Sto giocando alla roulette russa
con le mie emozioni.
Ho una singola cartuccia,
forse l’ultima,
nel tamburo delle mie speranze.
È la mia ultima possibilità
e decido di giocare di sicuro,
legare l’ultimo tiro,
non perdere ancora,
garantire il centro del bersaglio,
non sprecare il mio squallido credito
su banali bianchi.
Prendo il mio tempo
non ho fretta,
attendo ogni movimento
per definire l’opzione migliore.
Eccolo! Ce l’ho nello spioncino.
Sto mirando a un certo obiettivo,
suggestivo e desiderato,
ma rimane lontano,
è ancora fuori dalla mia portata,
Sfugge al mio raggio d’azione.
Devo aspettare pazientemente
di essere a una discreta distanza,
di superare le barriere,
di aprirmi sulla mia banca,
di correre il rischio
di entrare in un territorio sconosciuto.
Mentre arriva quel momento,
mi riservo quel prezioso proiettile.
Ho bruciato un sacco di munizioni
e voglio farlo bene questa volta.
Mi resta solo un tentativo.