Creato da Yaris167 il 19/10/2006

Counselling di Yaris

Relazione, crescita, sviluppo del potenziale più autentico

 

 

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Un primo Maggio solidale

Post n°1203 pubblicato il 01 Maggio 2016 da Yaris167
 

Chi costruì Tebe dalle Sette Porte? 
Dentro i libri ci sono i nomi dei re. 
I re hanno trascinato quei blocchi di pietra? 
Babilonia tante volte distrutta, 
chi altrettante la riedificò? In quali case 
di Lima lucente d'oro abitavano i costruttori? 
Dove andarono i muratori, la sera che terminarono 
la Grande Muraglia? 
La grande Roma 
è piena di archi di trionfo. Chi li costruì? Su chi 
trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio 
aveva solo palazzi per i suoi abitanti? 
Anche nella favolosa Atlantide 
nella notte che il mare li inghiottì, affogarono 
implorando aiuto dai loro schiavi. 

Il giovane Alessandro conquistò l'India. 
Lui solo? 
Cesare sconfisse i Galli.
Non aveva con sé nemmeno un cuoco? 
Filippo di Spagna pianse, quando la sua flotta 
fu affondata. Nessun altro pianse? 
Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi 
vinse oltre a lui? 

Ogni pagina una vittoria.
Chi cucinò la cena della vittoria? Ogni dieci anni un grande uomo. 
Chi ne pagò le spese? 

Tante vicende. 
Tante domande. 

Domande di un lettore operaio 
di Bertolt Brecht 





Oggi, I maggio, festa dei lavoratori, di domande ce ne dovremmo porre ancora tante. Domande però che non suggeriscano risposte, che non si chiudano dietro attacchi che si ripetono sempre uguali. Chi lottò per il lavoro scese in campo con i propri mezzi. Una lotta che si ripropone ancora uguale e ancora urgente.

Yaris


Chi combatte rischia di perdere, chi non combatte ha gia' perso
 (Bertolt Brecht)

Commenti al Post:
camnisi1943
camnisi1943 il 01/05/16 alle 14:51 via WEB
Ciao Rossella, il lavoro oggi bisogna inventarselo da se. Bel post il tuo. Un elogio. clicca e buon pomeriggio pensando un poco anche a me che ti penso sempre, Camillo.
 
 
Yaris167
Yaris167 il 02/05/16 alle 10:27 via WEB
Ma certo Camillo..il mio pensiero per te, oggi, è: ogni persona che attraversa la nostra vita è unica e sempre ci lascia qualcosa di se'..
 
   
Yaris167
Yaris167 il 02/05/16 alle 10:36 via WEB
buona settimana Cam, un sorriso e un abbraccio a te :-)
 
g1b9
g1b9 il 01/05/16 alle 16:37 via WEB
Adoro Bertolt Brecht, che comprese fino in fondo il valore, l'importanza del lavoro come unico mezzo valido a produrre la ricchezza di un Paese; che mostrò le brutture e l'ingordigia del capitale, che come un'ameba si riproduce da se stesso, schiacciando sotto il suo peso gli uomini affamati, macchine umane ridotte alla ruggine dalla tecnologia .
Buon Primo Maggio anche a te, Rossella. Un sorriso:) Giovanna
 
 
Yaris167
Yaris167 il 02/05/16 alle 11:14 via WEB
Non a caso ho scelto Brecht, cara Giovanna.. e qui mi taccio senza aggiungere altro alla tua riflessione, lasciando alla riflessione altrui quel che le parole suggeriscono... Un abbraccio e un sorriso con l'augurio di una felicissima settimana, carissima, Rossella :-))
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/05/16 alle 18:44 via WEB
Buona serata carissima, un post che problematizza, senza iattanza, una situazione di grande complessità che lambisce drammi segreti e spinte autodistruttive. Spinte che spesso, specialmente qui in Veneto, hanno portato al suicidio o ad altri atti di oscura disperazione.
 
