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Messaggi del 12/03/2017

La tartaruga rossa Trailer

Post n°3995 pubblicato il 12 Marzo 2017 da paperinopa_1974
 

locandina la tartaruga rossa
Un'opera semplice e metaforica che disegna la vita attraverso le sue tappe ed esprime un rispetto profondo per la natura e la natura umana.
Scampato a una tempesta tropicale e spiaggiato su un'isola deserta, un uomo si organizza per la sopravvivenza. Sotto lo sguardo curioso di granchi insabbiati esplora l'isola alla ricerca di qualcuno e di qualcosa. Qualcosa che gli permetta di rimettersi in mare. Favorito dalla vegetazione rigogliosa costruisce una zattera, una, due, tre volte. Ma i suoi molteplici tentativi sono costantemente impediti da una forza sotto marina e misteriosa che lo rovescia in mare. A sabotarlo è un'enorme tartaruga rossa contro cui sfoga la frustrazione della solitudine e da cui riceve consolazione alla solitudine.
Regia di Michael Dudok de Wit.
Durata 80 minuti circa.Genere Animazione, ratings: Kids+13, produzione: Francia, Belgio, 2016. Da lunedì 27 marzo 2017 al cinema.
Recensione di Marzia Gandolfi
Scampato a una tempesta tropicale e spiaggiato su un'isola deserta, un uomo si organizza per la sopravvivenza. Sotto lo sguardo curioso di granchi insabbiati esplora l'isola alla ricerca di qualcuno e di qualcosa. Qualcosa che gli permetta di rimettersi in mare. Favorito dalla vegetazione rigogliosa costruisce una zattera, una, due, tre volte. Ma i suoi molteplici tentativi sono costantemente impediti da una forza sotto marina e misteriosa che lo rovescia in mare. A sabotarlo è un'enorme tartaruga rossa contro cui sfoga la frustrazione della solitudine e da cui riceve consolazione alla solitudine.
La tartaruga rossa debutta con una tempesta in alto mare. Onde gigantesche frangono con furore lo schermo. Un naufrago è al cuore di quel movimento poderoso. Tra l'uomo e la natura si scatena una guerra ineguale. Il motivo è dato ma il sontuoso film d'animazione di Michaël Dudok de Wit si prende tutto il tempo per rovesciarlo nel suo contrario: un'emozionante storia di riconciliazione e di fusione amorosa. Perché quella che dispiega La tartaruga rossa è una forza misteriosa, qualche volta accogliente e qualche altra riluttante, qualche volta impassibile, qualche altra instabile.
Non siamo davanti all'ennesima storia esotica in cui la natura è mera riserva di accessori a disposizione dell'ingegnosità dell'uomo. Al principio l'uomo fa l'uomo e crede alla chimera di una conquista. Si accanisce, costruisce una zattera di fortuna ma il mare non lo lascia partire. Dieci, cento volte prova a prendere il largo, altrettante è affondato da una presenza enigmatica e invisibile. Ma l'ultimo tentativo gli rivela l'apparenza del suo avversario e la consapevolezza di essere (una) parte del tutto. Frustrati nelle attese e nelle abitudini di spettatori, torniamo a riva, esploriamo col protagonista i luoghi, sperimentiamo la dolcezza dei frutti e la furia brutale delle piogge tropicali, precipitando nel fondo di un crepaccio e rialzandoci perché film e vita possano continuare. Nel modo della natura. Natura con cui il regista stabilisce un legame carnale. Spettatore e protagonista aspettando sulla riva che il tempo scorra, volgendo il punto di vista e scoprendo essenziale quello che credevano ornamentale: i flussi e riflussi della corrente marina, il ritmo dei giorni, il mutare delle stagioni. L'uomo non colonizza quel territorio edenico e selvaggio, niente capanna come avrebbe fatto Robinson Crusoe. Sull'isola tutto resta inviolato, l'uomo è solo di passaggio, una parentesi breve dinanzi all'età dell'universo.
Animato a mano con acquerello e carboncino, La tartaruga rossa respira con la natura e parla la sua lingua. Senza dialoghi, questo racconto contemplativo si esprime attraverso la luce cangiante, il fragore di un temporale, lo schianto di un tuono, lo scroscio di una corrente di acqua dolce, il crepitio del fuoco, l'infrangersi delle onde, il fruscio delle foglie. Il supplemento di animismo giapponese tradisce l'influenza dello Studio Ghibli, l'afflato e la partecipazione di Isao Takahata e Hayao Miyazaki, sedotti dai lavori dell'autore olandese (The Monk and the Fish, Father and Daughter), percorsi da una malinconia tenace che dice della fuga del tempo, degli anni che passano sul bordo del fiume o su un'isola in mezzo al mare.
La tartaruga rossa è un'opera semplice e metaforica che disegna la vita attraverso le sue tappe (ostacoli, scoperte, solitudine, amore, genitorialità, vecchiaia, morte) ed esprime un rispetto profondo per la natura e la natura umana, veicolando un sentimento di pace e ammirazione davanti al suo mistero. Rivelazione sospesa tra terra e mare, tra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo, La tartaruga rossa è drammatizzato con la sola forza del disegno, dei colori, dei movimenti, della musica che interpreta e amplifica la purezza delle linee.
Tra oriente e occidente si realizza il sogno di un disegnatore solitario che si spinge per la prima volta al di là dei limiti del formato corto, confermando i suoi racconti lineari su cui dispone motivi circolari, l'infinito ripetersi del tempo. Luogo di una vita a due e poi a tre, un bambino nasce da quell'unione, l'isola ospita l'avventura umana eludendo il pamphlet ecologista e sottolineando l'incapacità dell'uomo a vivere da solo. Che si tratti di un'allucinazione del protagonista o della volontà della tartaruga, la metamorfosi dell'animale rinvia al bisogno della vita in comunità, all'esigenza di istituire un sistema sociale, anche elementare come quello della famiglia. L'autore tacita la parola, concentrandosi sul linguaggio dell'azione e del corpo, preponendo i nostri complessi istinti primari. Gli stessi che spingono una tartaruga che nasce sulla spiaggia a dirigersi verso il mare.
Più dalle parti di Rousseau che di Defoe, La tartaruga rossa è poesia meditativa accomodata tra la foresta magica della Principessa Mononoke e l'oceano di Ponyo. Da qualche parte, lungo i tropici del capolavoro. mymovies.it

