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Allegria! (ironico)

Post n°1859 pubblicato il 23 Febbraio 2023 da surfinia60


La morte. Pensiero ricorrente.

Un po’ lugubre come argomento, ne convengo.


Ieri, in serata, un’ambulanza si è fermata nel palazzo di fronte al mio.

Inevitabile affacciarsi a guardare.


Ci siamo chiesti “Chi e cosa?”.

Ci si aspettava di vederla ripartire a sirene spiegate.

Ma visto che il tempo passava e niente succedeva,

si è pensato non fosse un buon segno.


Solo molto dopo mi è venuto un secondo pensiero.

“Magari l’hanno curato in casa e non ha avuto bisogno di altro”.

Non è irrilevante però che il primo pensiero sia corso alla morte.


Non posso negare che ci penso spesso.

Mi scopro ad ascoltare il mio corpo.

Come a captare segnali di imminente ‘guasto’.

Irrazionale? Sì, ma innegabile.

Ascolto anche il respiro di chi mi sta vicino, di notte.

A tratti con apprensione, anche se leggera.

“E se rimango sola cosa faccio?”

Indugio, sveglia, in simili immaginazioni.


Forse ho troppo ‘momenti morti’ nella mia giornata.


O forse va così e basta.

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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 23/02/23 alle 20:04 via WEB
Credo che ci sia un momento nella vita in cui, improvvisamente, iniziamo a porci certe domande
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 23/02/23 alle 20:15 via WEB
È successo anche a me
 
   
surfinia60
surfinia60 il 24/02/23 alle 19:06 via WEB
Per te è presto :-)
 
DoNnA.S
DoNnA.S il 23/02/23 alle 21:00 via WEB
Anch'io a volte penso alla morte. Da giovane questo pensiero mi spaventava. Ora la prendo come una possibilità di vivere altrove un'esperienza diversa. Forse perché la vita è diventata troppo complicata, difficoltosa, piena di problemi tristezza, solitudine, salute che viene a mancare. Ecco che sento il desiderio di pace e voglio sperare esista un aldilà dove trovare pace Buona serata:)
 
 
surfinia60
surfinia60 il 24/02/23 alle 19:08 via WEB
Io non credo nell'aldilà come dicono i cristiani. Sono certa però che non finirà tutto con la morte del corpo. Oltre al trauma della dipartita, mi spaventa lasciare i cari, o essere lasciata. Spero che si raccolga ciò che si è seminato, chissà! Saluti
 
VIOLA_DIMARZO
VIOLA_DIMARZO il 23/02/23 alle 21:33 via WEB
è fisiologico, c'è poco da fare.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 24/02/23 alle 19:09 via WEB
E' vero. Ma pensarci spesso non è di aiuto. Bisognerebbe vivere e basta.
 
chiedididario66
chiedididario66 il 23/02/23 alle 21:49 via WEB
Non sei diversa da me
 
 
surfinia60
surfinia60 il 24/02/23 alle 19:09 via WEB
Mi dispiace per te :-)
 
cuspides0
cuspides0 il 24/02/23 alle 05:06 via WEB
A questa età abbiamo salutato tante persone e trovo normale pensare che prima o poi possa toccare anche a noi. Non ho paura di andare via, il mondo così com'è non mi piace, sono sola, anzi mi sento sola, e sono stanca di salutare gli altri anche se so che è inevitabile che accada.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 24/02/23 alle 19:11 via WEB
Il mondo non piace neanche a me. Non mi sento rappresentata da nessuna entità umana. Mi definisco aliena e non credo in un miglioramento. Sono stanca per pensare ad un cambiamento. Mi spaventa lasciare le persone care o l'eventualità di perderle.
 
elyrav
elyrav il 24/02/23 alle 08:24 via WEB
Io alla morte ho iniziato a pensarci da quando ho mia figlia. Prima non era così ricorrente. Poi con la dipartita di alcuni vicini ... e allora ci pensi ancora di più :( serena giornata
 
 
surfinia60
surfinia60 il 24/02/23 alle 19:13 via WEB
Sì, la dipartita di persone a volte più giovani fa riflettere. Se si fosse spiritualmente in salute certi pensieri non ci sfiorerebbero neppure. Ciao
 
   
elyrav
elyrav il 27/02/23 alle 08:41 via WEB
Eh sì fa riflettere. Tu dici che la spiritualità aiuta? Forse è vero. Buon inizio settimana :/
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Andrea il 24/02/23 alle 20:10 via WEB
Mi dicevo poco tempo fa quando è mancato un carissimo amico è l'unica certezza che abbiamo, ma il resto dobbiamo conquistarlo, organizzarlo e viverlo in piena libertà I momenti morti come dici tu nella giornata sono quelli dove si ricaricano le energie e non vanno disprezzati
 
