pensieri in libertà

bici & bici

Speriamo che ora con l'arrivo del mese di maggio

inizino davvero le belle giornate.

Ne abbiamo bisogno, sia per il nostro corpo

che per la mente.

Amo passeggiare per la campagna, ma mi

piace  andarci anche in bicicletta

perchè il "viaggio" può essere più lungo.

Porto sempre con me  Chicco:

per lui che io vada a piedi o in bici non

fa differenza, basta che stiamo insieme.

(Chicco sul cestino)

Ho tirato fuori la mia vecchia bici, l'ho pulita

ed oliata ma fa ancora freddino e non ho

voglia di mettermi il giubbotto per uscire.

Intanto è pronta.

Meglio un viaggetto virtuale. Ho digitato

la parola "bici" su google e sono partita.

Ho trovato biciclette di tutti i tipi ma mi hanno

colpito quelle strane o addirittura pazzesche.

Purtroppo adesso ve le beccate anche voi con

i miei commenti e descrizioni.

Il mio giardino è veramente un fazzoletto

di pochi metri e mio marito ci impiega non più

di 5 minuti a tagliare l'erba altrimenti

questa bicitosaerba gliela avrei già regalata.

Si salta in sella e si inizia a pedalare.

Se uno ha tempo fa con calma, se ha fretta o sta

arrivando un temporale, meglio si dia una mossa.

Un detto recitava "chi va a Roma perde la poltrona":

a parte il fatto che non è vero, chi va a Roma la

poltrona la trova e non la molla più, se ci andate

con questa bici, la poltrona ve la portate

appresso e nessuno ve la ruba.

Non serve nemmeno recitare la frase successiva

come quando eravamo bambini "io sono andato

al Campidoglio e il mio posto lo rivoglio".

"Vado a fare quattro passi "dice lui;

"e perchè prendi la bici?" dice lei...

...e iniziano a litigare, ma tutti e due hanno ragione.

Non oso immaginare quanto spenda in scarpe

chi acquista una bicicletta del genere nel

momento in cui è costretto a cambiare

i copertoni. Di sicuro c'è un vantaggio:

se un chiodo fora una gomma, ce ne sono

parecchie di riserva.

Quante volte vi è capitato di dire "non ho

avuto nemmeno il tempo di fare pipì".

Problema risolto, basta trovare un posto un po'

riparato, lontano da occhi indiscreti: perderete

solo pochi minuti e non lascerete "ricordini" in giro.

Questa è una bici "nata stanca che vive per

riposare": non è lei che vi porta ma siete

voi che portate lei sulle spalle.

Non so se è adatta a tutti, io col mio mal

di schiena non potrei tenere quella posizione

nemmeno per un minuto.

Secondo me questa è una bici "telepatica" cioè

legge nel pensiero: non si spiega in altro modo

  il fatto che il manubrio non sia collegato alla ruota.

Da lasciare sicuramente a casa nei giorni

in cui si hanno pensieri molto confusi:

lei potrebbe andare in tilt  e avere mal di testa.

Che tipo di aspirina servirà per farglielo passare?

Il buon amico è quello che ti guarda le spalle

e ti protegge sempre ovunque tu vada.

Meglio se nella stessa direzione!

Io mi sono divertita a fare questo viaggetto

virtuale, spero anche voi.

Vi lascio con un aforisma di un anonimo.

"Quella della bici è l'unica catena che ti rende libero"

                                                           Tina