 
 
 

Il robot Cobalt paladino della sicurezza nei luoghi di lavoro

robot Cobalt

Cobalt è una guardia super umana autonoma dotata di una telecamera di sicurezza progettata dal famoso designer industriale Yves Béhar Cobalt può comunicare a distanza con le forze dell'ordine nel caso in cui noti qualcosa di anomalo

Cosa dire del robot Cobalt? Che non dà eccessivamente nell’occhio, è discreto e cortese, che quasi si mimetizza tra i mobili dell’ufficio. Il suo compito, proprio come quello di guardia di sicurezza, è di pattugliare un edificio alla ricerca di qualsiasi attività insolita che riferisce immediatamente alle autorità competenti.

 Travis Deyle – CEO co-fondatore di Cobalt – lo descrive così: «è una guardia estremamente competente con capacità sovrumane, onnipresente e sempre a conoscenza di quello che succede in tutta l’azienda». Il robot Cobalt può stare di guardia giorno e notte, e se rileva qualcosa di imprevisto – come una finestra aperta, un tubo che perde, o una persona nella stanza – avverte chi di dovere che può usarlo come una sorta di robot di telepresenza per gestire la situazione senza mettere nessuno in una situazione potenzialmente pericolosa. Il robot – com’è prevedibile – è dotato di oltre 60 sensori e potenza di calcolo in grado di sfruttare algoritmi di apprendimento automatico.

L’azienda Cobalt nasce da un gruppo di ingegneri specializzati in robotica in arrivo – con il proprio know-how – da SpaceX e GoogleX. Fanno parte del gruppo di investitori Bloomberg Beta e PROMUS Ventures, con la partecipazione di Haystack, Subtraction Capital, Comet Labs, e finanziatori autonomi. Il robot non è, ovviamente, un parente di Robocop, quanto piuttosto un gadget ricoperto di un tessuto blu destinato a mimetizzarsi con l’arredamento minimalista di un ufficio. Così è stato immaginato nella mente creativa del designer industriale Yves Béhar, e così è stato realizzato.

Tecnologia al top

Il robot Cobalt – secondo Béhar – dispone di un meccanismo semi cilindrico di guida autonoma, mentre i sensori e le telecamere sono coperti da una gonna elastica. Questo dettaglio aiuta a massimizzare l’accesso e la fruibilità delle tecnologie interne, crea un flusso d’aria per evitare il surriscaldamento, e trasmette una sensazione di “persona” gentile. I sensori includono telecamere a 360 gradi che funzionano giorno e notte, telecamere termiche, scanner laser, un serie di microfoni direzionali, RFID a lungo raggio, un lettore di badge, e sensori ambientali per rilevare, tra l’altro, il monossido di carbonio e il fumo. È presente un display touchscreen che le persone possono utilizzare per interagire con il robot.

