Creato da socialismoesinistra il 28/06/2008
Rivista di approfondimento culturale e politico dell'Associazione SocialismoeSinistra
|
|
LA RIVISTA TELEMATICA
Siamo Socialisti convinti che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia ormai assunto i caratteri di una vera e propria crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzie sociali finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza attorno a cui l’occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
Riteniamo quindi che la Sinistra democratica debba necessariamente rivedere la propria impostazione culturale e programmatica, non più adeguata alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo finanziario a livello globale,recuperando una concezione del riformismo socialista nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, in grado di individuare un diverso modello di sviluppo,diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
Questo percorso deve essere perseguito attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra, essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione inevitabile tra chi proviene dal socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
La nostra rivista telematica di discussione e di approfondimento vuole essere uno strumento utile a questo progetto di ricostruzione della Sinistra.
Associazione SocialismoeSinistra per contatti: socialismoesinistra@libero.it
« Messaggio #2 | Messaggio #4 » |
Post N° 3
Post n°3 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da socialismoesinistra
. Democrazia e cultura- Rapporto tra intellettuali e opinione pubblica nella democrazia dei mezzi di comunicazione di massa- Evoluzione della figura dell’intellettuale nella società italiana: Intellettuale organico, intellettuale funzionale, intellettuale libero. Relazione al I Convegno Nazionale dell’Associazione Culturale”Consequenze” parte seconda . Tesi 3 Consequenze ritiene quindi che una grande riforma del mondo della cultura italiana, realizzata attraverso la creazione di un autentico spirito comunitario tra i cittadini ed il mondo della espressione artistica, organizzato nelle forme possibili in strutture di gestione di spazi autonomi, permanenti ed autorganizzate, capace di trasformare la distinzione tradizionale tra fruitori e creatori del prodotto culturale in nuovo rapporto partecipativo tra popolo e cultura rappresenti l’elemento fondamentale da cui realizzare un più generale movimento di ridefinizione sostanziale e della democrazia italiana attraverso una vera e propria ricostruzione delle sue radici popolari. In particolare Consequenze ritiene che la ricomposizione di un forte e diretto rapporto tra popolo e cultura possa costituire di per sé la garanzia e la spinta per una radicale trasformazione degli attuali canali di selezione delle avanguardie intellettuali, nel senso della piena valorizzazione del merito oltre ogni sistema di cooptazione gestito da una casta concentrata sulla propria autoriproduzione, indebolita nella propria capacità creativa e nella propria autonomia di giudizio da una dipendenza alle logiche di mercato che determinano l’accesso al sistema mediatico editoriale che governa l’industria della cultura, e per un rovesciamento degli attuali criteri di valutazione che governano l’accesso al mercato del prodotto culturale e la stessa formazione dei consumi culturali di massa. Questo processo di riradicamento democratico della vita nazionale potrà in tal modo avvenire attraverso la contemporanea, ed interdipendente crescita di una pubblica opnione, autonoma nelle scelte, critica dei messaggi mediatici di cui è osssessivamente destinataria, tenace nella difesa dei suoi diritti, consapevole della natura dei processi decisionali della società, vigile nella tutela dei reali interessi collettivi e indipendente nella sua capacità di selezionare priorità sociali,civili ed economiche e di una nuova generazione di intellettuali ed artisti liberi nella loro espressione dai condizionamenti indotti da un sistema di comunicazione con il pubblico governato in tutti i principali canali di accesso al mercato da logiche