Ti capita di provare quel disagio.
Goccioline di sudore ti imperlano la fronte.
Il respiro si fa pesante.
Ormai l’insofferenza non è più solo un fatto mentale,
morale o psicologico.
Anche il fisico la manifesta.
Ti devi allontanare per forza
dalla fonte di disturbo
uditivo, visivo, sensoriale in senso lato.
Sarà anche questo un regalo dell’età?
Insofferenzeultima modifica: 2023-05-28T19:06:43+02:00da
Forse l insofferenza nasce quando non la si può evitare ma non penso sia frutto dell’età direi piuttosto che allora sei ancora giovane spiritualmente se riesci a “sentire” l’insofferenza. Quando si è veramente anziani e in pensione si capiscono molte cose e si lascia andare tutto perché ciò che rimane da vivere è poco e bisogna approfittare di viverlo al meglio.
Puo’ essere come dici tu. Essendo ancora in età lavorativa, ahimé, devo tollerare più di quello cui sarei disposta. Dovrò pormi la domanda tra qualche anno, se mai arriverò all’agognata pensione, per constatare se qualcosa cambierà. Grazie per la visita
Sicuramente c’è un disagio forte quando l’insofferenza raggiunge quel limite e si inizia a star quasi male fisicamente. Per il momento non mi ci ritrovo, ma non credo sia legato all’età, però non sono psicologa . Con l’auspicio che passi questa brutta sensazione ti lascio un sorriso, ciao Surfinia
Cara Elena, sul fatto che passi la vedo dura. Ho perso quel poco di serenità che mi auto imponevo, con l’avanzare dell’età. Oppure semplicemente dovendo accettare determinate situazioni, luoghi e persone che non mi si confanno. Se tu non hai questo problema, sono felice per te. Ricambio il sorriso.
Ne abbiamo accennato, l’insofferenza può diventare apatia e un’invisibile fatica che non ha pesi o meglio non riusciamo a identificarli.
L’età sono convinto ha un grande peso, è un peso nel ridurre energie e affaticare la mente, che lotta con l’insoddisfazione. La cura se c’è per esperienza è in quelle attività che da sempre ci fanno passare il tempo con piacere e gioia, qualcuno le chiama passioni, io talenti.
L’unica grande virtù è il talento.
Si può ragionare quanto vuoi, secondo me l’unico nemico che abbiamo è e resta il tempo che passa.
A presto.
Il tempo diventa nemico se impiegato male. Se troviamo il modo di riempirlo abbiamo svoltato. Se lo facciamo con attività gradite, meglio. L’importante è dare un senso, anche se non sempre è quello che desideriamo. Buona serata
Allontanarmi dalla fonte di disagio significherebbe non lavorare più ma purtroppo non posso permettermelo, come tanti. Serena giornata
Accontentiamoci di allontanarci dal rompiballe del momento. Pochi possono permettersi di non lavorare. A presto
Ora si chiana età? Ma certo che il tempo lascia i suoi segni su ciascuno di noi
E non c’è da maravigliarsi perchè è tutto naturale
Bisogna solo avere il coraggio di accettare ciò che la vita ci offre, nel bene e ne male (a volte)
Poi si può anche contrastare il negativo, ma non sempre il negativo sa essere tale, a volte serve per capire ove sta il bene
Il tuo amico Giò
Somatizzo il disagio. Anche se mi sforzo di accettare, il mio corpo si ribella e mi dice di allontanarmi. Un saluto
L’insofferenza non è un problema legato all’età, potrebbe certo, ma l’insofferenza può dipendere da tanti fattori. E’ un disturbo che può nascere nel fisico., nell’anima, nel cuore, nella testa e sempre per ragioni diverse. Manca la serenità in senso generale e il sentirsi addosso i chiari sintomi, lo dimostano i fastidi che enunci e il disagio che vivi sulla tua pelle.
Buon girono Paola.
Un disturbo nel disturbo. Siamo messi maluccio. Saluti
Il problema è soprattutto quando non ci si può allontanare dalla fonte del disagio
Penso al tuo lavoro e capisco cosa intendi
A volte è un rifiuto di pensare alle emozioni che si provano, quasi un tumulto nei confronti degli altri a cui si da la responsabilità dei propri atti negativi.
Dissento. Raramente do la colpa agli altri per una mia condizione negativa. Purtroppo tendo molto all’autofustigazione.