Altri possibili scenari

Sebbene l’obiettivo iniziale del robot Cobalt sia quello di garantire la sicurezza, Travis Deyle, CEO e co-fondatore di Cobalt, vuole ampliare il suo raggio di azione e mettere a disposizione le sue potenzialità per assistere nella gestione delle strutture, i dipartimenti IT e altro ancora. «Stiamo collaborando con i nostri clienti» racconta Deyle «per identificare quali compiti implementare – da operazioni di accoglienza (check-in, accompagnamento e fornire la direzione) a quelli per la mappatura (Wi-Fi, la pianificazione dello spazio, e altro ancora). Il robot è già equipaggiato con l’hardware giusto, quindi gli aggiornamenti saranno effettuati tramite update software over-the-air. Il team Cobalt tiene a precisare che non sarà l’ennesimo robot che finirà per fare i lavori umani obsoleti, o che sostituirà le persone, ma che piuttosto le aiuterà nel loro lavoro

guarda il video e proprio un segugio clicca Cobalt

libero.it

 

 
 
 

Matera VI Meeting Internazionale del Cinema Indipendente

Post n°3993 pubblicato il 12 Marzo 2017 da paperinopa_1974
 

VI Meeting Internazionale del Cinema Indipendente

Dal 15 al 19 marzo, Matera capitale del cinema con il VI Meeting del Cinema Indipendente (MICI 2017). Dopo il successo della scorsa edizione torna nella Città dei Sassi la manifestazione ideata e organizzata dall’AGPCI, Associazione Giovani Produttori Cinematografici Indipendenti, in coprogettazione e con il sostegno del Programma Sensi Contemporanei e della Regione Basilicata, e promossa con FICE, Federazione Italiana Cinema d’Essai e ANEC-AGIS PB, Associazione Nazionale Esercenti Cinema e Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, Puglia e Basilicata.
Tutti i dettagli dell’iniziativa saranno illustrati nel corso della conferenza stampa in programma a Matera, a Casa Cavaore 11.30, alla quale parteciperanno gli organizzatori, i promotori e i rappresentanti delle istituzioni. Sono previsti gli interventi di Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera, Patrizia Minardi, dirigente Ufficio Sistemi Culturali, Turistici, Cooperazione Internazionale della regione Basilicata, Marina Marzotto, presidente AGPCI, Domenico Di Noia, presidente FICE, Giulio Dilonardo, presidente Agis e Anec Puglia e Basilicata, Paride Leporace, direttore Lucana Film Commission.

Previsto un vasto programma dedicato agli studenti e al pubblico di Matera e della Basilicata ed inquadrato in un ambito di educazione all’immagine e formazione dell’audience, tema portante anche di vari confronti e convegni supportati dal lavoro di Agis Scuola Puglia e Basilicata, condotti da Francesca Rossini, segretario generale Unione Interregionale Agis Puglia e Basilicata. In quest’ambito una serie di appuntamenti aperti al pubblico nel Cinema Comunale: due matinée dedicate agli studenti tra cui il film di animazione candidato agli Oscar La tartaruga Rossa di Michael Dudok de Wit, distribuito da BiM che sarà anche in Anteprima per il pubblico sabato 18 alle ore 16:30. Sette  quindi le Anteprime Nazionali di film inediti accompagnati da confronti tra pubblico, registi, critici cinematografici e cast tra cui l’attesissima Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi, distribuito da 01 Distribution e una serata dedicata al Cinema Made in Lucania a cura di Lucana Film Commission che presenterà Il fischio di famiglia di Michele Russo, che racconta la storia della famiglia del regista Francis Ford Coppola originaria della Basilicata e l’Anteprima Mondiale di Matera 15/19: Episodio I di Fabrizio Nucci, Nicola Rovito e Alessandro Nucci. In ultima, sabato 18, è prevista la Lectio Magistralis condotta dall’autore e giornalista televisivo Hakim Zejjari sulla figura del Produttore indipendente a cui parteciperanno: Elda Ferri, produttrice candidata all’Oscar per La vita è bella di Roberto Benigni, Pierre-Ange Le Pogam, produttore storico di Luc Besson e Andrea Cucchi, giovane produttore del film “caso” del 2016 Mine degli esordienti italiani Fabio Guaglione e Fabio Resinaro distribuito in sala in tutto il mondo incluso gli Stati Uniti. La Lectio si svolge con un taglio da documentario live e verrà ripresa per rimanere gratuitamente a disposizione di studenti e giovani produttori on-line.