selettive, dirette nella loro finalità primaria ad una sostanziale autoriproduzione delle classi dirigenti attraverso la creazione di una omogenea classe di “operatori della cultura” funzionali ai poteri esistenti, necessaria allo sviluppo del mercato inteso quale terreno di esclusiva commercializzazione del prodotto culturale da esse proposto al consumo . Consequenze ritiene che questo necessario percorso di rinnovamento etico e culturale della vita democratica del paese debba e possa prendere avvio proprio nell’universo della produzione artistica, inteso nel senso più tradizionale quale campo di espressione della più elevata manifestazione dello spirito dell’uomo, in quanto la ricostruzione di un rapporto comunitario tra la società civile e la propria espressione artistica costituisce una rottura democratica dell’insopportabile attuale stato delle cose che, giungendo a realizzarsi proprio nel punto più elevato e tradizionalmente considerato più esclusivo ed elitario dell’universo culturale,può risultare per ciò stesso capace di produrre a cascata i suoi effetti positivi sulla totalità della vita culturale ,estendendo i suoi effetti innovativi in tutti settori della società in cui si manifestano le diverse forme della attività culturale del paese. In tal modo , la ripercussione a scalare di tale scossa innovativa,se sostenuta dalla azione di strutture organizzate ,quale quella che ci proponiamo di attivare, potra attraversare lo stesso mondo della gestione dei mezzi di comunicazione di massa ,oggi sottoposto ad un controllo pressoché totalitario esercitato dalla economia e dalla finanza ,e quello del giornalismo, i cui canali di selezione professionale sono ormai sempre più regolati da logiche di “formazione” della pubblica opinione ispirate ai dettami della “filosofia del mercato”, ed alle soventi più concrete esigenze commerciali dei rispettivi datori di lavoro , fino a rivitalizzare da ultimo il mondo dell’insegnamento scolastico,il quale , nonostante sia sottoposto ad un processo di marginalizzazione ,e viva una condizione di diffusa frustrazione, continua ancora a coltivare in sé forti margini di indipendenza e di spessore critico che debbono essere assolutamente preservati e consolidati, ed a costringere lo stesso insegnamento universitario a misurarsi fino in fondo con i propri doveri di responsabilità nei confronti della qualità della cultura di massa del nostro paese , rifuggendo dall’antico vizio professorale di rinchiudersi nel proprio aulico ruolo cattedratico interpretando la propria esperienza professionale in modo avulso dalla vita della società civile. Tesi 4 C. è consapevole del delicato e decisivo ruolo di orientamento collettivo che il mondo della cultura svolge all’interno dell’organizzazione sociale di una società avanzata e strutturata in forme istituzionali democratiche, in cui le scelte della pubblica opinione costituiscono il terreno sul quale necessariamente debbono essere misurate le scelte delle classi dirigenti, ed in cui gli intellettuali possono alternativamente assolvere alle funzioni di coscienza collettiva della comunità civile oppure a quella ben diversa di organizzatori del consenso per conto terzi. Appare evidente in tal senso che l’impostazione critica che C. concepisce sull’attuale ruolo della cultura e degli intellettuali nella società trascende il merito delle loro scelte e delle loro concrete impostazioni di pensiero riguardando il metodo e le qualità della natura del processo formativo degli orientamenti da essi trasmessi alla pubblica opinione. In tal senso per C. la valutazione della libertà di espressione manifestata dall’intellettuale non è certo misurata dalla propria condivisione della opinione ma è presa in oggetto esclusivamente sulla base della acquisizione della certezza della indipendenza funzionale del pensiero da esso manifestato. La garanzia di tale indipendenza rappresenta quindi l’unica vera garanzia della qualità e della “positività sociale” della funzione di orientamento collettivo che gli intellettuali devono giustamente poter rivendicare .e che C. ritiene con essi di dover condividere. C intende