma e delle femminucce per il papà (parlo di persone minimalmente educate e non folli).
Ma che i bambini vogliano nascere e vivere è un datto oramai assodato dalla scienza che parla di "straordinaria tenacia" quando descrive l'attaccamento alla esistenza di quelle forme embrionali che chiamano feti e che lottano per sovravvivere a tutto quello che capita loro.
per cui (e vengo alla frase) sarebbe corretto dire Nessuno ha mai chiesto ad un bambino se voleva morire ma altresì sappiamo di certo quali siano i desiderata dei genitori
^______^
lo dico in modo diverso non ho dubbi... ma questo è... un fatto naturale
possiamo girarci intorno quanto ci pare ma questo è... conseguenza di un atto fra due generi.
ci sono i casi nei quali questo non avviene (e sono in smodata crescita per la follia di procreare a prescindere dal partner) per fattori che vanno da problemi individuali alla incompatibilità genetica ma curate le quali talvolta si arriva ad una soluzione naturale. La follia di procreare a prescindere dal partner alla lunga crea fraternità che potrebbero non essere note e finire per essere incestuose ma del resto gli anglosassoni pare stiano regolarizzando anche questi casi per una presunta libertà che a me pare solo caos per cui...
ma torniamo a noi... dici benissimo quando asserisci che occorre farsi domande serie ben più delle note... ma quanto mi ami? facciamo un bambino? che sono le tipiche affezioni alla normalità (che colpiscono anche i single figuriamoci le coppie) come afferenza alla eternità.
il concetto di continuità però è paradossalmente successivo alla prima trofeizzazione... infatti fateci caso non accade nel caso di bambini malati.
In quei casi la genitorialità diventa quasi un fortino dove trova protezione la prole.
altrimenti si passa dal bel bimbo al bravo ragazzo fino ad arrivare allo stimato professinista il tutto per finire nella gloria di meriti cumulati in forza non già della propria strada ma del percorso intrapreso da quelli... per cui il loro successo o fallimento diventa anche quello del genitore che solo in casi estremi molla la barca.
in sostanza la domanda che dovremmo porci è se siamo umanamente pronti ad accogliere un qualcuno che potremmo perdere domani... che potrebbe non rispondere ai nostri sogni... che potrebbe deluderci e tradirci... e che nel frattempo abbiamo il dovere di educare e crescere.
ascolto con attenzione le parole e osservo i gesti di chi ha un figlio e mi rendo conto di tante piccole cose nella donna e nell'uomo che scattano inesorabilmente e reputo miracoloso ci siano ancora famiglie unite e sane nonostante tante premesse assurde.
e parlo (tu Diana sai bene quanto aneli alla cosa) da persona senza figli (almeno che sappia) che delle donne hanno definito potenzialmente ottimo padre ma che neppure mi sento paragonabile ad una unghia del mio figurati ad uno buono!
o ci si illude si possa diventarlo "spremendo" altre vite.
parla di questo paroloni incomprensibili.
se ci sta qualcosa che non voglio accada è che non si capisca.
il senso di una illusione non è prosaico ma concreto e determina vite e scelte.
ci sta chi per illusione si incaponisce a percorrere passsi non propri... chi per illusione propria inventa qualche realtà eugenetica
chi per mantenere la propria illusione non vuole fare i conti con il reale
chi invece vuole evitare che la propria illusione ceda come ad esempio chi ha un potere
e il potere fa credere a tutti che il re non sia nudo!
ma poi basta un bambino... una voce piccina... per tornare all'essenza delle cose ^____*