pensieri in libertà

la festa dei nonni

Il due ottobre si festeggia la festa dei nonni.

In Italia è relativamente giovane, infatti

è stata istituita  solo nel  2005 dal Parlamento,  che

ha riconosciuto ufficialmente il ruolo fondamentale

dei nostri nonni all'interno della famiglia.

Questa ricorrenza cade il 2 ottobre perchè è il

giorno in cui la Chiesa  Cattolica celebra gli

Angeli Custodi ed è proprio questo il ruolo

che hanno i nonni nei confronti dei nipoti.

Io ho vissuto per 12 anni insieme ai miei nonni

e anche se non c'era  una festa ufficiale 

per celebrarli, quello che mi hanno dato

non lo dimenticherò mai.

Ho vissuto con i nonni materni e passavo

le vacanze con quelli paterni.

Due coppie completamente diverse, quasi

all'opposto direi, ma il loro amore era lo stesso.

Ognuno di loro mi ha dato tanto, anche se

in modo diverso.

Nonno Giacomo mi ha insegnato col suo esempio

ad avere e dare fiducia: mi faceva intagliare,

con un coltellino affilato, le canne del

granoturco e creare gli animali. 

Avevo 5 anni e chi darebbe un coltello in mano

ad una bimba di quell'età?

Nonna Letizia mi raccontava le storie della sua

vita e  le favole che spesso inventava per me.

Insieme a lei facevo il pane e per non

pasticciare tutta la pasta, me ne lasciava una

parte con la quale io potevo giocare,

creare forme che poi mettevo nel forno

insieme alle sue belle pagnotte.

Da nonno Luigi ho imparato che a volte è necessario

prendersi del tempo per se stessi.

Anche se poteva sembrare un po' pazzo, lui ogni

tanto se ne andava via e nessuno, nemmeno

la nonna sapeva dove fosse.

Prima di andare svolgeva tutti i lavori che gli

competevano: per esempio se doveva tagliare

l'erba, lo faceva giorno e notte, rischiarato

dalla luce della luna e poi spariva.

Nonna Carmela è la mia preferita.

Finchè ero piccola tutto procedeva normale,

la vedevo durante le vacanze e il nostro

rapporto era un normale rapporto nonna-nipote.

Quando sono diventata adulta, tutto è cambiato.

Mi sono accorta che eravamo uguali, lo stesso

carattere e lo stesso modo di fare.

Abbiamo iniziato a parlarci come due amiche,

lei mi confidava quello che nessuno sapeva:

i suoi sentimenti, le paure, la rabbia, il dolore.

Tutte cose che teneva dentro per non far star

male chi la circondava.

In questo ci somigliamo molto e  con lei

anch'io sono riuscita ad aprirmi e certe cose

mie le ha sapute solo lei.

Il nostro rapporto continua anche dopo la sua

scomparsa, lo so che può sembrare incredibile,

nemmeno per me è stato facile accettarlo.

Quando io sono in difficoltà lei arriva, fa sentire

la sua presenza, mi parla e vi garantisco che non

è un sogno ma una meravigliosa realtà.

Ora che anch'io sono nonna cerco di dare ad Aurora

quello che mi hanno dato i miei nonni.

Vorrei che anche lei da grande ricordasse con tenerezza

quello che abbiamo passato insieme, che portasse

dentro di sè i bei ricordi.

Quest'anno per me non è facile, mio figlio e la sua

famiglia si sono trasferiti all'estero per lavoro

e presi dalla nuova vita chissà se si

ricorderanno  della festa dei nonni.

Volevo dire un'ultima cosa: mentre cercavo le

immagini su google, ho notato che i nonni vengono

sempre rappresentati lui con i capelli bianchi

e il bastone e lei con la crocchia bianca e un

po' ingobbita.  Quelli erano i nonni dei tempi

passati, ora i bisnonni sono così (e neanche sempre).

I nonni moderni si tengono in forma, fanno sport

sembrano gli zii giovani dei propri nipoti.

E che dire delle nonne? Tutte dei gran pezzi

di belle figliole, altro che crocchia e uncinetto in mano.

                                                               Tina