Spirito di squadra

Passo una grande parte del mio tempo libero a vedere serie tv in streaming.

Mi concentro in particolare su quelle che trattano di soccorso alle persone che sia di medici, vigili del fuoco o polizia.

Sono le uniche che mi prendono davvero.

Così mi sono chiesta: cos’è che mi attira di queste trame?

Semplice! Lo spirito di squadra!

Abituata come sono a vivere nel quotidiano con certi colleghi che fanno di tutto per scansare il lavoro e metterti in cattiva luce per pararsi il culo con i capi,

convinti sotto sotto che sei la fessa di turno,
che lavora dal primo minuto in cui mette piede in ufficio fino all’ultimo prima di spegnere il pc,

anche l’antivigilia di Natale quando tutti sono già con la testa in ferie,
in giro per i corridoi a scambiarsi degli ipocriti auguri e dolcetti.

Certo non tutti sono così, per carità, ma devo dire con amarezza che non sono neppure pochi.

Per cui… sì, non mi sento patetica se mi appassiono ad una finzione televisiva,
in cui un compagno di lavoro ti supporta, ti difende e sta sempre dalla tua parte.

E’ una sensazione sempre più rara, e il detto ‘homo homini lupus’  ha senz’altro preso il posto
del moschettieristico e più onorevole “Tutti per uno ecc…”

Mi si perdoni questa riflessione non proprio pre natalizia.

Tanto ormai in questo pazzo mondo le convenzioni sono saltate per sempre.

moschettieri

 

 

 

Spirito di squadraultima modifica: 2020-12-23T17:39:17+01:00da surfinia60

6 pensieri riguardo “Spirito di squadra”

  1. Ho sempre lavorato in gruppo. Negli anni ho incontrato qualche “individualista” che per la tipologia stessa del lavoro, si è auto escluso e il gruppo l’ha emarginato. Conclusione: se ne è andato. Per la gioia di chi è restato.
    Perchè non si può fare goal sempre da soli e sgomitare quasi mai premia, mi riferisco al mio settore.
    Certo, il tutti per uno va bene nelle fiction, ma la collaborazione è il minimo sindacale anche per non rodersi il fegato. Non reggerei l’ipocrisia di tanti uffici che so reggersi sul chi fa meno. Buoni giorni.

    1. Come dici tu anche per me è molto faticoso “reggere”, ma alla mia età non è pensabile cambiare lavoro. In passato ho cambiato sede e non è escluso che lo faccia di nuovo, ma come dice il detto sai ciò che lasci ma non sai ciò che trovi, e nell’impiego pubblico spesso le sorprese non sono buone. Mi toccherà armarmi di pelo sullo stomaco e orecchie da mercante e andare per la mia strada. Buone cose

  2. spirito di distanziamento di squadra, ecco ciò che bisogna avere; io mi ero imposto di far di tutto per risultare antipatico soprattutto ai superiori e a coloro che non contavano nulla ma che, nell’ombra, ai superiori riportavano ogni cosa di ciascuno; anche quando mi convocavano per consegnarmi un regalo alle scadenze quinquennali, chiedevo dove avessero comprato l’oggetto chè sarei andato subito a cambiarlo…; però ero irreprensibile nel mio lavoro (forse anche in un posto-chiave, lo ammetto); così mi hanno sopportato per venticinque anni e non ho mai dovuto abbassarmi ad alcun servilismo; lo spirito di squadra probabilmente sta solo nei film; nella realtà esistono invidie, gelosie, prevaricazioni vs schiena dritta, dignità, rispetto per se stessi ed un pizzico di strafottenza. Buon Natale mia cara.

    1. Eh sì, ne so qualcosa. La tua posizione sicuramente ti permetteva di fregartene e tirar dritto. Se poi si ha un carattere forte e una buona autostima, si sopravvive meglio. Non è il mio caso purtroppo.. Buone feste

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