Alloro

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alloroNome aromatica: Alloro

Famiglia: Lauraceae

Genere: Laurus

Specie: Nobilis

Origine: Originario dell’Asia minore, di alcune aree costiere dell’Africa settentrionale e dellecoste mediterranee dell’Europa

Trapianto:  nell’orto è quello che va dal mese di Agosto in poi, fino a Settembre-Ottobre all’incirca, quando cioè le temperature sono ancora miti ma non vi è quel caldo eccessivo dei mesi estivi centrali quali giugno e luglio.

Semina: Va fatta in autunno. I semi necessitano di essere scarificati.
Bisognerà quindi inciderli con un coltellino in maniera che la prima radichetta riesca ad uscire facilmente.
Si può eventualmente anche rendere la scorza più morbida lasciandola tutta la notte in acqua tiepida o sfregandola su della carta vetrata fine.
Bisogna poi inserire i semi in un vassoio alveolato con un misto di torba e coprendoli con vermiculite.
Il substrato va subito reso umido e coperto con un film plastico in maniera che l’evaporazione venga ostacolata.
Bisognerà ogni due o tre giorni togliere la plastica e aerare brevemente il vassoio.
Appena le piantine faranno la loro comparsa bisognerà togliere il telo ed esporle alla luce per evitar che crescano filate e con poca clorofilla.
Bisogna tenerle a circa 18°C e continuare la coltivazione fino a quando non potranno essere trapiantate in contenitori più grandi.

E’ consigliato acquistare delle piantine già abbastanza cresciute e metterle a dimora tra Ottobre e Marzo, evitando però i periodi molto piovosi e quelli freddi.

Per il trapianto si scava una buca abbastanza profonda, in modo da allentare tutta la terra che si troverà poi in prossimità delle radici.
La pianta deve essere inserita ben diritta sul fondo, e poi si ricopre la buca con la terra di scavo mescolata a compost o letame maturi.

Forma di propagazione: Da talea o semina. Gli allori si propagano con facilità anche per talea, basta prelevare in primavera gli apici dei rami,
e farli radicare in un buon terreno, dopo aver asportato le foglie nella parte bassa.

L’alloro di solito viene venduto in vaso e può essere molto piccolo o già di grandi dimensioni.

In ogni caso se vogliamo metterlo a dimora in piena terra conviene scavare una buca grande il doppio del pane di terra.
Sul fondo metteremo una buona quantità di concime organico (stallatico).
Copriremo con uno strato di terra e inseriremo la nostra pianta, interrando la base leggermente più di quanto fosse nel contenitore. Copriamo con terra e comprimiamo bene.

Moltiplicazione: L’alloro può essere moltiplicato in diverse maniere: tramite semina, talea semilegnosa o prelievo di polloni.
Sicuramente il metodo più veloce è quest’ultimo. Dà inoltre la possibilità di mantenere tutte le caratteristiche della varietà (come anche la talea).

Prelievo di polloni: Si può operare sia in primavera sia in autunno.
È sufficiente scavare con una vanga nei pressi del pollone liberandolo con una porzione di pane di terra.
Bisognerà poi tagliare la parte che lo collega alla pianta madre.
Si può poi inserire in vaso o direttamente in piena terra.

Raccolta: Durante tutto l’anno è possibile staccare foglie dalla pianta di alloro per utilizzarlo in cucina.
Essendo una specie sempreverde troviamo foglie disponibili anche durante l’inverno.

Altezza pianta: dai 2 ai 10 metri

Posizione: Preferisce le esposizioni soleggiate

Innaffiamento: L’alloro in piena terra non necessita sotto questo punto di vista di molte attenzioni.
Sarà il caso di innaffiare frequentemente solo dopo la messa a dimora.
In quel caso è bene intervenire per qualche mese almeno due volte alla settimana. In breve tempo,
però, riuscirà ad affrancarsi e potremo intervenire solo in piena estate se la stagione sarà particolarmente arida.

Il discorso è diverso se coltiviamo il nostro lauro in contenitore. In questo caso valgono le raccomandazioni generali.
È sempre preferibile innaffiare poco piuttosto che innaffiare troppo.

È necessario prima di intervenire sincerarsi del fatto che la terra in profondità sia davvero asciutta.
Solo in questo caso interverremo. Diversamente potremmo favorire la comparsa di marciumi radicali che sono la principale causa di morte per le piante in contenitore.

