Creato da elisar_81 il 10/04/2006

Anima di cristallo

"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio" Francesco Guccini

 

Vuoi provare il brivido di essere paralizzato su una sedia a rotelle per sei mesi?

Post n°782 pubblicato il 21 Febbraio 2017 da elisar_81
 
Foto di elisar_81

“Vorrei  che il tuo amico provasse a stare in carrozzina per sei mesi, allora forse capirebbe cosa vuol dire dare false speranze a quelli come me!”
Queste le parole di Matteo contro un nostro amico che gli aveva dato false illusioni.
Ma queste parole le ho sentite come una spada nel mio cuore, le ho prese io tra le mani.
Di Matteo ho già scritto qualcosa, lui è paralizzato su una sedia a rotelle elettrica e se qualcuno non lo alza al mattino, lui resta li. Se un giorno tutti si dimenticassero di lui, lui morirebbe li dove si trova.
Provare a stare sei mesi sulla sua sedia? Essere sei mesi paralizzata?
Questo è stato un grido che ha messo la mia anima in ginocchio. Non so neppure cosa scrivere, come scrivere ma so che è importante scrivere e far conoscere al mondo queste urla che nessuno ode.
Al pensiero di stare un solo giorno al suo posto mi ha messo paura, ansia, tristezza.
Ma allora lui come vive la sua vita li seduto ogni secondo? Quanto dolore c’è nel suo cuore? Eppure non lo ho mai visto triste, ha un sorriso contagioso e quando parla a voce alta attira l’attenzione su di sè e ti fa sorridere, sempre!
Questo dolore io non lo so scrivere ma per un attimo, un solo attimo, ha sfiorato la mia anima e ora non posso più essere come prima.
Sento la necessità di fare qualcosa ma io non so cosa, sono impotente e inutile davanti a tanto dolore.
A cosa serve la mia vita? Cosa devo fare Signore? Tu mi hai portata tra questi ragazzi, uno diverso dall’altro, ognuno col suo infinito dolore e io ora mi sento così piccola e incapace.
Anche i ragazzi con disabilità mentale soffrono tanto. Michele, domenica alla catechesi, ha disegnato la sua vita con un pennarello nero, segnando il cartellone senza una logica.
“Michele, perché hai disegnato così la tua vita?”
“Perché la mia vita è nera, brutta, triste.”
“Michele, cosa ti manca per essere felice?”
“L’amore….qualcuno che mi voglia bene.”
E la mia anima è di nuovo caduta in ginocchio, avvilita, straziata perché non aveva nulla da dire.
Il dolore dei miei ragazzi mi mette ai piedi della croce ogni giorno e non so cosa fare.
Attendo che Dio mi dica qualcosa. Cosa devo fare Signore? Amarli? Non basta, bisogna fare di più. Bisogna far si che quando chiedo loro di rappresentare la vita con i colori, essi riempiano i fogli di arcobaleni e nuvole! 

 
 
 

Il voto di obbedienza

Post n°781 pubblicato il 19 Febbraio 2017 da elisar_81

Il voto di obbedienza è la cosa più terrificante per le persone abituate a vivere in autonomia e con grande libertà. Tuttavia l'obbedienza insegna all'anima a inginocchiarsi a sentire dolore nel momento in cui si ha lo slancio per volare. Imparare a inginocchiarsi e a chiedere scusa ti innalza di un gradino verso l'umiltà. 

Che strano, l'umiltà e le ginocchia piegate ti insegnano a volare! La vera libertà, infatti, non è fare ciò che si vuole ma fare il bene dell'altro. Rinunciare al proprio io per lasciar spazio ad un "tu" è un'azione che richiede fatica ma che allarga le tue ali e ti fa sentire un'aquila. 

Il voto di obbedienza è una stretta porta che conduce in Paradiso. 

Ma, obbedienza a chi? Al tuo prossimo! Quello vicino a te è il tuo prossimo!

 
 
 

La miglior compagna

Post n°780 pubblicato il 15 Febbraio 2017 da elisar_81

Questa sera, dopo essere stata a digiuno per 24 ore, mi sono fatta una pasta con funghi appena raccolti dai campi e panna di soia. Un bicchiere d'acqua (che per me è il massimo che posso bere, amo l'acqua) e una candela accesa accanto a me. 

