Ho voglia di silenzio
Mi sembra di non riuscire neppure a pensare
Figuriamoci meditare
In realtà non ho mai capito cosa significhi ‘meditare’
Non ho mai preso lezioni
Forse avrei dovuto, ma sono sempre stata un po’ scettica
La notte quando veglio, insonne, i pensieri vagano
fuori dal mio controllo
Quasi sempre sono fonte di ansia
Riguardano il domani, ciò che mi aspetta
E mi tolgono il sonno.
Non è quello il tipo di pensieri che intendo
Vorrei essere in grado di avere un pensiero creativo
Come mi succedeva molti anni fa
Quando scrivevo poesie o qualche racconto
Ora non mi riesce più
Solo quando leggo qualcosa che mi ispira mi torna il desiderio di farlo
Ma il rumore, in senso metaforico non acustico,
mi distrae, mi deconcentra.
Ho provato a mettere le cuffie
Ascoltare musica zen
Isolarmi con i tappi nelle orecchie
Non c’è niente da fare.
Vorrei ascoltare il silenzio in un luogo senza stimoli
Dove poter sentire solo ciò che viene da dentro
estraniandomi da tutto il resto
Ma non è facile
Infatti non ci sono ancora riuscita
Ma poi sentire cosa?
Mi piacerà ascoltare quei pensieri?
O è meglio di no?
Silenzioultima modifica: 2020-12-08T13:01:46+01:00da
Quando, insonne, i pensieri si affollano nella mente e fanno a gara per tenerti sveglia, non c’è altro rimedio che buttarsi giù dal letto ed appuntarne qualcuno, magari quelli più scomodi, su un foglietto. Ti assicuro che è un modo efficace di rivedere, in seguito, quei frettolosi appunti, come bozze su cui tornare in modo più creativo e farne,infine, un prodotto letterario. Delle persone che scrivono, nessuna scrive in perfetta serenità di animo. Molto spesso uno scritto e soprattutto la poesia, nasce da un profondo dolore. Ciao.
Hai ragione. In passato lo facevo e ho scritto anche qualcosa di decente. Ma adesso quel tempo è passato, butto giù qualche pensiero nei miei blog senza pretese letterarie. Ritengo i miei pensieri troppo poco interessanti da essere immortalati. Rimpiango di non avere allargato la mia cultura quando ero mentalmente più prestante. Buone cose
Meditare significa “ascoltare il silenzio per poter sentire solo ciò che viene da dentro”
“Ma non è facile”!
Se il silenzio fosse un’esplosione nel cuore, le parole che sento avrebbero voce per spiegare tutto quel represso dolore.
Dolce notte
Ti capisco. Nemmeno il piacere di poter fare una passeggiata in campagna, dove i miei hanno una casetta in affitto, nella totale quiete, ho potuto avere nelle ultime settimane.
Mi sento scontata a ribadire che questo periodo ha stravolto tutti. Niente di ciò che prima era normale è rimasto tale. A volte immagino di essere in guerra per riuscire ad accettare certe cose inconcepibili. Ma tant’è…….
Sono brava dici? Forse a momenti, quando la misura è colma e devo buttare fuori certe considerazioni. Così le fisso qui, nel mio secondo blog, creato apposta per elaborare ciò che è più intimo, fissare ciò che si scioglie velocemente come il primo strato di neve al sorgere del sole. Grazie del tuo apprezzamento
Sai? Sei molto brava a descrivere le tue emozioni. E lo dico sul serio, forse perchè io da schiva quale sono non ci riesco affatto.
Comunque, anche io ho voglia di silenzio.
Quel silenzio che racconta molto.
E non racconta di tristezza ma neppure di gioia. Racconta di questi nostri giorni troppo pieni di parole vuote.
Quel silenzio che rigenera e che ripara e quel silenzio che forse non dà risposte ma che fa ascoltare anche i pensieri.
Buoni giorni, Surfinia