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 25/02/23 alle 12:36 via WEB
Non è, per niente, irrazionale e non è, lugubre. Come per molti argomenti, è quel che viene tramandato che spesso forma concetti e giudizi. La morte è l’argomento più controverso. La paura l’emozione più ricorrente, ma è sempre la vita, non la morte, a preoccupare, a declinare pianto o riso. Siamo preoccupati e le tue parole sono un esempio, di questa preoccupazione, del come si arrivi alla morte e sullo stato in cui si trapassa. Perché, sia chiaro e lo deve essere chiaro, la morte è indiscutibile, inevitabile, raccomandabile e serenamente accettabile, la morte però. La vita no, quella, è sempre in discussione, mai raccomandata se non per criticarla e mai serenamente accettata. E indugiamo come scrivi su di essa, perché ci preoccupa. Cosa ci preoccupa? Ci preoccupa, non morire ma, vivere male e vivere male e dolorosamente gli ultimi anni, gli ultimi momenti. Ho sempre pensato che la paura della morte, è paura di vivere. Poi sì, c’è chi vorrebbe vivere per sempre, ma questi, secondo me, hanno vissuto poco e magari senza tutale per la vita che hanno in dono. Quando hai vissuto abbastanza, tanto d’aver dato tutto, la morte diventa la via e l’amica. Se arrivi alle soglie della fine, senza aver dato tutto, allora, la paura ci soffoca e la morte diventa nemica, l’ho visto negli occhi di mio padre. Credimi, per l'uomo, la morte non è mai stata e non sarà mai un problema. È la vita il problema, il come la si vive e il perché la si vive. Un abbraccio e scusa se sono stato retorico, lo sono purtroppo, tutti gli artisti un pò lo sono.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 27/02/23 alle 16:56 via WEB
Credo che ognuno di noi abbai bisogno di dare un senso, sia alla vita che alla morte. Ecco perchè restiamo spesso attoniti nell'apprendere di morti 'inspiegabili' e ingiuste. Persone giovani, bambini, personaggi noti e 'brave persone'. Ci chiediamo 'perchè', e non ne troviamo il senso. Passiamo oltre perchè non c'è altra scelta. E di noi stessi? dare un senso è fondamentale. Cosa resterà dopo che ce ne saremo andati? tempo fa lessi qualcosa, uno scritto molto eloquente, su cosa succede dopo la nostra dipartita nel mondo che resta. Non ricordo chi lo aveva scritto, ma mi è rimasta dentro la sensazione che ho provato nel leggerlo, ossia "quanto siamo insignificanti!". Non è consolatorio, né toglie l'ansia. Quindi andiamo avanti e cerchiamo di non pensarci.
 
   
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 28/02/23 alle 12:24 via WEB
Il discorso è profondamente articolato perché subentrano esperienze e ideologie. Nel cercare un senso alla morte la fede è un attore protagonista, sia essa una fede credente che non credente. Consolarsi è il principale obiettivo. A questo assurge la fede, consolarci e darci una sorta di pace e spiegazione per ciò che non capiamo. Le cose si complicano quando siamo scettici, perché il senso di giustizia ci tormenta, come scrivi non sappiamo spiegarci il perché un bambino o un giovane muoia, o meglio il motivo perché muore lo sappiamo, tutti moriamo, e gli eventi che anticipano e motivano questo evento oramai sono spiegabile, tranne rari casi, in cui non comprendiamo il perché, ma il come sì. Il tormento è nell’ingiustizia che vediamo nella vita che non si compie a pieno e questo porta alla tua osservazione finale: "quanto siamo insignificanti!" Che non è una conseguenza, a mio parere, della morte, ma della vita, di quel che non siamo riusciti a fare, a creare e costruire. Di alcune vite non diresti mai che sono insignificanti. Potresti dire o elencare, invece, un morte insignificante? La morte è morte, cosa può avere di insignificante o eccezionale? Io la penso così, ma è la mia verità non quella tua. I vivi declinano la morte sempre e solo in funzione della vita che vivono e che gli resta con la poura di non darli senso, senza pensare che già amare gli dà senso. Come detto argomento controverso e articolato, troppo articolato.
 
