Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

la memoria dispersa

un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FELICITą

 
 
 
 
 
 
 

SULL'ONDA DEI RICORDI

 
 
 
 
 
 
 

I MIEI BLOG

LA MEMORIA DISPERSA

 

VITA E DINTORNI

GRAPPOLI DI EMOZIONI

 

IN PUNTA DI PENNA


 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ossimoraacer.250neveleggiadra0Led_61prefazione09barby123456elea_uVince198woodenshiplorifuperlarosadifiumemarabertowbevialexbelf_agor
 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 63
 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 

siti web

 
 
 
 
 
 
 




 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
« GRAZIATAV: LA PERSISTENZA DELL... »

L'ANGELO AZZURRO

Post n°282 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da lorifu
 

 

Ero molto giovane quando vidi per la prima volta il film: “L’Angelo Azzurro” tratto dal libro di Heinrich Mann “Il Prof. Unrat”  che mi colpì molto non solo per il tema trattato, la discesa agli inferi di un compassato e maturo Professore di ginnasio di Lubecca  a causa di  una insana passione per la bellissima lola lola, impersonata dalla grande Marlene Dietrich ma per la cupezza dell’ambientazione e del protagonista che nonostante la tragedia personale non riuscì mai  a  suscitare sentimenti di simpatia e compassione.

Il film inizia con la scena in cui la sua domestica, interrogata sulla morte del cardellino che teneva in gabbia, rispondendo con un seccato: ” Ah, era tanto che non cantava più” lascia presagire tetri scenari futuri.

E il film si dipana in un crescendo di passione autodistruttiva tanto da ottenebrare la mente di un uomo che perso nella follia amorosa rovina se stesso  e  la sua reputazione, attraverso una serie infinita di umiliazioni fino al tragico finale in cui, in un ultimo singulto di dignità si toglie di dosso i panni di pagliaccio e va a morire nell’aula della scuola dove aveva insegnato.



Si tratta di un film piuttosto amaro e crudele con molte  chiavi di lettura aldilà di una retorica spicciola che lo vorrebbe etichettare unicamente come un film d’appendice.

Il Prof. Unrat, che in tedesco significa letteralmente spazzatura, così lo chiamavano i suoi allievi, con malcelato livore,  delineando una personalità non molto edificante per la meschinità che caratterizzava il suo tratto di insegnante e i suoi rapporti in società improntati al più rigido e ipocrita perbenismo è una figura estremamente moderna, in bilico tra il protagonista di una tragedia greca e il più bieco e licenzioso uomo dei nostri giorni.

 Lo è quando incarna le vesti del predicatore e del moralizzatore dei costumi e  forte del suo ruolo e del suo rango grida allo scandalo, al vizio, al degrado rimanendo invischiato come in una tela di ragno nelle stesse trame da lui per primo  odiate e combattute.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

BURANO 2020

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 

 


Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963