Angolo nascosto

Tu accenni alla presenza di buche ed alla ipotetica mancanza di qualcuno che ci avvisi del pericolo. Vero, specie se camminiamo spesso da soli, come prima o poi è proprio necessario che avvenga, innanzitutto per continuare a crescere dopo periodi in cui si veniva portati in giro per mano (che nostalgia della manona di mio padre!). Io ti aggiungo che in giro c'è gente che prova a spingerti nella buca ed è lì che le fragilità (di tutti, come dici) emergono in modo clamoroso. Mi spiego meglio (perché io, come sai, non so scrivere tanto bene). Non è la caduta nella buca che sorprende (la mettiamo in conto e dobbiamo imparare presto a rialzarci SEMPRE), ma la volontà di farti cadere talvolta perfino di chi ci sta più vicino proprio per darci la spintarella decisiva al momento giusto, quando magari il nostro equilibrio risulta già un po' precario. Questo mi sorprende ancora, nonostante oramai io conosca molto bene le mie fragilità e abbia imparato a non temere le cadute, dopo le quali spesso ho camminato meglio di prima (scegliendo strade più larghe e meglio illuminate). :)

Dal tuo commento capisco che tu sia stato vittima di qualche fregatura. A me non viene in mente nessuno che io ritenga causa delle mie debolezze, almeno non intenzionalmente. Forse un genitore assente e uno poco all'altezza. Il primo colpevole e il secondo fragile e vittima a sua volta. Ma in linea di massima tendo ad imputare a me stessa certe fragilità. Forse per questo ho sempre volato basso e ho visto poche vette.

Fregatura è dire poco. Lo chiamerei "tentato omicidio morale", giusto per darti l'idea. Le mie fragilità ce le ho ed è come dici tu nel post, ce le abbiamo tutti. Ma la spintarella per farmi cadere (non in una buca ma, in senso figurato, in un pozzo profondo varie decine di metri) l'ho avuta eccome, proprio da chi camminava a fianco a me. Ne porto di sicuro ancora i segni, ma tutto ha un senso e mi piace vivere ancora di più di prima. :)

Concordo col tuo pensiero, la fragilità fa parte di noi e la forza non sta tanto nel non cadere, quanto nel riuscire sempre a rialzarsi. Pensare di essere invincibili è un grande errore, perchè non ci fa stare attenti a dove mettiamo i piedi.

Una condizione scomoda. Spesso ci rende vulnerabili sotto i colpi di chi crede, a torto, di essere migliore. Ciao

Direi che il calo è fisiologico (come quando ci si allena in palestra o si prepara un esame difficile) e altrettanto fisiologico è sentirsi inaspettatamente fragili; ma la persona forte resta tale e relega imperterrita le lacrime ai momenti in cui non ci saranno testimoni e mai, se non in casi eccezionali, fa spazio alle lamentazioni. Un plauso alla scelta del brano, uno di quelli che mi fa anche piangere un po' se lo ascolto nei momenti di debolezza :)

Mah penso che gli assoluti non esistano, bensì solo momenti, in cui qualcuno puo' mostrarsi inaspettatamente fragile oppure forte, e sorprendere tutti. P.s. ci sono brani che, come questo, fanno riemergere la vera me, qualunque sia il momento in cui mi colgono :)

Come per l'onestà dove tutti abbiamo un prezzo, piccolo, alto o altissimo che sia, tutti siamo fragili ma ciascuno ha una diversa corazza. Come hai detto, sono le cicatrici ovvero le esperienze a rafforzarla. Importantissima nella corazza però, è anche la miscela di cultura ed educazione che ci ritroviamo. Poiché la fregatura è sempre dietro l'angolo e nessuno può ritenersi immune dal beccarserla, quella miscela diventa importante, almeno a consuntivo, evitandoci di farne un dramma ed accettarla considerandoci quanto meno complici, anche se in buona fede. Alla fine, anche il pianto e la disperazione rientrano nella nostra capacità di pudore e discrezione ovvero in quella miscela.

Ho imparato che un buon rimedio contro le fregature è avere poche aspettative, o non averne affatto. Così tutto ciò che di buono arriva, se arriva, è un regalo. Ma non ci si arriva subito. Grazie del tuo passaggio

Penso di aver compreso che sia importante avere più di un qualcuno con cui vivere profondamente, allegramente e intensamente la vita...un gruppo di amici-parenti e poi aver forse anche avuto la " fortuna" di aver riconosciuto e costruito nel tempo una passione a cui dedicarsi, che sia l'attività lavorativa vera e propria o del tempo libero significativo.

Beh penso che non tutti possano avere la tua stessa fortuna. Goditela

mi sembra di guardarmi allo specchio leggendoti...
Tutti. Nessuno escluso.

Quello che hai scritto è bellissimo. Ed è assolutamente vero. Infatti l'unico bisogno che ci accomuna tutti è l'amore. Ma non è necessariamente quello che si trova all'interno di una coppia. L'amore è un sentimento che si può trovare ovunque... in una famiglia, in una comunità, tra colleghi o a amici, nel contatto diretto con la natura, nel seguire una religione. Ciò che conta è trovare quel meraviglioso sentimento di cui ci nutriamo per esistere. Un abbraccio.

fragilità? Penso piu' al normale corso del fiume in cui tutti siamo dentro, chi davanti, chi dietro