Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cielostellepianeticile54industriametallisbaglisignoramonellaccio19cardiavincenzocassetta2nomadi50m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« A Pescara disastro ambie...Vita precaria: elemosina... »

Ansia per i prossimi 12 mesi. Pių scendono titolo di studio, tutele, retribuzione e ore lavorate, maggiore č la paura del futuro

Post n°8734 pubblicato il 27 Marzo 2014 da cile54

Un italiano su cinque teme di perdere il posto

Il 19,2% degli occu­pati ita­liani, ossia circa 4,2 milioni di per­sone, ritiene di poter per­dere il lavoro nell’arco dei 12 mesi che ha davanti a sé. È quanto emerge dalla III inda­gine Isfol sulla qua­lità del lavoro, che affronta anche il tema della job secu­rity . Un timore che si è acuito negli ultimi sette anni: ana­liz­zando infatti l’andamento rela­tivo al periodo 2006–2010, in cui ricade l’esplodere della crisi, si riscon­tra un aumento della per­ce­zione di rischio di ben 1,5 punti.

La sta­bi­lità lavo­ra­tiva viene per­ce­pita più cri­ti­ca­mente nei con­te­sti lavo­ra­tivi in cui ci sono stati tagli di per­so­nale: si osserva, infatti, che nel 2010 circa il 34% degli occu­pati che hanno assi­stito a una ridu­zione del per­so­nale da parte dell’impresa dichiara di poter per­dere il lavoro nell’anno suc­ces­sivo. Tale quota è cre­sciuta note­vol­mente rispetto al 2006, quando si atte­stava intorno al 23%, pro­ba­bil­mente anche in con­se­guenza alla crisi stessa.

Se si stu­diano le carat­te­ri­sti­che degli occu­pati in Ita­lia, si osserva una forte diso­mo­ge­neità nella quota di quanti per­ce­pi­scono un’instabilità lavo­ra­tiva. In gene­rale, i sog­getti mag­gior­mente espo­sti al rischio di espul­sione e che hanno con­tratti pre­cari sono quelli che dichia­rano mag­giore insi­cu­rezza lavo­ra­tiva. La pre­ca­rietà del rap­porto di lavoro è la carat­te­ri­stica che più di ogni altra ha un impatto nega­tivo sulla job secu­rity . Si tratta prin­ci­pal­mente di occu­pati gio­vani, donne, per­sone che lavo­rano con orari ridotti, occu­pati in pro­fes­sioni non qua­li­fi­cate e che per­ce­pi­scono una bassa retribuzione.

Mostrano una mag­giore incer­tezza sul pro­prio futuro gli occu­pati in pos­sesso di titoli di stu­dio medio-bassi, cioè quanti hanno mag­giori pro­ba­bi­lità di rica­dere nelle pro­fes­sioni meno qua­li­fi­cate e nei bad jo bs .

La pre­ca­rietà del rap­porto di lavoro è l’aspetto che più di ogni altro incide sulla per­ce­zione di insta­bi­lità lavo­ra­tiva: ben il 60,2% dei col­la­bo­ra­tori e il 52,9% dei dipen­denti con con­tratto a ter­mine ritiene di poter per­dere il lavoro nei 12 mesi seguenti. Gli occu­pati che lavo­rano su base ora­ria ridotta e quelli che svol­gono un lavoro con basse remu­ne­ra­zioni sosten­gono, in pro­por­zioni ben supe­riori alla media, di sen­tirsi insi­curi circa il pro­prio futuro.

Chi lavora part-time, infatti, per­ce­pi­sce insi­cu­rezza nel 25,8% dei casi, men­tre chi lavora con un ora­rio full-time crede di poter per­dere il pro­prio posto di lavoro sol­tanto nel 17,7% dei casi. Ana­lo­ga­mente, chi ha una retri­bu­zione infe­riore ai 900 euro men­sili si ritiene insi­curo nel 28,3% dei casi; tale quota si riduce dra­sti­ca­mente all’aumentare del gua­da­gno per­ce­pito, rag­giun­gendo valori intorno al 12% per gli occu­pati con uno sti­pen­dio men­sile non infe­riore a 1.750 euro netti.

Insomma, più è debole la posi­zione di par­tenza, e più in pro­por­zione aumenta l’ansia.

 

25/03/2014 14:12 www.ilmanifesto.it

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963