quindi sviluppare il proprio ragionamento rigorosamente ed esclusivamente sul tema del rispetto e della garanzia del “metodo democratico”,inteso nel senso più integrale,nella formazione delle scelte collettive,e della verifica dei modi in cui il mondo della cultura vada ad incidere su di esse. Non rivendicando pertanto come propria una specifica preordinata visione della società,nel significato ideologico del concetto, C. intende rapportarsi con la “politica” in termini di totale indipendenza e autonomia senza ricercare alcun legame di appartenenza, nonostante sia pienamente consapevole che la crisi della politica contenga in sé pericolosi rischi di degenerazione autoritaria. Tale scelta di indipendenza costituisce per noi la condizione necessaria per poter divenire il punto di aggregazione della domanda di rinnovamento e di libertà che accomuna la nuova generazione di artisti e intellettuali solidali nel rifiuto di un “sistema culturale” chiuso, clientelare, assistito ed asservito, i quali ritengono che la propria separazione dalla comunità civile del paese si risolva in un vincolo alla propria crescita professionale e produca un impoverimento di consapevolezza critica della coscienza collettiva. C. ritiene quindi di dover individuare allo stato nell’universo della politica esclusivamente la propria controparte istituzionale a cui rivolgere innanzitutto la propria richiesta di ottenere spazi e strutture ove realizzare il proprio progetto di espressione artistica comunitaria e partecipata al di fuori di ogni logica assistenziale e clientelare. Posta questa doverosa premessa di carattere generale sui concreti rapporti che intendiamo intrattenere con l’universo delle rappresentanze politiche e con le istituzioni,C. è altresì egualmente convinta che la ventata di antipolitica che percorre il paese ,agitata da gran parte delle classi dirigenti economiche e finanziarie e condivisa da gran parte della popolazione, non sia in ultima analisi che la risultante naturale di una società ad una dimensione, portata progressivamente a privilegiare le soluzione tecniche alle opzioni di valore e tende a risolvere gli interrogativi del dover essere in una esaltazione acritica dell’esistente sociale, divenuta sempre più anti-intellettuale che tende a considerare la cultura, quale sede della coscienza sociale, e la politica, quale sede della reale direzione dei processi sociali, come attività superflue appartenenti ad un’epoca del conflitto sociale ritenuta ormai superata, se non addirittura di ostacolo rispetto ad un mondo dei rapporti sociali che si possono autoregolare perfettamente sulla base delle regole economiche del mercato, senza necessitare di alcuna coscienza critica esterna e tanto meno di interventi dirigistici o semplicemente correttivi di natura politica. In tal modo si va consolidando progressivamente un piano inclinato sul quale la società italiana sta scivolando verso un modello di organizzazione sociale sempre più americanizzato e sempre più lontano da quell’impianto di democrazia sostanziale delineato nei principi affermati nella nostra costituzione repubblicana. La politica italiana da parte sua compie ogni sforzo per favorire gli esiti di tale linea di tendenza, da un lato riducendo al minimo ogni reale programmatica tra i diversi schieramenti contrapposti, allentando in tal modo i rispettivi vincoli di rappresentanza nei confronti degli elettorati di riferimento, abdicando in tal modo al suo compito più autentico di garantire la direzione dei processi e di selezionare o interpretare i valori collettivi, e dall’altro occupando in forme sistematiche, e sempre meno giustificate, ogni possibile spazio istituzionale.e non ,organizzato in funzione della gestione della spesa, comprese le istituzioni culturali, con metodi e logiche di stretta appartenenza e di puntuale spartizione destinate a soddisfare una classe numerosa di addetti di apparato. La politica ufficiale contribuisce in tal modo a schiacciare anch’essa la società civile ,con un invadenza sistematica non più suffragata da alcuna forte ragione progettuale o programmatica ,rifiutando di vedere il