Share on Facebook

600X470-3

Popsophia. La XXXV edizione della fiera internazionale dell’editoria con il tema “Attraverso lo specchio” invita a guardare il mondo con occhi diversi e domenica 21 maggio  lo fa con “Oltre lo sguardo“, la pubblicazione a cura di Lucrezia Ercoli dedicata ai grandi cambiamenti tecnologici nell’arte.
Fin dagli esordi Popsophia ha rappresentato una novità sulla scena culturale italiana; oggi propone un’inedita sperimentazione nel campo della fruizione dell’arte e non solo. MeGa, acronimo di Meta e Gallery, è la galleria espositiva modulare di Popsophia. Uno spazio virtuale e immersivo che ospita la narrazione visiva della pop filosofia.

Attraverso gli ultimi sviluppi delle tecnologie digitali e della cultura visuale, la spirale di Popsophia – simbolo del festival dalla sua prima edizione – apre il suo vortice nel Metaverso e attraversa le nuove frontiere dell’arte contemporanea. I saggi di “Oltre lo sguardo” spiegano la filosofia e l’estetica di questa nuova installazione artistica, prodotta e realizzata a Civitanova interamente dal team creativo di Popsophia. La sfida culturale di mettere in mostra un pensiero, di esporre un concetto, aprirà il 6 luglio prossimo le giornate pesaresi di Popsophia.

Un Autre Regard, l’altro sguardo”; il primo saggio raffigura bene come la sfida critica della Popsophia si colleghi alle avanguardie artistiche del 900, al genio di Marcel Duchamp, di Salvador Dalì e di Man Ray. “Questione di sguardi. Filosofia dell’immagine digitale”; il secondo contributo affronta l’evoluzione dell’immagine, dalla prima fotografia analogica agli scatti digitali realizzati dallo smartphone, fino all’immagine a 360° fruibile con i visori VR utilizzati dalla nostra mostra virtuale. Un cambio di paradigma che ci interroga sul confine tra realtà e rappresentazione. “Cyber-architettura, forme algoritmiche e parametriche“; chiude una riflessione sull’architettura virtuale che ospita la galleria. Spazi immateriali e stanze dalla geometria instabile, plasmate in tempo reale soltanto da suoni e immagini. Suggestioni che arrivano dalle sperimentazioni dell’architettura modulare che incontrano il massimo della competenza tecnica nella costruzione dell’ambiente digitale. Insomma, nessun rimpianto del pennello (ndr?!); l’arte lascia la nostalgia del chiodo per aderire a questa irrealtà, molto più reale di tante anacronistiche tele alle pareti.

Oltre lo sguardo. Popsophia al Salone del libroultima modifica: 2023-05-21T11:07:45+02:00da Dizzly