2046 – Un futuro passato

Ricevo il seguente sms: “ ritarderò “. Rispondo chiedendo: “ di quanti minuti ?”. Leggo un numero spaventoso: “120 minuti”. Il nostro è un gioco a incastro, un minuzioso puzzle fatto di famiglia, lavoro, amici, casa, impegni … e nelle ultime tessere, solo nelle ultime tessere, ecco, ci siamo noi due … Compongo il numero e attendo la sua voce e le chiedo:” cosa faccio in queste due ore?” risposta: “hai svariate possibilità: pulire casa, lavare, stirare… “ “non hai altri suggerimenti??” “leggi un libro … anzi no guarda un film, hai la casa piena di film, dici di non aver mai tempo approfitta del mio ritardo… …”
La conversazione si chiude per poi riaprirsi due ore e mezza dopo (ore 15.30) in un pomeriggio spazzato dal vento davanti ad un piatto di spaghetti allo scoglio (per me) e un marocchino con panna e cacao (per lei).
– che film hai visto?
– 2046 di wong kar wai
– Bello?
– Bellino
– Di cosa parla?
– Di noi
– Di noi?
– Di noi e del rimpianto che avremo quando la nostra storia sarà finita.
– È appena iniziata e vuoi già farla finire …
– penso al futuro …
– concentriamoci sul presente
– Nel film o si ricorda il passato o si scrive di futuro ma in funzione dei ricordi del passato. “I ricordi sono sempre bagnati di lacrime”. Poi ci sono lettere segrete passate attraverso il muro. Soprattutto ci sono segreti che non vengono rivelati. Un tempo, quando volevi che nessuno sapesse il tuo segreto, andavi in un bosco, facevi un buco in un albero e ci sussurravi dentro il tuo segreto, richiudendo poi tutto con del fango… sigillato, in questo modo, per l’eternità
– funzionava ?
– Per le orecchie di re Mida non ha funzionato …
(ride) –  non era un tronco …
– però era un segreto …
– “i ricordi sono sempre bagnati di lacrime” una bella frase
– sì, è molto bello l’inizio quando il protagonista racconta “ho amato una donna … ma lei mi ha lasciato … da allora non riesco a smettere di chiedermi se mi abbia mai amato… la risposta è un segreto che neppure un viaggio nel 2046 è riuscito a svelare” Anch’io ho amato una donna ma sapevo benissimo che lei non mi amava e non mi avrebbe amato mai. Così, invece di pensare di andare a ritrovare i ricordi perduti “nel 2046” in una continua recriminazione di un passato che non tornerà più, ho voltato pagina, ho dimenticato.
(ride, lei ride sempre) – pensi di vivere fino al 2046?
– Ci arriviamo comodamente. Tu non sai ma nel 2046 non cambia nulla, nulla si modifica, perché l’amore continua ad esistere, a far soffrire, per ragioni che possono sembrare differenti ma sono sempre uguali. Le pene dell’amore sono immutabili in ogni epoca. E si percorre il futuro su un treno per raggiungere il punto esatto dove si incontrano i propri ricordi, dove androidi, future hostess, hanno emozioni sfalsate, ritardate. In pratica non ci si incontra mai nel momento giusto … siamo o in anticipo o in ritardo …
– e noi due come siamo?
– per il momento tu hai un ritardo di due ore … ma penso che ci possiamo riallineare dopo …
(ride) – il film ti ha preso …
– è curato in maniera maniacale ad esempio il posacenere che viene inquadrato è uno spaccato degli anni sessanta e a me piacciono i dettagli insignificanti. Ma ci sono troppe metafore, troppi doppi fondi, troppi rimpianti, troppe sigarette …non è il mio modo di pensare, non mi guardo mai indietro ciò che è andato è andato non tornerà più.

2046 – Un futuro passatoultima modifica: 2019-08-01T22:54:32+02:00da Sheltersky