E se fosse così?

Ho avuto questo pensiero.
Stavo guidando e ho immaginato di salire
salire, salire e vedere il mio corpo, la mia auto
e la strada dall’alto.
Ho percepito il senso di leggerezza
come a galleggiare nell’aria.
Ho immaginato che potrebbe essere così, morire.
Ho pensato ai poveretti vittime di incidenti inspiegabili.
Dicono di loro “Ha perso il controllo dell’auto senza motivo apparente”.
E se invece si fosse semplicemente allontanato dal corpo, perdendo il contatto materiale col mezzo?
Ho pensato che sarebbe triste, ma anche bello, se non ci fosse di mezzo il dolore.
Il tuo corpo è ormai rotto e sanguinante.
Ma tu sei già altrove, senza più sofferenza né paura.
Per scoprirlo, però, non potremmo più raccontarlo.
E’ normale avere questi pensieri? Non lo so.
Ma io li ho avuti e qui li condivido

 

5 sensi (- la vista)

Oggi, in occasione delle giornate del FAI
ho vissuto un’esperienza inedita e interessante.
Nell’Orto botanico annesso alla casa di Leopardi, a Recanati
erano previste  visite guidate
per le quali i partecipanti venivano muniti di mascherine
ad occludere la vista.
Si doveva poi procedere in fila indiana a mo’ di trenino, con le mani appoggiate sulle spalle di chi precedeva.
La guida metteva in mano ai partecipanti
fiori, foglie e frutti
Invitando i presenti ad annusare, prima, e assaggiare, poi
sfidando a riconoscere di che pianta si trattasse.
E’ stato divertente ma anche illuminante.
E’ incredibile come gli stimoli visivi, cui siamo abituati,
penalizzino gli altri sensi come l’olfatto il tatto e il gusto delle cose.
Alcuni profumi mi hanno riportato indietro all’infanzia
e mi hanno scatenato dei ricordi vividi.
La mascherina che impediva la visione,
ha favorito anche una certa intimità tra i presenti.
Io stessa mi sono sentita di esprimere ad alta voce le percezioni che sperimentavo, indovinando talvolta l’odore o il sapore giusto.
Esperienza davvero esaltante quanto inaspettata.

Nuovi inizi

Il momento tanto atteso

(e temuto)

è finalmente arrivato.

Un brivido di felicità mi ha contagiato.

Sentire la tua voce cambiare tono

Immaginare una luce  nuova nei tuoi occhi

lontani, ma non per me.

Speriamo sia la volta buona

che la vita ti regali un po’ di gioia

e con te, a me.

 

(A mio figlio)

Una citazione

Dietro a un brutto modo di fare c’è quasi sempre una storia, un percorso doloroso da capire e raccontare. Se uno c’ha il palo in culo è spesso perché qualcosa è andata storta in qualche salto in alto della vita. Nonostante questo mi avvalgo del diritto di non indagare, di quella favolosa reciproca facoltà di archiviare le persone che ti fanno, con tutto il rispetto, semplicemente cagare.

 

Cit. Enrica Tesio.

Mi piace come scrive. 

L’ho citata perché parla come farei io nella mia forma migliore, se ne avessi una.

Lezioni

Ricevo poche telefonate. Forse perchè anch’io non amo farle.
E va bene così.
Ma ieri qualcuno mi ha chiamato. Una donna.
Le nostre strade si sono incrociate poche volte, ma in modo significativo.
Avendo lei declinato alcuni miei inviti passati, ho pensato di lasciar perdere, annoverandola  tra la sfilza di meteore che hanno incrociato il mio cammino.
Mi ha sorpreso. Con la scusa degli auguri di pasqua ha condiviso con me, in maniera pacata e velata, alcuni drammi che sta vivendo e che la portano ad isolarsi.
Ho scoperto di avere molte cose in comune con lei.
L’amore per il silenzio, la contemplazione della natura, le passeggiate terapeutiche in solitaria (lei con il cane).

Il fastidio verso le persone chiacchierone e invadenti, soprattutto.
Riconosco di averla giudicata, in passato, tra me e me, quando non si era fatta più vedere né sentire.
Ancora una volta ho imparato una lezione: camminare nelle scarpe dell’altro per capire di più.