Il MICI rappresenta un’opportunità importantissima anche per gli operatori del settore oltre che un momento di grande coinvolgimento per il pubblico locale,  tra l’altro, la collocazione del MICI all’inizio della primavera lo rende il naturale evento di promozione della programmazione cinematografica estiva. Il Meeting infatti offrirà agli esercenti di tutta Italia una panoramica sul prodotto disponibile per l’estate 2017. Un’occasione per presentare l’offerta cinematografica indipendente dei prossimi mesi: con Convention delle distribuzioni indipendenti, Anteprime Industry per gli accreditati, e Anticipazioni sui film italiani in fase di post-produzione.

Tra le anteprime industry è prevista la proiezione di un’ampia selezione di film indipendenti per tutti i target: da Sulla via Lattea di Emir Kusturica, distribuito da Europictures, all’animazione italiana East End di Giuseppe Squillaci e Luca Scanferla, distribuito da Distribuzione Indipendente.

Sul fronte dell’attività di approfondimento, molteplici saranno i momenti di confronto sui temi di maggiore interesse con incontri e convegni. Tra quelli di maggior richiamo: Focus Lucania, che vedrà anche la presentazione della guida Ciak Basilicatamercoledì 15. Sempre mercoledì, si annuncia una riflessione importante sull’opportunità di creare veri distretti industriali della post-produzione e effetti digitali alimentati da nuove risorse qualificate formate in collaborazione tra enti di formazione e settore privato. All’incontro partecipano Luciano Sovena, Presidente di Fondazione Roma Lazio Film CommissionApulia Film Commission e vari esponenti del mondo delle industrie tecniche tra cui Augusto Pelliccia di Augustus ColorGiovedì 16, i lavori si apriranno con un convegno dedicato ai Talent che diventano produttori con la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta, attrice e produttrice conosciuta in tutto il mondo, mentre a seguire il panel su Industria, educazione all’immagine e formazione dell’audience si focalizza su una delle attività che riceverà un forte impulso dal nuovo DDL Franceschini. La disponibilità di opere attuali e l’organizzazione di spazi per la visione in condizioni tecnicamente e formalmente corrette è sempre stato il punto debole di queste attività. Come può l’industria operare per sostenerle al meglio?  Questo è ciò che il convegno si prefigge di indagare proponendo anche un diritto ed un percorso di sfruttamento cinematografico dedicato all’educazione. Grazie al supporto tecnico della Direzione Generale Cinema MiBACT, il 17 marzo, è previsto un approfondimento sui decreti attuativi in fase di elaborazione per la nuova Legge per il Cinema e l’Audiovisivo; e uno sugli Strumenti di Internazionalizzazione del prodotto cinematografico e audiovisivo italiano, guiderà i lavori Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo. Sempre sul tema dell’internazionalizzazione è previsto, il giorno 18, il coinvolgimento di Cinecittà – FilmitaliaRai Com AFIC in un incontro dedicato alle strategie di Promozione internazionale del prodotto cine-audiovisivo italiano e, in seguito, l’intervento della Vice Presidente di CNC Cinéma du MondeMagali Negroni, e il Presidente di MéditalentDidier Boujard, per un focus sul Cinema nel Mediterraneo.

Sempre in tema d’internazionalizzazione le attività del MICI Market si fondono anche con gli approfondimenti nel convegno Il modello di business dell’arthouse europeo. Secondo l’Osservatorio dell’Audiovisivo Europeo il 63% del prodotto audiovisivo europeo non valica le frontiere del proprio paese. C’è un problema di modello di business per il cinema europeo? Ne discutono nella giornata del 18 marzo produttori e venditori internazionali che partecipano anche al Market tra cui: Rai ComAtlas International (DE), Summerside International (NL), Picture Tree International (DE), Potemkino (BE), Silver Sword International (CAN). Il Market, tema forte di AGPCI che ha iniziato nel 2011 a renderlo attività chiave del MICI, da quest’anno amplia la sua offerta anche con i Pitch2Script International dedicati agli autori e realizzati in collaborazione con WGI – Writers Guild Italia, dove si presentano soggetti e copioni per Cinema e Serie TV di interesse internazionale. La restante offerta del MICI Market si delinea con i Pitch2Domestic, attività di Pitch dedicate al reperimento di risorse tramite co produzione nazionale, ricerca di fondi regionali e distribuzione nazionale; Pitch2International, ricerca di co produzioni internazionali e venditori esteri e Pitch2Finance, sessioni dedicate ad incontri con i finanziatori privati del cinema e dell’audiovisivo.

