Sardine in piazza… Ma gli italiani abboccheranno?

PennaNera

Ave Socii

Vedere gente che riempie una piazza e manifesta pacificamente è la miglior cosa che possa accadere in democrazia. Purtroppo le frange violente esistono dappertutto e vanno ovviamente condannate. D’altro canto, i movimenti propositivi vanno elogiati e incoraggiati nelle loro battaglie. Negli ultimi giorni sta prendendo piede il fenomeno delle “sardine”, gente comune che organizza manifestazioni, nelle principali piazze italiane, per protestare contro il populismo di una certa politica. Due cose in particolare ci stupiscono di questo movimento: la tempistica e l’obiettivo. Non è un caso, secondo noi, che le sardine nascano e spopolino proprio a ridosso di importanti elezioni regionali. Così come non ci sembra un caso che le sardine abbiano come (unico) obiettivo dichiarato quello di scagliarsi contro una ben precisa parte politica.

Essendo nato da pochi giorni, il movimento delle sardine deve ancora comprendere e far comprendere le sue reali intenzioni. Per ora però una cosa è certa: si sta dimostrando un movimento totalmente “contro”. E “contro” obiettivi specifici: un partito, la Lega, e un avversario, Salvini. Segno evidente che Salvini è ormai talmente forte da riuscire a compattare non solo i salviniani, ma pure gli anti-salviniani. E la paura che presto possa prendere in mano le redini dell’Italia cresce di giorno in giorno. Fossero davvero un movimento contro il populismo, le sardine potrebbero trovare slogan populisti persino a sinistra. I soldi vanno presi dove ci sono… Togliere ai ricchi per dare ai poveri… Pagare tutti per pagare meno… Non è forse ciò che il popolo si aspetta di sentir dire dalla politica? Perché allora, quando si parla di populismo, si è abituati a guardare solo a destra?

Si pensa che dietro il movimento delle sardine si celi la regia di qualche politico di sinistra. Nulla di cui stupirsi, se così fosse: non è la prima volta che a sinistra nascono movimenti alternativi, per giunta più “contro” che “pro”. Se invece si trattasse di un movimento totalmente spontaneo, una cosa sarebbe certa: l’attuale sinistra, in politica, si sta dimostrando assolutamente incapace di rappresentare le istanze che dice di voler rappresentare. Tant’è che queste istanze hanno bisogno di far sentire la propria voce in altro modo. Fossimo nei panni degli attuali esponenti politici di sinistra, non ne andremmo così fieri. Per dirla tutta, in realtà, non è che le sardine rappresentino istanze poi tanto diverse dal passato. Pretendono di costituire il rinnovamento e cantano “bella ciao”… Un buon inizio, non c’è che dire!

A nostro parere, le sardine nascono come risposta a una sinistra inerme di fronte all’avversario politico. Come ultima spiaggia per tentare di salvare il salvabile. Come estremo tentativo di riunire delle pecore rimaste senza pastore, pur consapevoli che il lupo è sempre in agguato. Il Pd plaude per non piangere. Qualcuno forse maledice il giorno in cui ha accettato di dar vita a questo sgorbio di governo. Un governo che macina figuracce su figuracce, commette errori su errori… Ed è ad appena due mesi di vita. A questo punto, sarebbe meglio consegnare l’Italia al centrodestra. E lasciare che anche il centrodestra, a lungo andare, commetta degli errori. Perché è inevitabile che governare produca anche esiti negativi. Solo così la sinistra potrà sperare di ritornare competitiva nella politica italiana.

Sardine o no, allo stato attuale la maggioranza del Paese attribuisce tutto il negativo all’attuale governo e ogni possibile soluzione positiva è riposta nel centrodestra a trazione Lega. Nessuno li ha obbligati a formare questo governo, eppure hanno voluto provarci lo stesso. Per “salvare l’Italia”… Per “mettere Salvini e la Lega all’angolo”… E questi sono i risultati. Hanno voluto la bicicletta? Continuino a pedalare! Oppure accostino e scendano!

Vostro affezionatissimo PennaNera

Sardine in piazza… Ma gli italiani abboccheranno?ultima modifica: 2019-11-23T11:41:56+01:00da MovimentoPennaNera