Poi mi sono infilata sotto la doccia calda dopo aver acceso tutte le lucine a led colorate e tante candeline sparse qua e là nel grande bagno. 

Io sono la miglior compagna che potessi avere. Nessun uomo mi ha amata così come riesco ad amarmi io in rarissimi casi. Oggi è un giorno speciale perché sono ammalata da diversi giorni, causa principale la stanchezza e l'essermi trascurata per lunghi mesi. È un giorno speciale anche perché ho finito le lacrime.  Piangere è raro per me, provo vergogna, mi piace essere forte e severa con me stessa. Senza difese fisiche anche l'anima si ammala e perde il controllo. La nostalgia mi ha fatto lo sgambetto e allora io mi sono coccolata per rassicurarmi che domani arriverà una nuova alba con nuovi colori e nuove sorprese. Coraggio Ritael, noi ce la dobbiamo fare! 

 
 
 

La perla senz'ostrica

Post n°779 pubblicato il 14 Febbraio 2017 da elisar_81
 

L'amore è una perla nascosta nell'ostrica,

a volte gli passiamo accanto ignorando la sua presenza.

Spesso ammiriamo l'ostrica senza preoccuparci del suo interno

passiamo oltre senza sapere nè dove andiamo nè cosa cerchiamo.

Io invcece ho trovato una perla senza ostrica

e cerco un guscio dove nasconderla. 

 
 
 

Interrompere una vita è un crimine

Post n°778 pubblicato il 13 Febbraio 2017 da elisar_81

Fra un medico che pratica l'aborto e un macellaio non vi è alcuna differenza. Entrambi maltrattano e uccidono una vita innocente. 

Se scrivessi in fb questo pensiero, dovrei fare i conti con una massiccia dose di commenti idioti poiché fb è un ricettacolo di ignoranti dove la gente non è addestrata a pensare bensì a guardare un'immagine, per lo più insulsa, a cliccare sul mi piace o mettere una faccina che ride. Libero ormai ha pochi visitatori perché la massa è assorbita dal nulla, da ciò che non è impegnativo per la mente. Pensare è un mestiere per pochi. 

Sta di fatto che oggi il mio pensiero è per tutti quei bambini che non possono vivere perché la loro madre ha deciso così. Allora grazie mamma che mi hai concesso di vivere. E allo stesso tempo penso a tutti quegli animali innocenti che la gente vede come cibo e non come vita degna di essere vissuta.

 
 
 

Stare con gli ultimi

Post n°777 pubblicato il 11 Febbraio 2017 da elisar_81

Cara zia,

questa mattina molto presto, disarmata da una grande stanchezza fisica, chiudendo gli occhi, il cervello si è quasi spento e nella mente mi è piombata una scena di quando eravamo insieme nella tua Milano. Sotto casa, nel piazzale c'era una zingara che chiedeva sovente l'elemosina. A me non sono mai piaciuti gli zingari e li ho sempre scansati. Tu invece le sorridevi, le davi qualche moneta, una caramella e una carezza sul viso. 

"Zia è una zingara, perché lo fai?"

"Perché siamo tutti fratelli." e mi sorridevi.

Io non ti capivo. Ora invece conosco il valore di quelle parole e dei tuoi gesti. Tu stavi sempre con gli ultimi, al passo del più fragile, ti consumavi per loro, davi la tua vita e prima di andartene da questa terra mi hai lasciato il tuo scettro in mano. Quel giorno, poche ore prima di morire ti sei raccomandata; non si capivano le parole ma ho ricevuto il messaggio. Poi ho preso le tue lacrime e me le sono portata alle labbra. Quello fu il sigillo della mia promessa, del mio si. Si io prenderò il tuo posto. E ora che io lo voglia o no, la tua vita ha inghiottito la mia e siamo una cosa sola. 

Volevo farti sapere, zia, che non vedo più con gli occhi del viso, ora vedo con gli occhi del cuore e non vedo più lo zingaro, il barbone o la prostituta, vedo soltanto tanti fratelli uguali a me, figli dello stesso Padre.

Ciao zia...mi manchi sempre!

 
 
 

Madre Chiesa???