La mattina del 19 marzo Lucana Film Commission invita gli ospiti nazionali ed internazionali del MICI a visitare e conoscere meglio i Sassi e le bellezze di Matera perché il cinema indipendente continui ad “abitare” questo spazio prezioso e renderlo centrale alla cultura contemporanea internazionale.  ilmessaggeroitaliano.it di Antonio Curci

 

 
 
 

le favole disney se fossero girate al sud Italia

Post n°3992 pubblicato il 12 Marzo 2017 da paperinopa_1974
 

le favole disney al sud gif
Casa Surace sono tornati con un altro esilarante video. Questa volta hanno deciso di smontare le famosissime storie Disney condendole con gli allegri stereotipi delle tradizioni del sud Italia per restituire la loro versione dei grandi classici animati.

Tra i cartoni più famosi riproposti nel video c’è “La bella e la bestia”, “Aladdin” e l’immancabile "Biancaneve" dove la cattiva che si domanda allo specchio chi è la più bella del reame ottiene la risposta della nonna che preoccupata le risponde: “Biancaneve, perché tu si fatt' tropp' secc' a nonna....tu lo sai, io rifletto” (Biancaneve è la più bella del reame perché tu sei troppo magra, vuoi smetterla di mangiare mele, meglio una bella frittata di maccheroni”).

Il video di Casa Surace riesce a far sorridere proponendo la versione più spinta delle favole made in sud, con protagonisti che omaggiano la buona tavola, la genuinità del meridione e smontano anche gli stereotipi legati alle donne.  tpi.it

 
 
 

Pica-Pau Woody Woodpecker 2017 trailer

Post n°3991 pubblicato il 12 Marzo 2017 da paperinopa_1974
 

locandina del film Woody Woodpecker

Universal Pictures ha reso diponibili un trailer e una locandina internazionali di Woody Woodpecker, il film realizzato con un mix di CG e live-action, vedi il lungometraggio L'orso Yoghi del 2010, dedicato al simpatico e popolare pennuto dei cartoni animati meglio noto come Picchiarello.

 

Il film di Woody Woodpecker avrà una tematica ambientalista e affronterà questioni sociali con l'ironia e la goliardia che distingueva il cartoon originale. La trama trova l'iperattivo picchio rosso scatenare una guerra contro con un grosso avvocato di città che vuole abbattere la sua casa.

Nel cast Timothy Omundson (la serie tv "Galvant") che interpreta Lance Walters, un avvocato divorziato con un figlio e una nuova fidanzata che vuole costruire una casa da sogno in un bosco tra le montagne, solo per scoprire che sta tagliando un albero in cui vive Woody.

Nel cast anche l'attrice brasiliana Thaila Ayala ed Eric Bauza che presterà la voce a Woody Woodpecker. Bauza è noto agli appassionati di animazione per il suo lavoro come doppiatore in serie tv come Tartarughe Ninja, SpongeBob e Uncle Grandpa.

Il cast di supporto comprende Graham Verchere, Jordana Largy, Adrian Glynn McMorran, Chelsea Miller e Jakob Davies. Il film di Woody Woodpecker ha lo scopo di creare un universo cinematografico per i personaggi creati per lo studio di Walter Lantz che oltre a Woody Woodpecker / Picchiarello includono Oswald il coniglio fortunato, Andy Panda e Chilly Willy. Si ritiene che alcuni di questi personaggi avranno un cameo in Woody Woodpecker.

Woody Woodpecker è diretto da Alex Zamm meglio conosciuto per Beverly Hills Chihuahua 2. La maggior parte dei film diretti da Zamm sono usciti direttamente in home-video, un'eventualità da non escludere per Woody Woodpecker. I crediti di Zamm includono anche Inspector Gadget 2, Il dottor Dolittle 5, L'acchiappadenti 2 e Una promessa è una promessa 2.

Zamm ha scritto la sceneggiatura di Woody Woodpecker con William Roberts. La coppia ha anche collaborato ai sequel Inspector Gadget 2 e Una promessa è una promessa 2. Alla sceneggiatura hanno lavorato anche Daniel e Steven Altiere, che hanno collaborato ai film tv in live-action di Scooby-Doo.

Woody Woodpecker è previsto in uscita in Brasile nel mese di ottobre 2017 e non ci sono ulteriori date di uscita annunciate. Universal ha iniziato lo sviluppo del film nel 2010 e da allora il progetto ha subito un cambiamento di formato, da antologia di cortometraggi a lungometraggio e di team creativo  cineblog.it Di Pietro Ferraro

 

 
 
 

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