 
Yaris167
Yaris167 il 03/05/16 alle 08:27 via WEB
Mia cara Giuliana, il rumore copre le voci, il rumore ottunde la mente, il rumore fa ricercare il silenzio e la solitudine, fa rinchiudersi nei pensieri, nella vergogna di quei pensieri che possono sopraffare. Abbiamo elenchi di morti per e a causa del lavoro. Il lavoro miete vittime con ogni causa. Sono nata in un paesino sorto con le fabbriche, con i cosiddetti trasferisti. Ricordo i dormitori e le case dei capi, allora dirigenti, ricordo le esplosioni (fabbrica di esplosivi) che hanno seminato morte. Il lavoro, oggi, è ancora questo: persone disposte a rischiare la vita per pochi euro, guadagnati anche al nero ed altre che aspettano che il lavoro gli cada dall'alto perché è un diritto...e se ne riscoprissimo il valore come dovere...?
 
   
Yaris167
Yaris167 il 03/05/16 alle 08:38 via WEB
Guardando la "mia" realtà, quella di allora certo, potrei dirti di operai "arricchiti" con la cassa integrazione e piccole imprese familiari, molte delle quali oggi reggono il Paese. Storie che sanno già di vecchio e che non si raccontano ne saranno mai scritte sui testi di scuola..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 03/05/16 alle 08:44 via WEB
Ora mia cara Giulianina, potrei chiudere con una bella frase ad effetto e tentare di finire in prima pagina (cosa che fanno da anni i giornalisti che guadagnano sui cosiddetti cadaveri eccellenti..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 03/05/16 alle 09:00 via WEB
Ho inteso quanto espresso e quanto da te compreso, parlando di un primo maggio solidale.. Una forma di lotta che non accende gli animi ma spero almeno faccia riflettere..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 03/05/16 alle 09:01 via WEB
...ti abbraccio. Rossella
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/05/16 alle 19:01 via WEB
A dopo, e felice settimana entrante:-)))
 
donadam68
donadam68 il 01/05/16 alle 22:19 via WEB
in ogni pagina un esempio , in ogni domani la speranza, in pochi gesti ed atteggiamenti il fare per magari ancora costruire sul futuro il nostro domani :)D
 
 
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 15:13 via WEB
In poche parole, cara Donatella, hai sintetizzato, parte del mio commento a Gabbiano, anche se preciso, almeno per quanto mi riguarda, nessuna speranza può essere posta nel futura, senza la fiducia nel presente..
 
   
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 15:17 via WEB
Un presente, pieno di incognite e di incertezze, può condurre a insospettate forme di sviluppo di risorse personali a cui affidarsi..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 15:18 via WEB
Buon sabato, carissima :-))
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 02/05/16 alle 11:48 via WEB
Buongiorno..In Brecht mi hai fatto rimembrare Guido Rossa. Sicuramente conosci, sempre in prima linea nel periodo della contestazione. Operaio,grande appassionato di montagna. Un giorno decise di scendere dalle grandi vette per il cammino nella lotta contro le ingiustizie.Non si arrese neanche difronte alla testimonianza in tribunale.Nel gennaio del 79 venne in agguato ucciso...Chi combatte non rischia di perdere...Guido Rossa Medaglia al valor civile in difesa della democrazia e del lavoratori.
 
 
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 14:25 via WEB
Gli Uomini che combattono, cara Patty, generalmente sono "soli" e finiscono quasi sempre con l'essere estraniati dalla stessa società che reclama "giustizia e invoca al diritto"..
 
   
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 14:35 via WEB
Oggi, stiamo assistendo alla fine di quell'impegno che caratterizzava "l'uomo qualunque" e che lo faceva sentire, in quanto combattente, capace di esercitare il personale "diritto di cittadinanza" che non vuol dire soltanto abitare un luogo quanto appartenere a quel luogo..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 14:44 via WEB
Più volte, in questo contesto, Psico, ha fatto riferimento a Zygmunt Bauman, alla "società liquida" e al processo che porta a tale liquefazione che trova nel lavoro, il suo primo fattore, per definire "la solitudine del cittadino globale"..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 14:52 via WEB
L'analisi della povertà, odierna, infatti secondo Bauman, posta in una cornice "puramente economica" sposta l'asse dei valori che determina la scelta e l'interpretazione dei dati rilevanti, verso la pietà e la compassione che non fa che aumentare la solitudine dell'uomo...
 
