Qualcosa di magico

Tutta una questione di autocontrollo.

Contare fino a dieci.

Respirare.

Svuotare la mente.

Farsi un giro.

Espedienti banali quanto semplici.

Ma ho constatato di persona che basta questo

per ricominciare a vedere…. a capire

ciò che sembrava invisibile…inaccessibile… ostico.

Ha qualcosa di magico.

 

Qualcosa di magicoultima modifica: 2024-09-12T18:22:58+02:00da surfinia60

19 pensieri riguardo “Qualcosa di magico”

  1. Il potere del cambiamento.
    Mi viene in mente l’attimo fuggente, bellissimo film e grande insegnamento.
    “E proprio quando credete di sapere qualcosa, che dovete guardarla da un’altra prospettiva, anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovrete provare. Ecco, quando leggete per esempio, non considerate soltanto lautore, considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice che molti uomini hanno vita di quieta disperazione.
    Non vi rassegnate a questo! Ribellatevi!
    Non affogatevi nella pigrizia mentale. Guardatevi intorno!
    Osate cambiare. Cercate nuove strade.”
    Buona fortuna per la tua nuova vita lavorativa.
    A presto.

    1. Non mi sento un’eroina per aver scelto un trasferimento di sede. Propendo più per un atto di disperazione, di fuga, come ce ne sono stati altri nella mia vita. Però devo riconoscere che un pizzico di coraggio l’ho avuto, alla mia età. Un po’ di dispiacere nel vedere come alcune ‘figure’ che ritenevo quasi ‘amiche’ si siano dissolte come neve al sole non appena sono uscita dal loro contesto lavorativo. Amen! Grazie per gli auguri. Li ricambio per ogni tua iniziativa, vecchia e nuova.

  2. Che alla fine siano gli espedeienti più semplici a garantirti una sorta di serenità, è fuori discussione. Ci si calma da soli, rilassandosi, ascoltando musica, leggendo un libro, facendo due passi, sorridendo delle complicazioni, vere o presunte. Il problema è problema a seconda di come lo si affronta. E sono felice di leggerti sulla via del rilassamento, della presa di coscienza, di quel prendere fiato che sottolinei anche tu, osservando dai nuovi punti di vista.

    1. Il post è nato in un momento ‘zen’ come non mi capita di frequente. Non c’è niente di definitivo in questo ‘stato di grazia’. Pero’ è utile tenerlo a mente per i momenti più duri. Saluti

  3. Se posso essere sincero: mai letto da te un psot breve e fondamentalmente positivo! Sono felicissimo, sorridevo mentre leggevo e mi sentivo sereno sapendoti tonica, leggermente ottimista e pronta ad affrontare con spirito nuovo e proficuo, la tua vita quotidiana. Ti abbaccio e…clap…clap…clap!!!
    Felice w.e. Paola.

  4. è una cosa che impari piano piano, e in cui devi perseverare. Fino ad un certo punto ce l’ho fatta, poi tutto si è ingarbugliato e non sono più riuscita a riprendere il filo, o forse non lo volevo abbastanza da sforzarmi. Pur sapendo che con l’esercizio sarebbe stato possibile, avevo fatto un po’ di yoga anni prima, la mia mente non voleva abbandonare i pensieri, anzi li rincorreva, li prendeva e ci giocava e io non potevo impedirglielo. Ma è soggettivo, quindi spero che tu riesca. ciao

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