profilarsi di una nuova crisi istituzionale che nuovamente con il pretesto di liberare la società civile dal peso della politica potrebbe risolversi in una fase di ulteriore omologazione della società e di indebolimento degli strumenti di tutela delle fasce più deboli della popolazione. C. afferma quindi la propria autonomia dal “politico” pur affermando contemporaneamente lo spessore “politico” della propria ipotesi di lavoro, convinta che lo sviluppo del proprio progetto finirà comunque per rafforzare il tessuto democratico della società, riattivando nella coscienza sociale una nuova forte domanda di politica, intesa come capacità dei soggetti affidatari dei compiti di rappresentanza collettiva di recuperare il senso di una superiore attività di direzione dei processi sociali sulla base di un’impostazione di valori ,definita esclusivamente attraverso un rinnovato rapporto fiduciario con una popolazione nei confronti della quale il mondo della cultura avrà pienamente riassunto la propria funzione di libera ed autonoma coscienza critica. Franco Bartolomei Presidente del Comitato scientifico dell’associazione culturale “Consequenze” |
SOCIALISMO E ANTIFASCISMO
Rodolfo Morandi
Il Socialismo dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Da un'antica ferita ad una prossima resurrezione di Carlo Felici
L'assassinio dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Un appello di Carlo Rosselli ai comunisti che sembra scritto ieri di Carlo Felici
Non una somma di etichette ma un insieme di valori di Carlo Felici
Sull'attualità del 25 Aprile di Luca Fantò
La Festa d'Aprile di Nicolino Corrado
Sembra scritta da poco, anzi, pochissimo di Carlo Felici
Il Centro socialista interno (1934-1939)- appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe di Marco Zanier
parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta
MARXIANA
Karl Marx
Costituzione, neoliberismo, nuove povertà di Marco Foroni
Sulle teorie del valore di Renato Gatti
Le crisi di Renato Gatti
parte prima
parte seconda
Globalizzazione i compiti della Sinistra di Franco Bartolomei
note del Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra
La crisi e i suoi rimedi di Renato Gatti
Al papa sarebbe necessario un poco di marxismo di Leonardo Boff
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
L’anticipazione del nostro tempo. Marx, la sinistra e il recupero delle solidità di Marco Foroni
________________________________
MARXIANA .
Karl Marx
Karl Kautsky ed Otto Bauer: due grandi maestri del socialismo dimenticati. Giuliano Amato: un maestro del non-socialismo da dimenticare di Giuseppe Giudice
Ragionando su Marx e Kautsky di Renato Gatti
__________________________
I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Francesco De Martino
La risorgiva socialista di Carlo Felici
Eppure il vento soffia ancora di Carlo Felici
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
Willy Brandt Verso un nuovo ordine mondiale di Leopold Sédar Senghor note del Coordinamento del Forum SocialismoeSinistra La guerra infinita di Giorgio Pesce
Noam Chomsky - "Pirati e imperatori"- la guerra al terrorismo e le ipocrisie dell'Occidente di Marcella Guidoni
Il sogno americano del "socialista" Barack Obama di Nicolino Corrado
Le responsabilità e il dovere del Socialismo Europeo di Franco Bartolomei
Una socialdemocrazia globale di Nicolino Corrado
Di fronte alla crisi mondiale, tre sfide per la socialdemocrazia di Kevin Rudd
Appuntamento a Pittsburgh di Renato Gatti
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Riccardo Lombardi
Dopo il crollo del comunismo non ha più senso il dividersi tra socialisti e comunisti di Giuseppe Giudice
Ricominciare da Labriola di Carlo Felici
Berlinguer e Craxi: due progetti falliti, una sinistra distrutta di Giuseppe Giudice
Socialisti, l'anello debole ma inestimabile della sinistra italiana di Carlo Felici
I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
Riccardo Lombardi: il riformismo come metodo democratico di trasformazione Socialista dei rapporti economici e sociali di Franco Bartolomei
Breve nota sul contingente gattopardesco di Carlo Felici
