Non ritorno

La noia e l’inattività portano la mente verso luoghi lontani dalla realtà (e l’estate è solo all’inizio…)
Pensieri improbabili e inconfessabili nella quotidianità,
ma che si manifestano in una domenica casalinga e silenziosa.
Colpa forse di quello che immagazziniamo ogni giorno,
notizie, tragedie, diatribe…
per lo più faccende sgradevoli a cui ci si sta abituando,
anche perché ben poco spazio viene lasciato al bello, al positivo,
al gradevole, sempre più difficili da scovare.
Notizie che alimentano malesseri più o meno incarniti sotto pelle,
sgomento serpeggiante, per un futuro distopico che,
per molti versi, è già presente.
E poi ci sono loro, — gli haters—, quelli che si nascondono (neanche tanto) tra le pagine del web, tra i commenti in serie sotto i post sui social.
I denigratori, gli incazzati, sprezzanti e loschi figuri che attendono acquattati dietro le loro tastiere, pronti a disfare ogni tuo pensiero condiviso.
L’incarnazione del fallimento di questa umanità ormai sul limite del non ritorno.
Io faccio parte dei cosiddetti e disprezzati ‘boomers’
ma, a differenza di molti di essi, non sono affatto nostalgica,
non tornerei indietro a ‘quando si stava peggio’.
Se dovessi scegliere un posto nel tempo dove ‘tornare’ mi sentirei come un viandante che ha scordato da dove è partito, e puo’ solo andare avanti, nonostante i pericoli e le insidie di questa scelta.