Post n°776 pubblicato il 05 Febbraio 2017 da elisar_81

La cosiddetta "Madre Chiesa" si è talmente riempita la bocca e la testa di paroloni come "peccato" e "satana" da confondere il peccato con le cose buone e le cose buone col peccato, da confondere satana con l'amore e l'amore con satana.

Peccato e satana sono diventati il capro espiatorio per cavarsela da alcune situazioni che non piacciono più. Le due parolone sono diventate l'acqua per lavarsi le mani quando fa comodo. 

E riguardo alla parola "Amore", la Chiesa si è fermata solo alla sua pronuncia con le labbra. Il cuore degli uomini è muto, sempre più muto...probabilmente basito dai paroloni "peccato" e "satana"!!!

Chi ha orecchie per intendere, intenda.

 
 
 

Tutto nell'amore

Post n°775 pubblicato il 02 Febbraio 2017 da elisar_81
 

Tutto inizia con l'amore.

Tutto termina nell'amore.

Niente esiste 

se non è generato dall'amore.

Tutto ciò che è visibile

e tutto ciò che è invisibile

si riduce ad una sola parola:

Amore.

Ma noi ancora non sappiamo amare! 

 

 
 
 

Nel buio della notte interiore

Post n°774 pubblicato il 01 Febbraio 2017 da elisar_81
 

Camminiamo nella notte

inciampando ma

camminiamo.

Questa è l'unica speranza:

camminare verso il nuovo giorno.

 
 
 

Lasciarsi sorprendere

Post n°773 pubblicato il 23 Gennaio 2017 da elisar_81

La vita è strana, imprevedibile e noi siamo animali addomesticati alla quotidianità. Gli imprevisti e i cambiamenti ci colgono sempre impreparati. Anche se ci sforziamo di essere aperti alle novità, anche se diciamo spesso che vorremmo cambiare vita, quando arriva il momento di cambiare qualcosa, accade un terremoto dentro di noi che mette in discussione tutti i nostri ideali, gli obiettivi e ce ne stiamo nascosti dietro lo stipite della porta sperando che almeno il muro dietro di noi regga e ci salvi dalle macerie.
Usciamo allo scoperto solo quando tutto sembra finito, quando la tregua ci lascia liberi di verificare i danni.
Iniziamo a guardarci in giro smarriti, perdiamo i punti di riferimento che fino a poco prima direzionavano i nostri passi e la disperazione spesso prende il sopravvento annebbiando la nostra vista con lacrime che non ci sono di aiuto anzi, ci trattengono in una situazione stagnante di disagio.
Penso che invece, dovremmo subito indirizzare le nostre energie per comprendere cosa è successo e come si può ricominciare a ricostruire una vita, non come prima, migliore di prima: con nuovi colori, nuovi slanci e più emozioni. Ci vuole vivacità, creatività anche nelle piccole cose quotidiane.
Persino il modo di disporre il piatto in tavola, se lo cambiamo spesso, porta novità e freschezza.
In certe sere, presa dalla solitudine e dallo sconforto, accendo una candela accanto al mio piatto, magari preparato con attenzione, come se ci fosse un ospite. Ho imparato ad essere ospite di me stessa e mi lascio incantare dalla dolcezza e dalla tenerezza che ho dentro. Sarebbe bello condividerla con qualcuno e a volte lo faccio, mi piace dare amore a chi non ne ha, mi piace irrompere nella solitudine e nella tristezza degli altri ma spesso preferiamo rimanere chiusi nella nostra casa interiore, anche se piena di macerie e polvere. Ci si abitua con facilità all’autocommiserazione.
E invece bisogna uscire da noi stessi, abbandonare il nostro io, lasciare la quotidianità.
Il Papa invita i cristiani ad uscire dai muri per evangelizzare il mondo. Io propongo di evangelizzare prima noi stessi spezzando le catene dei nostri limiti, uscire e sfidare la vita, accoglierla ogni giorno come un nuovo dono da scartare. Lasciamoci sorprendere dalla vita! Lasciamoci evangelizzare dalla gioia!

 
 
 

Come una stella

Post n°772 pubblicato il 20 Gennaio 2017 da elisar_81
 

Ti ho amato

come una stella ama la notte

ma tu mi hai uccisa

con un raggio di sole.

