Fonti. I diritti non si scomodano quando fanno comodo

“Un blog non è una testata giornalistica”  quel che accade in un blog  è un altro discorso dunque inutili le citazioni attinenti alla sfera giornalistica tale e quale. Al pari dell’assunto, citato pressoché ovunque nel web, altre citazioni di comodo convengono a deontologie astruse dai contesti di riferimento.

Vale a dire che se un blogger si esprime considerando l’ambito in cui produce i suoi contenuti un ambito extra e non sottoposto ad alcuna disciplina etica applicata,  riesce difficile capire il ricorso alle citazioni attinenti alla sfera giornalistica tale e quale.

È capitato di recente di assistere ad una discussione in cui sostanzialmente si rivendicava un diritto di genere a 360° (!).
Purtroppo il pedestre e ripetuto utilizzo di un lessico prettamente matematico, risulta spesso spropositato rispetto al riferimento oggettivo, tanto più se si considera che sovente questo è davvero banale ( Giuseppe Trovato –  Il Corriere).
Il riferimento però non era banale. Riguardava gli orientamenti sessuali, parole laconiche sulla diversità e non ultime la promiscuità e l’inattendibilità dello stato mentale. È così che la violenza temeraria sconfina nei metodi mafiosi che iniziano col rendere inattendibile e fragile chi si frappone al malaffare e alla mala parola. Il pretesto della pazzia per un avversario. E “se si combatte per la tolleranza”, se si ha un ideale non lo si svende,  è giusto che si svolga ovunque. In spazi fisici o immateriali come la blogosfera.  Ma non per tutti è così.

Così un utente della rete non può essere deontologico professionalmente parlando, né interessato a garantire fonti o l’esattezza dei suoi interventi; resta  realmente preso dalle vicende che può liquidare come  “polemiche”.  Ma se resta almeno il buon senso non si dovrebbe scomodare altro. Come appunto il diritto di essere citati come fonte in caso di copia e altre esigenze. “I diritti, non si scomodano quando fanno comodo”.