Senza titolo

Ormai ho capito che avere un secondo blog non serve a niente. Probabilmente nessuno lo vedrà mai, anche perché qui non esiste il sistema delle notifiche come nella vecchia piattaforma di libero.

Pazienza. Del resto non sono mai stata popolare, nel web come nella vita.

Quando si conduce un’esistenza priva di appetibilità a 360° non ci si puo’ aspettare che per magia l’attenzione altrui si focalizzi su cio’ che hai da dire o che pensi.

Me lo dico da sola, a mo’ di consolazione.

Si avvicina la fine dell’anno. Un altro anno. Le conclusioni e i bilanci sono gli stessi della fine del precedente.
Quindi non ha senso aggiungere altro.

Forse solo la stanchezza è aumentata

Addio 2019!

Non è stato un piacere.

 

La fine si avvicina

La fine di questo 2019 si avvicina a grandi passi.

Non sono tra coloro che aspettano il fatidico traguardo nella speranza che, per qualche magia, la vita cambi con lo strappo dell’ultimo foglietto del vecchio calendario.

Si tratta di pietre miliari immaginarie che ognuno di noi, chi più chi meno, colloca lungo il proprio cammino.

Basterebbe guardarsi indietro per vedere che gli anni sono passati, a volte parecchi, ma allo scattare della mezzanotte del 31 dicembre nulla è davvero cambiato.
Il 1° gennaio ci siamo ritrovati ad essere gli stessi di 24 ore prima.

E questa patetica ginkana si ripete anno dopo anno.

L’uomo ama illudersi, ma si tratta di finestre effimere che crediamo di chiudere, per poi riaprirle su un panorama che, ahimè, si rivela sempre uguale.

Ma l’occasione ci è gradita per mangiare, bere e dimenticare …. almeno per un po’.

 

 

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