Creato da Yaris167 il 19/10/2006

Counselling di Yaris

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La Simpatia non va più di moda...

La simpatia è come il colore dei capelli. Ognuno nasce con la sua, e se te la tingi si vede subito.

(postofisso2012, Twitter)






Anche se nella terminologia corrente il termine simpatia viene utilizzato nell'accezione positiva di attrazione tra persone affini, la  nostra concezione della simpatia  si esprime principalmente come una qualità personale che rende la persona gradevole, attraente, socievole, capace di farci stare bene, o almeno capace di rassicurarci sul fatto che non sarà mai in conflitto con noi. In realtà, il termine Simpatia  deriva dal greco “sympatheia” che significa “patire insieme", condividere.

In medicina, due organi corrispondenti finiscono per infiammarsi e ammalarsi per simpatia, lo stesso sistema nervoso simpatico, branca del sistema nervoso autonomo, controlla le funzioni più viscerali e involontarie che possono condurre a somatizzazioni.(W. Bucci- Teoria del codice multiplo). 

Oggi la simpatia va poco di moda ( ...o dovrei scrivere l'opposto?) pur nella sua accezione maggiormente positiva. Il sopravvento di sentimenti meno nobili, come l’interesse, l’egoismo, il proprio vantaggio, hanno trasformato la simpatia, in una sorta di seduzione, cui ricorrere per attrarre:  una fascinazione con particolare trasporto emotivo.

Si simulano sentimenti, affezioni, riconoscimenti, confidenze, rifiutate aprioristicamente, per scavalcare, il vicino, il collega, il datore di lavoro e, "per sopravvivere", anche gli amici e parenti più stretti.

Con ineffabile sorriso, la simpatia avanza e miete vittime e, in questa accezione, è molto più vicina alla realtà, di un dolore soffocato, di un invidia repressa, di una gelosia e bramosia di considerazione mai posseduta.

Ci si impegna per uguagliare o per superare qualcuno. Si imitano pregi e difetti per apparire simili, oppure imprese e opere per riscuotere successo.

Nei casi migliori, la simpatia è presente ai funerali, accompagna gli ammalati e, quasi in una sorta di sacrificio, si avvicina ai miti e agli umili di cui teme la stessa fine...



Yaris

Commenti al Post:
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/04/16 alle 11:15 via WEB
Buona giornata carissima ROSSELLA, e felice fine settimana.
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/04/16 alle 11:22 via WEB
Simpatia e, specialmente, empatia non vanno più di moda, come dici tu giustamente. Invece occupano la scena noia e apatia, vuoto e disillusione, rabbia e vendicatività. Oppure: ingratitudine che si può trasformare in broncio e sfociare in lamentosità, amarezza, un' arroganza che tende a spingersi sino al sarcasmo e al disprezzo o anche una semplice ma non meno irritante mediocrità compiaciuta...
 
 
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 15:51 via WEB
Grazie Giuliana, in poche righe hai sapientemente sviscerato gli stati d'animo che possono nascondersi dietro una "simpatica facciata"..
 
   
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 16:08 via WEB
Certamente comprendere i sentimenti, le esigenze e gli interessi altrui, la vicinanza emotiva, in particolare, offre opportunità di crescita personali che potrebbero facilitare incontri, relazioni e rapporti di lavoro..ma questo richiede un certo grado di "intimità". In primis con sè stessi, per renderci consapevoli del nostro sguardo e del nostro modo di "vedere" l'altro, il mondo...
 
     
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 16:22 via WEB
..successivamente nell'esprimere, per quanto possibile, le proprie intenzioni e preferenze per allontanare lo sguardo di "pacchiana accondiscendenza" di una simpatica facciata...
 
     
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 16:24 via WEB
Gioioso fine settimana, a te mia cara...tra un po' basso a leggerti.. :-)
 
sagredo58
sagredo58 il 02/04/16 alle 11:40 via WEB
Ti trovo pessimista, se sicuramente l'empatia si è ritratta, a mio avviso la simpatia rimane un fenomeno spontaneo avulso da interessi e, soprattutto, forzate simulazioni. Il malato grave è per me l'empatia.
 
