Crescita economica. Perché alcuni vogliono bloccare l’Italia?

PennaNera

Ave Socii

Da tempo gli argomenti principali del dibattito politico in Italia sono l’immigrazione, il razzismo, il fascismo, l’ambiente, le tasse etiche… Nessuno intende più parlare seriamente di crescita, di sviluppo, di piani industriali, di lavoro, di autosufficienza energetica… Perché di certi argomenti si sente parlare poco o niente? Perché li si tira fuori solo verso fine anno, quando c’è da approvare il Def? O quando c’è da imbastire una campagna elettorale? O, peggio, quando una multinazionale rischia di abbandonare l’Italia e lasciare a casa migliaia di lavoratori? Eppure si tratta di tematiche evidentemente importanti. Magari più importanti di molte altre… Il Parlamento si preoccupa di istituire Commissioni sul razzismo… Ben vengano, ma allora perché non istituire pure Commissioni sulla tutela dei settori strategici dell’economia italiana? Qualcuno ha forse interesse a che di certe cose non si parli?

Ogni tanto alcuni si svegliano e iniziano a parlare di economia circolare, in effetti comincia a diventare una moda… Poi però ci si accorge che, all’atto pratico, siccome il “retto pensiero” impone di schierarsi contro i termovalorizzatori perché “inquinano”, i rifiuti debbono essere portati in altri Paesi. Qui vengono trattati e trasformati in energia, che ovviamente noi siamo costretti a comprare perché non autosufficienti. Tutto questo costa. Ma noi, pur di rimanere fedeli ai principi imposti da ambientalisti e teorici della decrescita, preferiamo pagare. Pagare sia per trasferire i rifiuti all’estero, sia per riprenderceli sotto forma di energia. Invece di sfruttare al meglio queste risorse a casa nostra. Con quale credibilità, allora, possiamo continuare a parlare di economia circolare?

Nel dubbio, meglio parlare d’altro. Di immigrati, ad esempio. Su questo tema in Europa fanno finta di nulla, forse proprio perché gli italiani concentrino ancor più la loro attenzione sull’immigrazione. Forse in Europa non vogliono che l’Italia si interroghi anche su argomenti come la crescita economica. Forse in Europa sperano proprio questo: che in Italia ci si arrovelli su ogni questione purché non sia quella della crescita. Forse è interesse dell’Europa mantenere l’Italia in una posizione subalterna rispetto agli altri Stati. Un’economia che arranca è costretta a chiedere aiuto agli altri. E questo agli altri conviene, poiché il nostro potere contrattuale ne esce fortemente ridimensionato. E lo è ancor più se la politica nazionale, invece di promuovere la crescita, promuove una condizione di mera stabilità o addirittura la decrescita. Intanto Paesi come la Cina stanno crescendo con rapidità impressionante. Inquinano come pochi, però gli ambientalisti continuano a prendersela con l’Occidente…

Eppure esistono misure che favorirebbero la crescita persino qui in Italia. Persino all’interno della gabbia dei Trattati europei. Persino nel rispetto dell’ambiente. Pensiamo alla riduzione delle tasse, sulle imprese soprattutto, per far ripartire il lavoro. Pensiamo alla liberalizzazione della giustizia civile, affinché almeno i processi per sbrigliare i contenziosi tra privati vengano accelerati. Pensiamo alla liberalizzazione dei sindacati, perché possano adattarsi più velocemente ai mutamenti del mercato del lavoro… Perché se ne continua a parlare poco o niente? Forse c’è davvero un interesse a che l’Italia resti al palo, contrattualmente debole, facilmente svendibile… Finché il governo sarà guidato da un’ideologia buonista, antimeritocratica, giustizialista, filocinese, contraria alla crescita, gli interessi dell’Italia saranno sempre posposti agli interessi di qualcun altro. Se non ci destiamo subito da questo torpore, presto vedremo il nostro tricolore lasciar posto a una bandiera rossa a cinque stelle.

Vostro affezionatissimo PennaNera

Crescita economica. Perché alcuni vogliono bloccare l’Italia?ultima modifica: 2019-11-16T11:41:59+01:00da MovimentoPennaNera