L'infinito e disperato salvataggio delle capre e dei cavoli di Carlo Felici
Angelo Ciufo - in ricordo di un amico, in memoria di un compagno di Stefano Pierpaoli
Documento programmatico dell'Associazione "Nuova Sinistra per il Socialismo" di Angelo Ciufo
Giacomo Matteotti ammi- nistratore pubblico di Marco Zanier
______________________________
PER COSTRUIRE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
I Nuclei Aziendali di Sinistra e Libertà di Marco Zanier
Avrà successo "Sinistra e Libertà"? di Gioacchino Assogna
I doveri della sinistra italiana di Franco Bartolomei
Io su Sinistra e Libertà la penso così di Luca Fantò
"Sinistra e libertà" il fuituro del Socialismo italiano di Franco Bartolomei
Socialismo e Libertà di Carlo Felici
Le tre fasi del socialismo di Renato Gatti
Libertà, e non solo per uno di Carlo Felici
Le elezioni europee di Gioacchino Assogna
Il grano e il loglio della Sinistra documento scritto da socialisti iscritti o senza tessera e da elettori si Sinistra e Libertà
Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti di Carlo Felici
Una nuova Sinistra per l'Italia è un sogno realizzabile? di Michele Ferro
PER COSTRUIRE SINISTRAECOLOGIA LIBERTA'
Ultimi commenti
LINK PREFERITI
- Associazione Culturale Consequenze- Network di cultura partecipata
- Publius blog di economia e politica di Vincenzo Russo
- L'amministrazione del XVIII Municipio di Roma -Sito di Michele Ferro
- Romalaica - percorsi culturali e politici nella metropoli- blog di Marco Zanier
- SocialismoeSinistra - Sostenitori ufficiali su Facebook
- UILPA- Federazione Lavoratori Agenzie Fiscali
- Associazione Culturale "Forum Terzo Millennio
- Socialismo Sinistra e Libertà - Facebook
- io alle europee voto PSE e voto per Zapatero.....chi c'è c'e- Facebook
- Circolo Guido Calogero e Angelo Capitini- Genova
- Circolo Carlo Rosselli - Milano
- Movimento RadicalSocialista
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Area personale
Menu
socialismoesinistra@libero.it
Hai da proporre un articolo o un testo che ritieni interessante
da pubblicare con noi? contribuisci a far crescere la rivista e ne parleremo insieme.
POLITICA, LAVORO E SINDACATI
Giuseppe Di Vittorio
La settimana lavorativa di quattro giorni di Renato Gatti
Il premio di produttività nel nuovo modello contrattuale di Renato Gatti
Legge Biagi: aut aut, applicazione integrale secondo modelli europei o abolizione immediata di Carlo Felici
Stipendi cresciuti del 3.5% di Renato Gatti
Il Governo all'attacco dell'unità sindacale e della Costituzione di Giorgio Pesce
Riflessioni sul Convegno sul lavoro di Renato Gatti
I giovani socialisti stanno dalla parte dei lavoratori di Paolo Cola
l progetto per la transizione alla Flexsecurity di Renato Gatti
Decreti anticrisi e Riforma dei Contratti di Paolo Cola
La Costituzione e il lavoro di Marco Foroni
Il caso Fiat-Crysler di Renato Gatti
ATTENZIONE NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA
POLITICA LAVORO E SINDACATI
Gino Giugni
Partito e/o Sindacato del Sud di Vincenzo Russo
Un punto chiaro sulla globalizzazione di Renato Gatti
Lo Statuto dei lavoratori di Giacomo Brodolini di Marco Foroni
L'adesione della CGIL alla manifestazione nazionale antirazzista del 17 Ottobre 2009
_____________________________
ECONOMIA E SOCIETA'
John Maynard Keynes
Convegno sulla crisi finan- ziaria di Renato Gatti
I provvedimenti contro la crisi di Renato Gatti
Governanti allo sbaraglio di Gioacchino Assogna
A proposito di pensioni di Gioacchino Assogna
Perché la crisi attuale è una crisi “di sistema” di Franco Bartolomei
Economia ferragostana di Renato Gatti
Un circolo vizioso mortale di Leonardo Boff
La crisi è finita? di Renato Gatti
parte prima
parte seconda
Economia e secessionismo di Renato Gatti
EMANCIPAZIONE FEMMINILE
ECONOMIA E SOCIETA'
Rosa Luxembourg
"Il Socialismo europeo e la crisi del Capitalismo" di Franco Bartolomei e Renato Gatti
parte prima
parte seconda
Riflessioni sul sistema fiscale italiano di Roberto Cefalo
Il documento di Sociali- smoeSinistra per la commissione economica del partito
Uscire dal tunnel di Renato Gatti
I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei
Tutto come prima? Una riflessione sul "general intellect" di Renato Gatti
Lettura politica della crisi economica attuale di Alberto Ferrari
PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA
Democrazia nei Partiti e rapporto coi cittadini di Marco Zanier
Berlusconi e la negazione della democrazia partecipativa e deliberativa di Vincenzo Russo
Cominciamo a parlare di referendum di Renato Gatti
La fine della democrazia rappresentativa di Marco Zanier
Come si può trasformare una democrazia di Michele Ferro
CULTURA E SOCIETA'
Democrazia e cultura. Rapporto tra intellettuali e opinione pubblica nella democrazia dei mezzi di comunicazione di massa- Evoluzione della figura dell'intellettuale nella società italiana. Relazione al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze" di Franco Bartolomei
Relazione introduttiva al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze" di Stefano Pierpaoli Il pensiero laico di Renato Gatti
CULTURA E SOCIETA'
Il male cremastico globale ovvero la droga del profitto di Carlo Felici
Democrito: un libertario non materialista di Carlo Felici
Cattivi pensieri sul mondo degli intellettuali italiani di Stefano Pierpaoli
Nasce il popolo della libertà - Alcune considerazioni in fatto di egemonia culturale di Renato Gatti
Stato, Chiesa , Massoneria, e Sinistra di Franco Bartolomei
La Teologia della Liberazione di Carlo Felici
L'egemonia culturale di Renato Gatti
Il ruolo sociale dell’arte di Stefano Pierpaoli
PRINCIPI ISPIRATORI E PROGRAMMA D'AZIONE
L'Associazione SocialismoeSinistra, ispirandosi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, persegue la promozione dei valori di libertà, di solidarietà e di eguaglianza nella vita politica, sociale e culturale del Paese.
L’Associazione considera il principio della laicità dello Stato e della libertà nelle professioni religiose, affermato dalla Costituzione, un valore di riferimento a cui ispirare la propria azione politica, ed intende perseguire la effettiva affermazione del principio di legalità, nel quadro dei valori costituzionali, quale elemento fondamentale di una riforma democratica dello Stato che restituisca ai cittadini della Repubblica la certezza nella legittimità, nella imparzialità, e nella correttezza della sua attività amministrativa ad ogni livello.
L'Associazione SocialismoeSinistra fonda la propria azione politica sulla convinzione che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia assunto i caratteri di una crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzia sociale finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza liberiste, neoconservatrici e tecnocratiche attorno a cui l’Occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene che la Sinistra italiana debba necessariamente ripensare la propria impostazione culturale e programmatica rispetto alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo a livello globale, recuperando appieno una concezione del riformismo socialista fondata sulla affermazione della superiorità del momento della decisione politica rispetto alla centralità degli interessi del mercato, nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, ed in grado di individuare un diverso modello di sviluppo, diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene quindi che questo nuovo percorso politico passi attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione tra coloro che provengono dalle file del socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
L'Associazione SocialismoeSinistra si costituisce al fine di rendere possibile questo grande progetto di ricostruzione della Sinistra italiana, di rinnovamento democratico della società e di riforma dello Stato. (Art. 2 dello Statuto dell'Asso- ciazione SocialismoeSinistra )
Clicca e leggi per intero lo Statuto dell'Associazione SocialismoeSinistra
Inviato da: socialismoesinistra
il 15/01/2010 alle 15:58
Inviato da: socialismoesinistra
il 01/01/2010 alle 22:29
Inviato da: socialismoesinistra
il 27/12/2009 alle 22:22
Inviato da: socialismoesinistra
il 21/12/2009 alle 12:38
Inviato da: socialismoesinistra
il 12/12/2009 alle 10:52