 
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 16:30 via WEB
Sorrido e te ne spiego il motivo. Nel cercare l'immagine da inserire nel post, mi sono imbattuta in una vignetta che recitava più o meno così:
A volte vorrei essere cinico ma temo di essere scambiato per un ottimista...
 
   
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 16:37 via WEB
Il post riportava anche questa frase: "Quando si raggiunge un certo livello di consapevolezza della vita, il cinismo va a spasso con l'ironia, in maniera quasi indissolubile". Insomma, il tutto mi è risultato simpatico e mi ha fatto sorridere..quindi pessimismo o ottimismo!?
Vengo al dunque...
 
     
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 16:42 via WEB
Ad avvalorare il tuo pensiero sulla spontaneità della simpatia scrivo: "La simpatia è innata l’empatia si apprende". Devo aggiungere che ho sentito dire anche il contrario ma ti esplicito il mio pensiero l riguardo..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 16:46 via WEB
La simpatia è basata sulla fenomenologia percettiva A pelle, come si suol dire operiamo già una distinzione, mentre l’empatia richiede un processo di sviluppo personale e di riconoscimento dell’altro diverso da me. Anche se possiamo considerare l’identificazione come un primo stadio di empatia, diciamo che: " se mi riconosco nell’ altro, più facilmente mi muoverò con simpatia anche rispetto a ciò che posso istintivamente rifiutare del comportamento dell’altro.. In definitiva " mi comporterò in modo più aperto"..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 16:51 via WEB
Le neuroscienze e, in particolare la scoperta dei neuroni a specchio, hanno però permesso di rivisitare la funzione percettiva, non più soltanto come assemblaggio di dati e di sensazioni, quanto come modulazione delle emozioni e con un ruolo del sistema di autoregolazione corporea fondamentale per il senso di sé...
 
     
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 17:03 via WEB
Anzi, e concludo, si può considerare "la vera empatia come subordinata anche allo sviluppo di capacità cognitive improntate ad una capacità di percepire/pensare l'altro, in quanto altro, per aprirsi "con simpatia" verso un suo simile...
 
     
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 17:10 via WEB
Mi sono dilungata, spero almeno di essere riuscita a rendere in modo chiaro entrambi "i processi relazionali"...
 
     
sagredo58
sagredo58 il 04/04/16 alle 15:02 via WEB
Grazie, soprattutto hai supportato con adeguati ragionamenti mie istintive illazioni.
 
g1b9
g1b9 il 02/04/16 alle 11:53 via WEB
Se qualcuno ti rivolge la parola in un momento inaspettato, oppure in un luogo pubblico, sorge spontaneo un grande stupore. Oggi è così difficile considerarsi parte di una società, ognuno vive nel suo bozzolo attento a non diventare mai farfalla, i visi sono tutti contratti dall'ansia che quasi tutti ci portiamo dentro, stanchi di vivere situazioni continue di disagio, alle quali tuttavia siamo costretti dall'oggi, falso, opportunista, inquietante, spaventoso. Abbracci, sorrisi si ricevono in luoghi come questo, dove li accettiamo per soddisfare quella fame di simpatia e di affetto che ci distrugge. Non so tu, ma io mi soffermo talvolta ad analizzarli e mi dico spesso :" Com'è triste accontentarsi!" Abbi un sereno fine settimana, cara Rossella, un sorriso:)) Giovanna
 
 
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 15:18 via WEB
Mia cara Giovanna, "per non accontentarsi" è necessario imparare a comprendere e a fare i dovuti distinguo. Come si distingue la sete dalla fame, si distingue ciò che in qualche modo ci è " familiare" da ciò che non lo è..
 
