Angolo nascosto

La solitudine. Debolezza e forza. Condivido il tuo pensiero

Penso che la solitudine arrivi quando si sceglie il silenzio anche se si ha qualcosa da dire. Spesso per paura delle conseguenze si ergono muri, che non fanno altro che cronicizzare l'isolamento. Sempre gradito il tuo passaggio

Di solito la solitudine ha un'impronta caratteriale, ma ovviamente la società ne può amplificare la portata, specie quando delusioni o quant'altro ci hanno rimandato una visione del Mondo e degli esseri umani in particolare abbastanza negativa.
In questi casi è facile e consolatorio chiudersi in se stessi, ma non credo sia una soluzione. Sono dell'idea che qualunque sia la nostra essenza, quale che siano state le nostre esperienze di vita, bisognerebbe trovare in qualcosa e in qualcuno il positivo (anche se poco) che c'è nella vita e nel Mondo.
Poi magari periodi di solitudine sono anche necessari per ripartire con più slancio, per riflettere e per maturare, ma non dovrebbero essere una costante perché alllora si rasenta la patologia.
Buttarsi, rischiare, cercare forme di aggregazione o comunque di dialogo, appassionarsi alle cose che più ci piacciono, coltivare interessi e persone giuste, pochi insomma ma buoni. Questo non ci preserca del tutto dal nostro stato di solitari, ma sicuramente può fornirci occasioni per rendere meno amari certi momenti e a volte per superarli.
Ciao....CARLO.

Sono consapevole che si tratti di un argomento trito e ritrito. Ma questo non fa altro che confermare il fatto che viviamo sentendoci soli in un pianeta sovraffollato. Come dici tu la solitudine è necessaria, per riflettere, ritrovarsi, capirsi. Ma se diventa uno stato cronico, si rischia di non riuscire più ad uscirne, di sentirsela sempre addosso, anche in mezzo alla gente. Come ho scritto, ho un rapporto di amore odio per essa, ma non so come uscirne. Spesso sono combattuta tra il voler uscire, cercare qualcuno, e restare chiusa in casa nel mio guscio. Sempre più spesso vince la seconda opzione. Provare a cambiare è doveroso, per uscire dal bozzolo e non rischiare di affogare. Bisogna avere la forza per farlo oppure qualcuno che ti lanci un salvagente. Lieta del tuo passaggio

La solitudine , talvolta è una seconda pelle sulla pelle. In alcune occasioni ci lamentiamo della solitudine, ma quando abbiamo compagnia, dopo un po' ci accorgiamo che la troppa vicinanza ci reca disagio...Non è un problema di stagione, il solitario rimane solitario, ma forse la diversa intensità della luce e i diversi colori influiscono rendendo il solitario più o meno melanconico... In solitudine ci si ascolta di più, aumenta la capacità di introspezione e immancabilmente si fanno bilanci, sul passato che non torna ma che ci fa da zavorra e sul futuro incerto e sconosciuto. “Il solitario a volte soffre a causa del suo stato ma si rende invisibile ed incapace di gridare abbastanza forte per essere ascoltato”... Alla gente della solitudine altrui o della sofferenza che l'accompagna non frega niente...E' più semplice non vedere , non analizzare, limitarsi alla superficie...La solitudine è personale ed intima, perché sennò non sarebbe solitudine... Ma meglio una buona solitudine che una cattiva compagnia, non trovi? Buona serata Rosella

Assolutamente d'accordo, cara Rosella!

Ogni commento mi pare superfluo e a snocciolare riflessioni e, peggio, consigli, darei l'impressione di essere presuntuosa. Ciascuno di noi è fatto alla sua maniera ed opera le sue scelte mai criticabili,anche se il termine solitudine sottintende vari modi di intenderlo. Personalmente , amo stare il più possibile con me stessa, ma non disdegno l'altrui compagnia. Sempre per me, vale l'aforisma : "In medio, virtus". Che le prossime vacanze ti siano gradite. Ciao.

Come si capisce dall'articolo, almeno spero, la solitudine è sempre la mia prima scelta. Diventa difficile quando invece vorresti uscirne ma non puoi. Anche questo è duro da digerire. Comunque sempre meglio una compagnia di qualità che in quantità. Ciao

Ho faticato parecchio a buttare giù i muri che io stesso avevo eretto. A volte, dietro qualche muro ho trovato del buono, altre invece me ne sono pentito. Ma in sostanza si paga quel che il mondo offre oggi : quantità più che qualità. Scelta difficile. Soli per lungo tempo non si può stare.

Vedo con piacere che sfogli i miei vecchi post. Si vede che a volte riesco a scrivere qualcosa che comunica, oltre che riempire un foglio virtuale. A volte mi capita di rileggere miei vecchi post e stentare a riconoscere me stessa in quelle righe. Ma non è questo il caso. Ti ringrazio del tempo che mi dedichi