Lavori da eseguire: Le irrigazioni devono essere somministrate con regolarità solo agli esemplari giovani,
dopodiché le precipitazioni di solito sono sufficienti per rispondere ai fabbisogni della pianta, che non sono comunque alti,
e questo ci dà la possibilità di intervenire nei casi di siccità persistente, con irrigazioni di soccorso.
Alla base della pianta può risultare utile mettere della buona pacciamatura organica a base di paglia, di foglie, anche di cortecce,
sia per limitare la nascita dell’erba infestante sia per ridurre la traspirazione dell’acqua, precauzione utile soprattutto in zone siccitose.
Non ci sono regole rigide per potare l’alloro e in genere il motivo per il quale lo si pota è soprattutto estetico,
per esempio se fa parte di una siepe a cui bisogna dare forma e contorni ben definiti, oppure tenerne limitato lo sviluppo.
I periodi indicati per potare l’alloro sono Settembre-Ottobre e Marzo.

Consociazioni Favorevoli: /

Rotazione: Non neccesita di rotazioni culturali

Avversità: Tra le malattie fungine che possono colpire l’alloro dobbiamo citare l’oidio o mal bianco,
che si manifesta con chiazze biancastre dalla consistenza polverosa sulle foglie.
Gli insetti nocivi per l’alloro sono le cocciniglie, che amano stare all’ombra dei rami folti, e che succhiano la linfa dai giovani germogli.
Oltre alle cocciniglie, potrebbero verificarsi attacchi di psilla, piccolo insetto di colore verde giallastro che infesta germogli, foglie e rami giovani,
nutrendosi di linfa e lasciandovi tanta melata appiccicosa, che non determina solo un danno estetico alla pianta ma anche una certa asfissia.

Luna: Luna crescente

Curiosità sull’alloro

Nonostante si tratti di una pianta dioica, chiunque abbia un alloro di sesso femminile,
sa che il vento, gli insetti, gli uccelli, sono in grado di impollinare con facilità i fiori dell’alloro,
che quindi tende a produrre numerosi frutti, che contengono n singolo grosso seme fertile;
liberato dalla polpa il seme va seminato in autunno, in un buon terreno fresco e umido, e lasciato all’aperto,
in luogo riparato, fino a primavera, quando la giovane pianta andrà posta a dimora.

alloro
Pianta venduta in vaso da 14 cm di diametro; alta circa 20-25 cm

Coltivare alloro in vaso

L’alloro è una pianta che si presta anche per la coltivazione in vaso, per l’abbellimento di balconi, terrazze e cortili. In questa condizione, naturalmente, la taglia resta limitata rispetto all’aperto, ma supera comunque facilmente il metro e mezzo.

Il vaso ideale è di almeno di 30 cm di diametro e altezza per offrire un minimo di volume alle radici. La giovane piantina deve essere trapiantata con un terriccio di qualità, possibilmente miscelato a compost maturo e a qualche manciata di altro concime.

Periodicamente dovranno essere apportati nuovi fertilizzanti, scegliendo preferibilmente tra quelli naturali organici o minerali, di cui si trovano anche formati liquidi comodi da usare con l’irrigazione (macerati di piante, autoprodotti o acquistati, farine di sangue ecc.).

Poiché si tratta di una specie poliennale è importante prevedere rinvasi periodici in contenitori di dimensioni crescenti, per dare spazio alle radici, altrimenti costrette ad avvilupparsi nella poca terra a disposizione, ma se proprio non si vuole che la pianta continui a crescere, è almeno consigliato rabboccare la terra di frequente e aggiungere periodicamente de concime.

Le irrigazioni in vaso devono essere regolari.

La Pianta di alloro acquistata al garden ha queste caratteristiche

Pianta venduta in vaso da 14 cm di diametro; alta circa 20-25 cm

Scheda tecnica
Anni: 6 mesi
Resistenza al freddo: Può resistere fino a -2°C
Periodo di trapianto: Febbraio-Novembre
Sesto d’impianto: Distanza tra le file: 30-50 cm, sulla fila 50-100 cm
Altezza: 20-25 cm
Nome botanico: Laurus Nobilis
Tipologia: Perenne

Alloroultima modifica: 2020-06-05T21:38:18+02:00da Admin4