Ogni qualvolta convinco me stessa ad avvicinarmi a qualcuno,
in qualunque senso si interpreti questo avvicinamento,
qualcosa mi tira indietro, qualcosa mi sussurra ‘lascia stare’.
Non è supponenza o superbia. Anzi!
Rifletto e rimugino fino a quando mi autoconvinco di essere io
in errore, e di conseguenza risultare sgradita.
Mi ripiego su me stessa e scelgo la solitudine.
Ancora e ancora.
Un passo avanti, due indietro.ultima modifica: 2024-10-05T11:47:38+02:00da
se parli di me, ti ho appena risposto! Un po’ come lo penso un po’ scrivo queste parole col sorriso. ciao
togli “come”. Vedi: mi emoziono, quando scrivo qui. ciao
Penso che alle persone vada sempre data una possibilità..la possibilità di stupirci*_*
Detta così sembra che sia io quella esigente. Se leggi bene ho specificato che non c’è ne supponenza ne superbia. È solo a me stessa che sto negando un’opportunità
Il post in fondo potrebbe risultare autoassolutore, nel senso che: sono io che “potrei” sbagliare ma non mi offro neanche l’occasione della conferma. Mi ritiro prima della prova del nove. Brucio l’aspettativa e frego la delusione.
Alla prossima.
Forse.
Dici? Solo che a forza di rinunciare non si va da nessuna parte. Bloccata alla partenza