 

Ora io non brillo più.

 
 
 

A Chiara, compagna di avventure

Post n°771 pubblicato il 17 Gennaio 2017 da elisar_81
 

Il braccio destro di Chiara ieri sera tremava all’impazzata e per fermarlo e portarlo nella posizione a lei convenevole, ha dovuto afferrarlo con la mano sinistra e guidarlo.
C’erano diverse persone intorno a noi, nessuno ha notato quel suo movimento ma in fin dei conti, è normale sia così dopo quel disastroso incidente, che ha tolto al cervello la possibilità di comandare la parte destra del suo corpo. Nonostante da oltre due anni io sia abituata al suo ciondolare di qua e di là, ieri sera, quel suo gesto mi ha trafitto il cuore.
MI sono subito chiesta “se fossi io al suo posto che cosa farei?”. In un attimo ho percepito nell’anima tutto il dolore che deve invadere Chiara quando nel tentativo di fare qualcosa, il suo corpo non risponde, come se stesse gridando ad un sordo.
Poche ore prima avevo riempito il mio diario di parole disperate contro il mio cuore che non risponde ai comandi della mia mente.
Quale dei due drammi è più terribile? Se potessi scegliere, ad oggi non so se preferisco un cuore indomabile piuttosto che un corpo scoordinato.
In un modo o in un altro, siamo tutti condannati alla sofferenza di questo mondo.
Il mondo è stato creato per questo, per affinare l’anima e per fare ciò, è necessario soffrire.
Per quanto mi riguarda, farò il possibile per tornarmene a Casa migliore di come Dio mi ha mandata qui ma una cosa è certa:
qualsiasi strada io decida di percorrere, non sarà mai la mia strada perché la mia anima non ha gambe per correre ma solo ali per volare. E le mie ali sono così grandi che quando morirò riuscirò ad abbracciare la Terra, il Sole e la Luna, tutti insieme. Darò loro un bacio e gli sussurrerò “Grazie per aver vegliato su di me, da oggi in poi io veglierò su voi”.

 

E così anche Chiara mi ha costretta a fermarmi a riflettere su quanto sia imprevedibile e bastarda la vita.

 
 
 

L'universo in parole

Post n°770 pubblicato il 17 Gennaio 2017 da elisar_81
 
Foto di elisar_81

Tra un fiore,
un torrente,
una colomba,
i colori del cielo,
la rugiada sull'erba 
e una poesia

io scelgo una poesia
perchè la poesia
contiene l'universo intero.
In un poeta
Dio ha messo tutto ciò che serve
per far respirare le anime.  

 
 
 

Mendicante d'amore

Post n°769 pubblicato il 17 Gennaio 2017 da elisar_81

A volte guardo a terra 

come un mendicante 

e li, nasce un fiore.

Altre volte guardo al cielo

come una madre senza figlio

e l'alba sorge all'infinito.

Ma se allungo la mano

lungo il viale chiassoso 

la gente mi calpesta l'anima e mi butta via.

 

 
 
 

Ladra di perle

Post n°768 pubblicato il 17 Gennaio 2017 da elisar_81
 

Questa notte ho intrecciato una collana di perle

col colore dei tuoi occhi smeraldini,

con le note della tua voce melodiosa,

con le tue rosee labbra ridenti

e ci ho messo anche le stelle 

che splendevano come un tessuto lustro, 

quello che usano le donne nelle sere di festa,

ho messo le tue mani chiare,

le rughe del tuo viso 

ed ho legato ogni perla con i tuoi riccioli d'argento.

Questa notte io sono una regina 

con la più bella collana di perle ch'io abbia mai avuto:

i tuoi ricordi.

 


 

 
 
 

Ricordi eterei

Post n°767 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da elisar_81
 

Le tue carezze
erano come neve sul petalo rosso
e anzichè morire di freddo
vivevo d'amore.

La tua voce
era vento tiepido sul piccolo stelo  
e danzavo tra migliaia di steli
ma io brillavo di più.

I tuoi silenzi
erano il sussurro dell'alba
e tutto il creato
bisbigliava dentro all'anima mia.