   
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 15:27 via WEB
Riporto una frase di Françoise Dolto specialista in psicoanalisi infantile:

“I bambini e i cani sanno sempre tutto, e soprattutto quello che non è detto”
“Ciò che viene taciuto alla prima generazione, la seconda lo porta nel suo corpo”
“Ci vogliono tre generazioni perché si schiuda da una famiglia un bambino”..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 15:35 via WEB
Questo per dire che sono i bisogni primari a guidare le nostre azioni e a formare la nostra coscienza..se abbiamo ricevuto abbracci veri e baci veri, sapremo distinguere ciò che è falso dal vero per noi. Così degli affetti, delle affinità che spingono alla simpatia e verso le quali sviluppiamo empatia, producendo benessere interiore..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 02/04/16 alle 15:41 via WEB
L'Empatia, distingue, tra i sentimenti di gioia o di dolore ed è capace di comprendere e di regalarci quel benessere.. Buon fine settimana, Principessa, augurandoti il meglio di queste prime giornate primaverili. Rossella
 
dinobarili
dinobarili il 04/04/16 alle 09:23 via WEB
Ciao. Bel post. Molto interessante. Dino
 
 
Yaris167
Yaris167 il 05/04/16 alle 07:44 via WEB
Grazie Dino. Un buongiorno e un caro saluto. Rossella
 
donadam68
donadam68 il 05/04/16 alle 08:26 via WEB
Simpatia gradevole, attraente, simpatia come quell'essere socievole, capace di farci stare bene, o almeno capace di rassicurarci sul fatto che non sarà mai in conflitto con noi, invece quella simpatia è quel "patire insieme", condividere, a volte sgradevole allontanando gli altri che non rientrano in tali canoni di simpatia, per cui la stessa simpatia inizia a precludere, a eliminare chi non è sulla stessa lunghezza d'onda e con quell'ineffabile sorriso, la simpatia avanza e miete vittime, mah chissà perché e quell'inclusione diventa esclusione e rifiuto in nome della sola simpatia ; un sorriso a te Rossella magari simpatico ^______* :)D
 
 
Yaris167
Yaris167 il 07/04/16 alle 11:03 via WEB
Esattamente, Donatella. Potrei aggiungere che "l'abitudine" a separare ciò che piace da ciò che non piace, paradossalmente fa perdere opportunità di incontri che a prima vista possono sembrare "poco simpatici". Capire ciò che "rifiutiamo" dell'altro aiuta a comprendere e a sviluppare maggiore empatia..
 
   
Yaris167
Yaris167 il 07/04/16 alle 11:12 via WEB
Non è necessario "andare d'accordo" con tutti ma, "imparare a distinguere" può insegnare ad offrire, più che un giudizio, ampi margini di autentica tolleranza ..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 07/04/16 alle 11:14 via WEB
Buona giornata carissima :-))
 
Noxferath
Noxferath il 07/04/16 alle 16:22 via WEB
il concetto di affinità in senso ampio mi riporta al libro di Goethe... anche se l'elettività esclusiva che citava trascendeva al confine con una realtà distorta, la simpatia può essere anche semplicemente un riconoscimento di complementarità mancante del nostro essere
 
 
Yaris167
Yaris167 il 09/04/16 alle 08:23 via WEB
Ciao Nox, è sempre un piacere averti da queste parti :-)
 
   
Yaris167
Yaris167 il 09/04/16 alle 08:30 via WEB
Faccio mia la riflessione siu Goethe, esplicitandone l'inferenza che ha su quella che chiami realtà distorta "le passioni" insopprimibili che possono delineare il destino, in tal senso la complementarietà, è nella ricerca del simile che attrae..appunto "simpaticamente"..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 09/04/16 alle 08:40 via WEB
Riporto anche, a tal proposito, la frase di Cicerone: similis con similibus congregatur che è interpretata più nell'accezione negativa che in quella positiva, si avvicina al significato di "simpatizzante", usato molto spesso in politica..
 
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