Counselling di Yaris
Relazione, crescita, sviluppo del potenziale più autentico
PERCHè YARIS?
Vi ricordate come la Toyota, definì la Yaris alla sua immissione sul mercato? Il piccolo genio.
Ora vi chiederete che centra tutto questo con te?
Si dia il caso che feci la mia prima entrata in chat, proprio il giorno che arrivò la mia macchina..una yaris nera...
Si dia il caso che, nella famosa fiaba di Aladino, la lampada, nel cui interno è racchiusa una potenza senza limiti, il Genio...appunto...è custodita nella caverna delle meraviglie...
Decisi che Yaris sarebbe stato il simbolo del mio viaggio nella rete, senza lontanamente presupporre, quanto realmente, questo viaggio mi avrebbe permesso proprio l'entrata nella caverna...
Ora , sempre la pubblicità recita: " il piccolo genio " è diventato adulto...ed io mi son detta: " perchè non trasmettere anche la mia adultità, integrando ciò che io sono e ciò che Yaris rappresenta?"
...fantasia e realtà si sono mescolate...
...ne è uscito il Blog...
...a voi i commenti...
RELAZIONE D'AIUTO
DAI SUONO ALLA TUA NOTA!!
Il Counselling è un intervento psicopedagogico di relazione d'aiuto, rivolta alle persone che hanno bisogno di orientamento e presa di coscienza per focalizzare e comprendere i loro problemi, compiere scelte, cambiare le situazioni problematiche della loro vita.
Se ti trovi in momento particolare della tua vita e sei confuso;
Se cerchi lavoro e hai bisogno di orientamento;
Se senti che la tua capacità comunicativa è inadeguata e sta mettendo a rischio le tue relazioni, il tuo rapporto di coppia;
Se hai bisogno di organizzare e progettare un'attività che ponga in risalto le tue capacità e competenze;
Il Counsellor è la figura professionale in grado di facilitare il processo e di accompagnarti a focalizzare il problema, individuando con Te le soluzioni a Te più confacenti e idonee, per uscirne.
Il Counselling, infatti, non è una psicoterapia e non comporta necessariamente una ristrutturazione della personalità pur facendo emergere i Tuoi bisogni; è importante, infatti, sottolineare che i colloqui e/o gli interventi, hanno durata limitata, per un tempo definito insieme al Cliente secondo un contratto stabilito nella prima fase, quella del colloquio.
L'intervento di Counselling può essere definito come la possibilità di offrirTi un orientamento o un sostegno favorendo il Tuo sviluppo e l'utilizzazione delle Tue potenzialità.
Possono essere richieste consulenze per:
- Counselling individuale, di coppia o di gruppo;
- Analisi motivazionale per l'orientamento al lavoro
- Progettazione e attuazione percorsi formativi individuali e/ o di gruppo.
Per consulenze private ed eventuali accordi telefonici, scrivere a:
yaris167@hotmail.com
Il colloquio preliminare è completamente gratuito.
COUNSELLING, ORIENTAMENTO, RELAZIONE DI AIUTO
AREA PERSONALE
GRAN TURISMO VELOCE
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Post n°1208 pubblicato il 28 Maggio 2016 da Yaris167
Uno dei passaggi più significativi del film dedicato al grande matematico John Nash, premio nobel 1994 per l'economia scomparso lo scorso anno è, a mio avviso, il momento in cui Nash "capisce la sua malattia": il momento in cui, la sua mente malata, nel proiettargli immagini "comprende"che quei personaggi non sono reali: la bambina non cresce mai. E' il momento clou del film, perché Nash può finalmente ragionare. Vuole ragionare per vincere la sua malattia. Non è una guarigione quella che seguirà bensì una presa di contatto con la realtà che produrrà un cambiamento irreversibile nella sua vita. Seppur romanzato e arricchito di elementi di fantasia, il film mette al centro il lavoro duro che, John Nash dovette esercitare su di sè: distinguere costantemente la realtà da ciò che la sua mente gli faceva immaginare e vedere. Imparare a convivere con le voci dentro di sé, con le sue allucinazioni. John Forbes Nash, aveva certamente una mente brillante, la sua teoria dei giochi gli valse il premio Nobel, ma non penso di sbagliare affermando che il premio maggiormente significativo, Nash lo abbia vinto, testimoniando con la vita, una realtà che non è appannaggio soltanto della malattia. "Io non sono la mia malattia, ha detto Emma Bonino, annunciando la lotta contro il tumore. Qualcosa del genere, deve aver pensato John Nash, imparando a vivere con la schizofrenia. Una soluzione forse non valida per tutti i malati, ma sicuramente trasferibile nel quotidiano per ogni persona che può restare intrappolata nei film della propria mente. Questa "ricerca della soluzione" potrebbe condurre a chiedere aiuto, a trovare sbocco in una consulenza o in una psicoterapia ma è inequivocabile che richieda il duro "lavoro su sé stessi" fatto di tempo, ascolto, pazienza...e dieta della mente, come John stesso chiama, il regime cui si sottopone per non indulgere dietro le personali visioni. Un po' come fosse un'alimentazione controllata, egli impara a dirigere gli appetiti della mente per impedirle di deviare dalla realtà. A detta di Nash, furono gli studi sulla meccanica quantistica a renderlo preda di attacchi paranoidi, tanto da far pensare che Nash avesse toccato l'Infinito e non era riuscito a contenerlo in se stesso. Un’intuizione che riporta nel discorso alla consegna del Nobel, di ben altro spessore rispetto al romantico discorso con cui termina il film. "Così sembra che oggi il mio pensiero sia di nuovo razionale - disse fra l'altro - simile a quello degli altri scienziati. Non è però motivo di gioia il ritorno dall'infermità alla buona salute fisica. La razionalità del pensiero impone infatti un limite all'idea di rapporto che una persona ha con il cosmo. Per esempio, chi non è un seguace di Zaratustra, potrebbe pensare a Zaratustra semplicemente come a un pazzo che ha convinto milioni di seguaci ingenui ad adottare il culto dell'adorazione del fuoco. Ma senza la sua "follia" Zaratustra sarebbe stato soltanto uno dei milioni o miliardi di individui che sono vissuti per essere dimenticati". Come si può intendere questa sua affermazione? Credo che, del gran parlare che si fa oggi, dei disturbi dell’umore che includono ovviamente anche alterazioni sul versante depressivo, un criterio che separi la patologia dalla cosiddetta normalità, possa essere collegato all'esaltazione dei sintomi collegati a sentimenti, emozioni ed affetti, dimenticando che c'è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza... (Zaratustra). |
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CARL ROGERS: UN RIVOLUZIONARIO SILENZIOSO
Punto focale è l'individuo, non il problema.
Lo scopo non è quello di risolvere un problema particolare,
ma di aiutare l'individuo a crescere
perché possa affrontare sia il problema attuale,
sia quelli successivi in maniera più integrata.
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Percorso formativo per la crescita individuale e relazionale.
Il corso Persone Efficaci si prefigge di sviluppare o migliorare la sensibilità e le competenze necessarie per affrontare con successo i complessi e molteplici aspetti della relazione tra persone: la qualità del rapporto, le competenze interpersonali e le abilità comunicative in ogni ambito.
Il corso si rivolge a genitori, educatori, formatori, operatori socio – psico - pedagogici del terzo settore, insegnanti di scuola elementare, media inferiore e superiore che intendano migliorare la relazione educativa e formativa nella quale sono quotidianamente impegnati.
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