 

Yiruma - The moment

 

 
 
 

Intimità

Post n°766 pubblicato il 10 Gennaio 2017 da elisar_81
 

Io ti bacio

attraverso il sibilo del vento,

ti accarezzo

nei colori tenui dell'alba,

ti stringo a me

sfiorando un fiore,

perché Signore

è Te solo ch'io voglio amare.

 
 
 

Il dolore del vivere

Post n°765 pubblicato il 10 Gennaio 2017 da elisar_81

Ci sono notti come questa, notti in cui il dolore del vivere si aggrappa alle radici del cuore e cerca di farsi forza per non cadere nell'abisso di morte.

Le ore sembrano intere vite che passano lente e tutte uguali aspettando che qualcosa arrivi per sollevarti dalla pericolosa agonia del vivere.

Ogni lacrima scava quell'ultimo angolo di terra rimasto per tener sospesi il cuore e il dolore che col suo grido fa vibrare la valle silenziosa del tempo. 

Si vorrebbe rinunciare alla vita ma neppure Dio può comprendere che un poeta non è fatto per le cose della terra, Lui ha bisogno di custodi per ciò che ha creato e poco gli importa se il custode è uno schiavo infelice.

Anche Dio ha i suoi difetti!

 

 
 
 

Perché hai smesso di amarmi?

Post n°764 pubblicato il 02 Gennaio 2017 da elisar_81

A ognuno di noi sarà capitato di sentirsi amato da qualcuno e poi un bel giorno ti svegli e quel qualcuno non ti ama più. E passi giorni interi a chiederti come sia possibile. Continui a sperare che sia soltanto un momento e che poi l'amore tornerà al suo posto e tutto si ripristinerá. Ma non succede mai così. 

"Perché hai smesso di amarmi?". A questa domanda seguono in sequenza le più svariate bugie ma la risposta è una sola: perché non ci ha mai amato. L'amore vero non può finire. Secondo la nostra cultura Dio è amore (per altre culture si chiama Tao ad esempio) ed è eterno. L'amore semplicemente è. Quindi non può finire. Ciò che ha una fine non può essere chiamato amore. 

Ho scritto questo quasi a voler rispondere a mia madre che stasera, per l'ennesima volta mi ha detto che desidera vedermi sistemata con un uomo e una famiglia. La mia risposta è: ho smesso di credere nell'amore umano, probabilmente perché nessuno mi ha mai amata. E più faccio esperienza concreta di vita più ho la conferma di quanto gli esseri umani siano incapaci di amare. È triste si, ma è una realtà che va considerata. 

Ora, se davvero Dio è amore, Lui è l'unica "cosa" che vale la pena di amare.

 
 
 

Essere Luce

Post n°763 pubblicato il 27 Dicembre 2016 da elisar_81

"Tu sei la mia luce. Attraverso te, io posso vedere."

Quando un non vedente ti dice parole come queste, la tua vita non può più essere quella di prima. Ti rendi conto di dover prenderti cura di te stesso perché sei importante per qualcuno. E capisci che hai il dovere di essere sempre quella luce che ha abbandonato gli occhi di qualcun altro.

 
 
 

INQUIETA E' L'ANIMA

CHE NON RIPOSA NELL'AMORE.

Ritael

 

NELLE TUE MANI

Nelle tue mani
io metterei le radici
e da te mi farei portare
in ogni angolo della terra,
non ho certezze
ma ho l'amore
tutto quell'amore necessario
per deporre la mia vita
in mano a te.


Ritael
(settembre 2017)

 

A TE SOLO

A Te solo
confluiscano i miei pensieri,
come torrenti impetuosi
si gettino insieme liberi
nella cascata del Tuo amore.

A Te solo 
io elevi la mia lode gioiosa,
come un fiore tra le rocce
le mie parole nel vento
solitarie e nascoste.

Lavami il cuore 
toglimi ogni desiderio umano,
rendimi capace di amare
ogni creatura allo stesso modo,
ch'io non ami più un'anima soltanto.

Te solo Signore!

Ritael

 

 

 

 

NESSUNO LO SA

Mentre sorrido
piango
e mentre di gioia danzo
muoio.

Ritael 

 

ETTY HILLESUM

 

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