Creato da lalistadeidesideri79 il 24/01/2013

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dove finisce la propria libertà

Post n°871 pubblicato il 17 Luglio 2024 da lalistadeidesideri79

Ci pensiamo liberi, liberi di fare qualsiasi cosa, ma alla fine siamo schiavizzati dalla tecnologia...schiavizzati da quel cellulare che ci fa essere connessi con il mondo ...

almeno così crediamo e così con il passare del tempo pensiamo che anche se non c'è campo, o se la batteria ci abbandona si possa stare in pace, non ci sia nessun problema...

è come quando si vedeva in tv che le trasmissioni erano interrotte nessuno si è mai disperato...si faceva altro 

 

Per il cellulare non è così, non abbiamo conteggiato chi sta dall'altro capo del telefono a controllare in maniera ossessiva le spunte blù e se non le vede va in tilt e allora smuove mari a monti per capire come mai non hai risposto...

I social e wtz hanno creato ansia a bomba alla gente, non gli fanno più godere nulla perchè devono sempre postare,far vedere che sono in giro che si divertono...

Mi piacerebbe ritornare al 1990 quando i cellulari non esistevano, se dovevi tel a qualcuno e non eri a casa,dovevi cercare una cabina telefonica e finita la tel ti godevi la vacanza...la giornata, avevi detto perchè ritardavi e stop...

non eri perseguitato dalla batteria scarica, dalla rete che non cè e non dovevi dare spiegazioni...

al massimo c'era coda alla cabina telefonica e pazienza ritornavi dopo...

Ma rimpiango anche il telefono cordless che ti potevi portare in giardino, ed era già un pre cellulare per schiavizzare...

Adesso sei in un ingranaggio...di notifiche e mail ecc,per questo penso che eviterò persino di mettere stati su wtz o post su face...almeno nessuno chiede dove sei in ferie e con  chi e  quando troni ecc e manco i ladri ...

che poi chi vive la vita sui social si stupisce se qualcuno va a rubare mentre è via, ma se posti pure quando sei al wc, non puoi pretedendere che tra i follower nn ci siano anche i topi di appartamento...

Saremo liberi e meno ansiosi quando potremo abbandonare il cellulare....

mi chiedo, ma se non abbiamo il diritto alla disconnessione che vita è?

 

Commenti al Post:
hesse_f
hesse_f il 22/07/24 alle 10:58 via WEB
l mio cellulare vive con me, come una cellula dormiente. Eì lì, sa che deve stare al suo posto, passare inosservato, ed essere a regime solo per quando serve a me, non agli altri. Dopo i primi momenti di entusiasmo, l’ho relegato a quel che è: un telefono. Lo sopporto poco e non ne sono diventata schiava. Regole: per gli amici mai prima delle 10 e mai dopo le 21, per il resto del mondo, non rispondo a numeri sconosciuti: che facciano ad altri le loro proposte, la mia curiosità si è esaurita da tempo. In caso di necessità: sms. Ah, le cabine! Spesso a Milano trovavi solo l'involucro e all'interno il nulla. Spazio per schede otturato, cornette staccate o impianto completamente divelto, però nelle serate fredde fredde, ci trovavi anche riparo, volendo. E, comunque, sotto casa ce n'è una: rossa rossa, ben tenuta, che spicca in mezzo al verde di cui è circondata. Io porterei lei a casa mia e lascerei il cellulare al suo posto :)
 
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