E se fosse così?

Ho avuto questo pensiero.
Stavo guidando e ho immaginato di salire
salire, salire e vedere il mio corpo, la mia auto
e la strada dall’alto.
Ho percepito il senso di leggerezza
come a galleggiare nell’aria.
Ho immaginato che potrebbe essere così, morire.
Ho pensato ai poveretti vittime di incidenti inspiegabili.
Dicono di loro “Ha perso il controllo dell’auto senza motivo apparente”.
E se invece si fosse semplicemente allontanato dal corpo, perdendo il contatto materiale col mezzo?
Ho pensato che sarebbe triste, ma anche bello, se non ci fosse di mezzo il dolore.
Il tuo corpo è ormai rotto e sanguinante.
Ma tu sei già altrove, senza più sofferenza né paura.
Per scoprirlo, però, non potremmo più raccontarlo.
E’ normale avere questi pensieri? Non lo so.
Ma io li ho avuti e qui li condivido

 

E se fosse così?ultima modifica: 2023-10-25T18:22:42+02:00da surfinia60

11 pensieri riguardo “E se fosse così?”

  1. Mah, possiamo avere tanti pensieri, sogni, incubi, immaginazioni, spesso la fantasia ci trasporta travolgendoci, anche da svegli, in turbinii non previsti e proiettati in spazi inconcepibili. Certo se una persona immagina queste estemporaneità mentre svolge altre compiti dove sia richiesta attenzione e prudenza, magari mentre si è sulla strada e si stia guidando l’auto, potrebbe accadere anche un incidente. Quindi ciò che ti sia capitato è normale, non ti sei distratta e la prova che grazie al cielo, non ti sia accaduto nulla di grave, è la tua presenza sul blog.
    Lunga vita a te mia cara. Buona serata.
    P.S. Se cambiassi pensieri con altri meno fantastici, sarebbe meglio.

  2. Mi verrebbe da scriverti: ti sei funata qualcosa? Ma no.
    Sono pensieri in libertà che vanno e vengono nella nostra mente
    Mai ostacolarli ma lasciarli liberi di apparire nellanostra mente.
    Perchè non c’è nulla di più esaltante e ammaliante di un pensiero libero
    Il tuo amico Giò

  3. Com’è che ho la sensazione di avvertire del misticismo.
    Raccontarsi è anche scoprirsi.
    Non solo nel senso letterale del termine: svelarsi, denudarsi.
    Raccontarsi è anche una porta verso quel che non pensavi fosse possibile. Nei racconti l’immaginazione è costruzione.
    E così ti scopri! A me è capitato.
    Ti scopri romantica quando fino a pochi istanti fa il solo pensiero di dedicare una poesia ti sembrava qualcosa di lontano dal tuo modo d’essere.
    Ti scopri tenace quando non hai mai pensato di esserlo, magari spinta fraudolentemente da chi giudica senza conoscerti.
    Ti scopri capace di avere fede, fede nella vita e nella morte. E inizi a costruire il racconto dei racconti.
    Ammetto, non mi sono soffermato troppo sul quel che hai scritto, dato un parere sull’esempio: l’auto, il sentirsi spinti fuori dal proprio corpo. Ho avuto la spinta a immaginare quale pensiero ti abbia portato ad interrogarti e scoprirti capace di accettare o meglio considerare quel che prima non consideravi.
    Prima non sorridevo quasi mai, oggi sorrido di più.
    Come mai? Forse sto perdendo qualcosa o la sto guadagnando.
    Ecco cosa mi chiedo, cosa perdiamo o guadagniamo ogni volta che raccontiamo?

  4. Vorrei poter dire che è normale pensare alla morte, ma non altrettanto, credo, al modo in cui poter morire. Di solito sono cose che asccadono mentre uno dorme. A leggerti m’è venuta un poco d’angoscia…. quando guidi, non pensare a come potrebbe essere morire. Pensa a guidare e a vivere.
    Nessuno di quelli che muoiono in auto ha un aspetto compiaciuto, o sereno… credimi. Lo so per averlo visto.

    1. Era chiaramente una fantasticheria. Non mi è mai passato per la testa che possa essere in qualche modo ‘piacevole’ morire in un incidente. La mia ‘follia’ non arriva a tanto.

      1. Non mi sono spiegata bene… a volte, ci sono momenti, in cui uno pensa a come sarebbe morire in un incidente … perché pensa alla morte, più che alla vita..
        La tua “follia” come la chiami tu, penso sia solo sensibilità molto accentuata…:-)

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