     
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 15:09 via WEB
Eppure, nonostante quanto appena espresso, considero la solitudine, se integralmente accolta, l'unica "forma di ricchezza" dalla quale possono scaturire realmente risorse nuove..
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 02/05/16 alle 11:49 via WEB
Ti auguro una buona settimana..:)Gabbiano.
 
 
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 15:11 via WEB
Buon fine settimana, Patty/Gabbiano
 
monellaccio19
monellaccio19 il 02/05/16 alle 18:43 via WEB
Immagino chi oggi possa tentar di rispondere a queste pertinenti quanto esplicite e chiare domande. Penso a coloro che immolano sull'altare dei profitto, in nome del dio denaro, persone con un unico intento: indurli a fare ogni giorno sacrifici per soddisfare quel dio malefico e incontentabile di cui loro sono immagine e somiglianza. Lavorare sempre, lavorare per campare e lavorare per sopravvivere non hanno lo stesso senso, molti lo sanno ma non se ne importano perché non fa parte del loro credo. Come può far concorrenza, per esempio, un attività commerciale, ben avviata e solida nella sua conduzione familiare, se poi deve misurarsi con strutture stratosferiche e immense, con servizi che esulano da quelli offerti dalle grandi città, dalle famose vie del centro, che operano tutti i santi gironi della settimana richiamando clientele numerose e folte? Cosa dovrebbe fare un'attività come tante in un centro cittadino per fare e offrire eventualmente le stesse opportunità? Lavorare alle stesse condizioni e senza assumere nessuno, una famiglia che conduce l'attività tutti i gironi dell'anno, come potrebbe vivere....la famiglia? E i lavoratori tutti se impegnati a tali condizioni come farebbero a vivere se devono rispettare turni e orari massacranti? Una soluzione per la azienda a conduzione familiare ci sarebbe. Andare a vivere alla....COOP!!!!! Io non so rispondere a tutte le domande, ma solo a qualcuna di esse. Chi oggi comanda il globo, finanzieri e grandi magnati, non saprebbero rispondere a nessuna delle domande di Brecht!!!! Buona serata Rossella.
 
 
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 10:19 via WEB
Il denaro, caro Carlo, riflette il potere sociale più dell'avidità di arricchirsi. Penso sia questa la vera trappola economica: la liquidità come la definivano i vecchi economisti. Potrei aggiungere un detto: chi ha più polvere spara.. ma non puoi convincere a sparare, perché consumeresti polvere senza crearne di nuova..
 
   
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 10:43 via WEB
quindi, la polvere/denaro che gira è sempre la stessa e sempre di meno, perché prima o poi finisce nelle tasche di qualche povero arricchito che la tratterrà per sé. L'Italia, non ha una cultura degli investimenti. Le piccole e medie imprese che sono alla base dell'economia italiana rappresentano una fascia troppo ridotta per dare realmente slancio all'economia italiana e non si tratta soltanto di competere con le multinazionali. Non a caso, ancora prima della crisi venivano incoraggiate le "reti di impresa" per favorire la competitività..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 10:51 via WEB
per non parlare della "cultura di impresa" che vuol dire capacità di farsi carico di responsabilità, di capacità di innovarsi e di porsi obiettivi altri oltre al profitto.Le risorse che possono far crescere questa cultura sono le persone, la passione e le motivazioni per la maggior parte dei cittadini..la capacità di agire o reagire in modo congruo e non autofallimentare..
 
     
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 10:57 via WEB
Ciò non toglie che in Italia, tale cultura di impresa non sia favorita dalla politica e dagli interlocutori per valutare i progetti da finanziare e da sostenere.. e qui ritorno a dire della "trappola della liquidità" che purtroppo regna sovrana...
 
     
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 11:02 via WEB
Buon sabato Mon e grazie per il tuo contributo alla riflessione..
 
sagredo58
sagredo58 il 05/05/16 alle 08:08 via WEB
Tempo d'avere gia perso
 
 
Yaris167
Yaris167 il 07/05/16 alle 11:16 via WEB
Non penso tu abbia perso. Al contrario credo, che tu stia combattendo ancora...
 
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