magdalene57
magdalene57 il 26/02/23 alle 14:08 via WEB
Non è un post lugubre, è un post vero, sincero, che mette a nudo le tue paure. Ho perso il mio secondo marito 28 anni fa, un incidente, mio padre per malattia subito dopo, ma confesso che la maggiore sofferenza è stata per mio fratello. Il nostro legame era speciale. Ho paura della morte, ma per carattere, ciò di cui ho paura lo sfido. Lo so che sono una cogliona, ma non so essere diversa. Se domani mi dicessero: hai poco da vivere, prenderei e scapperei da tutto e tutti, per vivere fino all ultimo sangue. Ma ho paura per i miei figli , e i miei nipoti. La morte è comunque il compimento del ciclo della vita. Nemmeno io credo nell'aldilà, credo invece in una specie di reincarnazione, se sei cenere e ti spargono, prima o poi parte di te sarà di nuovo nel creato. Senza parlare della donazione degli organi, uno delle più grandi atti d'amore che esistano. Ciao
 
 
surfinia60
surfinia60 il 27/02/23 alle 17:00 via WEB
L'argomento è comunque inquietante. Ognuno di noi impara a conviverci. Io spesso la invoco, quando il presente è insopportabile, anche se la temo per un sacco di ragioni. Come si teme l'ignoto. Ciao
 
Vince198
Vince198 il 26/02/23 alle 14:58 via WEB
Non leggo nulla di negativo, peggio di lugubre: direi che così è la vita! Si nasce, cresce, si lavora, si ama e alla fine ci si "riposa".
Sarebbe piuttosto interesante dire qualcosa su quello che in vita ogni essere umano fa, con quale spirito e con quali scopi.
Naturalmente senza giudicare, solo apprendere e farne tesoro in qualasiasi caso, non altro. Personalmente evito di giudicare, anche se qualche volta indirettamente lo faccio (e sbaglio), perchè poi toccherebbe comunque a me. Così come chi giudica me potrebbe non essere lo steso equidistante, in questo "mondo".
Dal momento che sono cattolico e praticante, di sbagli ne faccio come tanti, il giudizio che mi aspetta avverrà, ma non so quando e non potrò "ricorrere" (faccio un pò di ironia!). Semplicemente accettare. Buon sabato!
 
 
surfinia60
surfinia60 il 27/02/23 alle 17:03 via WEB
Essere credenti aiuta. Per noi altri, ci si puo' fare un sacco di immaginazioni. Ma il dopo sia quel che sia. Lasciare i cari è la cosa peggiore
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Loto il 26/02/23 alle 15:17 via WEB
Nessuno più di me può capire questo tipo di pensieri. io alla morte ho iniziato a pensare quando avevo 16 anni. E me lo ricordo benissimo perché andai in crisi per un bel po' di tempo. Piano piano ho fatto pace con la nera signora, anche se continuo spesso a pensare a lei. Oggi non mi spaventa più, al contrario mi aiuta a dare il giusto peso alle cose della vita perché non vale la pena essere tristi o arrabbiarsi considerando che il tempo che abbiamo a disposizione non è infinito. Tutto scorre, ed è giusto che sia così. Meglio godersi il viaggio. Un abbraccio.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 27/02/23 alle 17:04 via WEB
La tua è sempre la soluzione migliore. Saluti
 
Arianna1921
Arianna1921 il 26/02/23 alle 16:11 via WEB
Purtroppo ci penso anch'io,alla morte, soprattutto dal luglio 2021.Bisogna sopravvivere ai nostri tristi pensieri quotidiani, vivere con un sentimento di profondità e di leggerezza(o fatalità) la vita. Cercare di guidarla a modo nostro, perseguendo il benessere psichico e quello più pratico,ma tenendo presente l'ignoto, insondabile che c'è. Per lo stress che ne consegue.. da tutte queste mie paranoie o meditazioni lugubri, dovrò fare qualcosa di preciso, che ancora non so. Buon pomeriggio!
 
 
surfinia60
surfinia60 il 27/02/23 alle 17:06 via WEB
Penso che tutti quanti abbiamo bisogno di 'distrazioni', da pensieri negativi, che siano la morte, la malattia o il dolore in genere. Sarebbe cosa buona e giusta dedicare il proprio tempo ad azioni di valore e altruismo, senza pensarci 'addosso'. Ciao
 
Noir72dgl
Noir72dgl il 27/02/23 alle 16:00 via WEB
Io cerco di non pensarci perché poi i seppur pochi istanti in cui mi ci perdo l'angoscia è soffocante. Tipo adesso grazie a te grrrrr Scherzo. E forse non dovrei. Però è così: pensarci è normale, diventa deleterio quando il pensiero arriva a condizionarci oltremodo. E comunque non è un post lugubre. E' un post vero. Ne abbiamo bisogno tutti quanti di post così da leggere e condividere con gli altri.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 27/02/23 alle 17:07 via WEB
Beh, ti ringrazio.
 
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